Lucca Libera!

La città non si vende né si compra... si vive!

La città non si vende né si compra... si vive!

Expandmenu Shrunk


  • Category Archives Comunicati
  • Promesse elettorali tambelliniane

    Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Comitato pendolari Lucca-Firenze al Sindaco di Lucca.

    Egr. Sindaco Tambellini,

    in riferimento all’incontro avuto durante la fase elettorale (febbraio 2012) con il Comitato pendolari Lucca-Firenze non abbiamo ricevuto alcun feedback relativamente alle proposte fatte e promesse da Lei ricevute. In particolare:

    Le pensiline in Viale Europa. Aveva detto che non sarebbe stato un problema farle e sarebbe stata una cosa che avrebbe realizzato lo scorso settembre e comunque entro l’inverno. Bene, ora sono necessarie più che mai, la stagione fredda e delle piogge è ormai iniziata da un pezzo, ma le pensiline non ci sono. Perché non sono state installate?

    Il parcheggio scambiatore gratuito per pendolari in zona uscita autostrada Lucca Est. Non abbiamo avuto feedback… è stata analizzata la nostra proposta nell’ambito del progetto di rivisitazione del piano urbanistico?

    I rapporti con i sindaci sull’asse Lu-Fi per il raddoppio della linea ferroviaria e gli interventi per velocizzare il servizio. Ad oggi l’unica proposta tecnica vera e concreta resta quella del comitato pendolari Lucca-Firenze, che da oltre un anno e mezzo ha suggerito come creare due treni veloci la mattina e due la sera per raggiungere il capoluogo di Regione. Ancora non è chiara però quale sia l’intenzione della Regione, della Provincia e del Comune di Lucca sul tema, anche alla luce del ritiro della delibera della Regione con cui veniva sì stravolto l’assetto attuale di comunicazione, ma individuava comunque una soluzione.

    Abbiamo provato a ricontattarla ma non è più così semplice farlo come lo è stato nel corso della sua campagna elettorale.

    La ringraziamo, restiamo in attesa di un suo cenno e salutiamo cordialmente.


    Comitato pendolari Lucca-Firenze


  • I Galli No Tav alla conquista di Lucca Comics

     Il movimento contro il Treno ad Alta Velocità (No Tav) continua con rinnovata vivacità la sua lotta: a Chiomonte viene inaugurato il nuovo presidio e il cantiere Tav mostra tutte le sue falle con le recinzioni che cadono in più punti; l’esercito di occupazione non può far altro che sparare lacrimogeni alla cieca. Intanto i Galli No Tav, in testa Asterix Obelix Panoramix e Idefix, spopolano tra gli oltre 150.000 partecipanti a Lucca Comics & Games. Stretto nella manovra a tenaglia, il governo Monti pensa di inviare in Val di Susa il Ministro degli Interni Cancellieri in solidarietà alle forze di occupazione. Ma si moltiplicano e si estendono ovunque le iniziative della Valle che resiste! Incontrollabili, inarrestabili, imprevedibili!

    Segui gli aggiornamenti sulla lotta No Tav:

    tgmaddalena.blogspot.com

    notav.info

    notav.eu

    Sabato 10 novembre a Bagni di Lucca si parlerà delle devastazioni in corso in Val di Susa e di quelle imminenti sulle Alpi Apuane, del progetto di inceneritore a Bagni di Lucca (Alce) e di tutti gli inceneritori a biomasse che vogliono costruire nel territorio lucchese. Leggi qui la brochure.

    Clicca su “(continua…)” per vedere tutta la gallery e clicca sulle foto per ingrandirle.

    Continue reading  Post ID 3827


  • Assolto il partigiano Lilio

    Assolto con formula piena

    Il partigiano Lilio Giannecchini ha ricevuto per mesi attacchi e insulti provenienti, in egual misura, da destra e da sinistri esponenti del centrosinistra lucchese, che del garantismo hanno evidentemente un concetto tutto particolare: vale quando c’è di mezzo un potente amico loro, non vale se c’è di mezzo un “pesce piccolo”.

    La semplice notizia di una querela nei suoi confronti (presentata da Umberto Sereni) è stata presa a pretesto per estrometterlo dalla direzione dell’Istituto storico della Resistenza. “Ciò che soprattutto colpisce in tutta questa vicenda” – ebbero modo di scrivere qualche mese fa Donatella Zanotti e Donatella Rigali, due insegnanti di Borgo a Mozzano – “è l’improvviso accanimento da parte di noti personaggi e poteri. E’ inqualificabile questa coalizione di troppi contro uno”.

    Eh già, perché contro il vecchio partigiano Giannecchini si sono accaniti il presidente della Provincia, consiglieri comunali, consiglieri provinciali e portaborse vari, in un “tiro al piccione” che, per durata e intensità, ha ben pochi precedenti.

    Due domande sorgono spontanee:

    1) A parte invertite, cioè se Giannecchini avesse querelato Sereni e se quest’ultimo avesse ricoperto un incarico pubblico, qualcuno si sarebbe azzardato a chiederne le dimissioni?

    2) Ora che Giannecchini è stato assolto con formula piena, qualcuno si prenderà la briga di chiedergli scusa e di restituirgli il ruolo che gli spetta all’interno dell’Istituto storico della Resistenza?

    Sono ovviamente domande retoriche…

    Per riportare alla memoria la vicenda leggi la lettera aperta pubblicata a settembre dell’anno scorso.

    Pubblichiamo di seguito il resoconto di un episodio realmente accaduto pochi giorni fa.

    L’intento dei vassalli, valvassori e valvassini con seguito di “ciambellani”, servi e utili idioti è stato chiaramente premeditato e persecutorio nei confronti di Lilio Giannecchini.

    Alcuni giorni fa eravamo in Provincia per altri motivi e, passando davanti all’Istituto Storico, spingemmo la porta per vedere se era aperta, facendo così suonare il campanello (era l’8 ottobre, di lunedì mattina, uno dei pochi momenti in cui l’Istituto non è chiuso). A un tizio che venne fuori spiegammo che in passato venivamo spesso all’Istituto per chiedere documenti e gli chiedemmo che fine avesse fatto Lilio Giannecchini, tanto per sentire che aria tirava. Il tizio rispose testualmente: “FINALMENTE ce ne siamo liberati!”. Lo apostrofammo con durezza, dicendogli che se non era per Giannecchini quell’Istituto Storico lì neppure c’era, e che doveva vergognarsi a parlarne così. Il tizio non riuscì a replicare. Comunque la frase che pronunciò è illuminante e dà la misura dell’intento persecutorio che sta a monte di tutta la vicenda: non si aspettava altro che un pretesto qualsiasi per cancellare Lilio ed invadere l’Istituto come un’orda di barbari. Barbari a cui, a parte improbabili eccezioni, pare interessare solo una visibilità strumentale a interessi particolari che esulano da quelli perseguiti quando Giannecchini era Direttore: reperire raccogliere e pubblicare documenti, andare nelle scuole a parlare con i giovani, celebrare degnamente i tempi i luoghi e i protagonisti della Resistenza e della storia contemporanea. Cose che Lilio ha fatto per una vita con passione e dedizione totale. Giannecchini ha vissuto e vive per l’ideale della Resistenza e della verità storica ed ha costruito anno dopo anno l’Istituto Storico della Resistenza di Lucca tanto da sentirlo, a ragione, la sua casa, la sua creatura. Da quella casa, da quella creatura l’hanno strappato ignobilmente e vilmente, mettendosi tutti contro di lui. Non è retorica, è realtà. Certo pensavano di averlo eliminato e di averla fatta franca, ma non hanno messo in conto il fatto che Lilio è un indomito, anche se vecchio, e che ha degli amici veri. Fra questi amici incredibilmente non ci sono però quelli dell’Anpi di Lucca. Questa associazione, che si è allineata svelta svelta ad onorare il potere e che ha avuto un ruolo di protagonista nella persecuzione contro Lilio (chissà perché?), ha isolato e ferito uno degli ultimi Partigiani veri ancora viventi.

    Donatella Zanotti, Maura Bertolozzi, Ramona Monti


  • AMBIENTE E SALUTE NON SI COMPRANO!

    Proposte indecenti e sospette coincidenze

    COMUNICATO STAMPA

     I Comitati Ambiente e Salute e gran parte dei cittadini della Valle, fermamente contrari al progetto di combustione a biomasse dell’Alce, stanno da tempo raccogliendo fondi per presentare ricorso in appello davanti al Consiglio di Stato, unitamente a Legambiente Nazionale. Tutti sanno con quanta fatica la gente si stia autotassando per sostenere le notevoli spese relative al ricorso al TAR Toscana ed al giudizio di appello contro l’autorizzazione all’impianto. Centinaia di persone stanno contribuendo, chi con cinque euro, chi con cento, chi con mille, ognuno secondo le sue possibilità. Ed ecco che, con stupefacente arroganza, pochi giorni fa Alce Spa, tramite il suo studio legale, ha proposto a Legambiente di non costituirsi nel ricorso in appello, offrendo in cambio il pagamento delle spese a cui il TAR aveva condannato l’Associazione: 8500 euro totali, da consegnare in parti uguali ad Alce, Provincia di Lucca e Comune di Bagni di Lucca. Quasi contemporaneamente, in perfetta sintonia con l’Alce e con improvvisa fretta, la Provincia ha chiesto a Legambiente i soldi delle spese processuali. Non vorremmo che a giorni presentasse la stessa richiesta anche il Comune di Bagni di Lucca.

    Queste pressioni su Legambiente mirano evidentemente a indebolire la posizione dei Comitati e a tacitare i cittadini. Ebbene: chi sperava di intimidire gli avversari, si sbagliava di grosso! I signori dell’Alce e chi li appoggia devono capire che la grande maggioranza della popolazione della Valle questo impianto non lo vuole! I cittadini, unitamente a Legambiente che ne condivide totalmente le istanze, ricorreranno in appello davanti al Consiglio di Stato, sostenuti anche dal Comune di Borgo a Mozzano e da tutto il suo Consiglio Comunale.

    In vista delle prossime amministrative di Bagni di Lucca, i Comitati si appellano anche ai candidati ricordando che l’ immagine del comune termale sarà definitivamente rovinata dalla presenza del più grande impianto di combustione a biomasse solide dell’Italia Centrale. Tutta l’Italia saprà che a Bagni di Lucca si respirano abbondanti nanopolveri e la cittadina, già decadente, “morirà” definitivamente. A chi conviene?

     Comitati Ambiente e Salute

    1 febbraio 2012


  • CHI INCENERISCE (per conoscenza e per la storia)

    Il 6 giugno si è riunita l’assemblea dei soci di Se.Ver.A, azienda che gestisce l’inceneritore di Castelnuovo Garfagnana, composta da soggetti privati (STA, Public Consult, Sestant Spa, Cooperativa “Terra, uomini e ambiente”, Guidi Spa) e pubblici. Questi ultimi non sono altro che i Sindaci dei Comuni di Careggine, Camporgiano, Castiglione Garfagnana, Castelnuovo Garfagnana, Gallicano, Giuncugnano Minucciano, Molazzana, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, Sillano, Vergemoli. Nella riunione è stato approvato il Piano Industriale della società che prevede un investimento di 3,3 milioni di euro per il forno dell’inceneritore, in modo da tentare la riattivazione dell’impianto ormai fermo da 15 mesi per inadeguatezza “tecnico-funzionale”.

    Hanno votato a favore del Piano, e quindi del ripristino e prosieguo dell’attività di incenerimento, i seguenti Sindaci:

    • Mario Puppa (Partito Democratico), Sindaco di Careggine e Presidente della Comunità Montana della Garfagnana;
    • Paolo Fantoni (PD), Sindaco di Piazza al Serchio e Assessore alla Comunità Montana;
    • Francesco Pifferi (PD), Comune di Camporgiano;
    • Francesco Angelini (PD), Comune di Pieve Fosciana;
    • Domenico Davini (PD), Comune di Minucciano;
    • Maria Stella Adami (PD), Comune di Gallicano;
    • Rino Simonetti (PD), Comune di Molazzana.

    Hanno espresso voto contrario:

    • Gaddo Gaddi (Popolo della Libertà), Comune di Castelnuovo Garfagnana;
    • Michele Giannini (PDL), Comune di Vergemoli.

    Si sono astenuti:

    • Claudio Baisi (PD), Comune di Sillano;
    • Uno dei soci privati (al momento non sappiamo chi).

    Il Sindaco di Castiglione Garfagnana, Francesco Giuntini (PD), è uscito dall’aula al momento della votazione.

    Da notare che il Comune di Pieve Fosciana ha votato a favore della riapertura dell’impianto pochi giorni dopo aver annunciato l’organizzazione di incontri pubblici con i cittadini per avviare la raccolta porta a porta.

    Subito dopo aver conosciuto l’esito dell’assemblea si sono espresse contro la riapertura dell’inceneritore varie associazioni del settore turistico, agricolo, zootecnico, di tutela dell’ambiente e della montagna e portatrici di interessi sociali e culturali della Garfagnana e Media Valle del Serchio (tra cui Coldiretti, Associazione Castanicoltori e Associazione per il turismo in Garfagnana).

    Lucca Libera! si era già occupata delle vicende legate a Se.Ver.A. con l’intervista al comitato “Io mi rifiuto” del 28 marzo scorso (vedi più sotto per un quadro completo della questione).

    In queste ore in Val di Susa il popolo NO TAV sta resistendo con coraggio e determinazione all’attacco militare che mira a far iniziare il lavori del tunnel ferroviario per la tratta Torino-Lione. Lucca Libera! esprime piena solidarietà ai resistenti e sostiene con fermezza la lotta in difesa del territorio e dell’ambiente contro la devastazione perpetrata in nome di squallidi interessi finanziari da un altrettanto squallido schieramento politico bipartisan (da Berlusconi a Bersani passando per Maroni e Fassino). Qui un link per seguire in diretta gli avvenimenti e trovare maggiori informazioni sulla “grande opera” che vogliono realizzare sulla pelle di tutti: NOTAV.EU

    W LA LIBERA REPUBBLICA DELLA MADDALENA


  • Ops…!

    Bye Bye “Progetto Valore” a Sant’Anna!

    (ANSA) – LUCCA, 15 GIU – L’assessore alla mobilita’ del comune di Lucca, Marco Chiari, e il dirigente dell’ufficio urbanistica, Maurizio Tani, sono stati arrestati dai carabinieri di Lucca in esecuzione di ordinanze di custodia in carcere.
    Arresti domiciliari per l’architetto Giovanni Valentini del Gruppo Valore di Prato, ex azionista di maggioranza della Lucchese, e ai professionisti Andrea Ferro, ex presidente della commissione urbanistica del comune di Lucca, e Luca Antonio Ruggi, dello studio di Chiari. Sono accusati di corruzione.
    Sequestrati beni per 20 milioni. (ANSA).

    Per saperne di più leggi alcuni articoli negli scorsi numeri di Lucca Libera!, in particolare:

    Lucca Libera! n. 2

    Lucca Libera! n. 3 (con l’intervista all’Associazione Parco di S. Anna)

    Lucca Libera! n. 4

    Lucca Libera! n. 6 (da notare chi viene citato più volte nell’editoriale)


  • REFERENDUM III

    Il voto nella Provincia di Lucca (dati definitivi)

     

    Quesito referendario Affluenza Risultati
    Referendum 1 Servizi pubblici locali
    58,58 (57,04)

    95,79 (95,84)

    No

    4,21 (4,16)

    Referendum 2 Tariffa servizio idrico
    58,59 (57,05)

    96,22 (96,32)

    No

    3,78 (3,68)

    Referendum 3 Energia elettrica nucleare
    58,54 (57,01)

    94,44 (94,75)

    No

    5,56 (5,25)

    Referendum 4 Legittimo impedimento
    58,53 (57,00)

    94,84 (95,15)

    No

    5,16 (4,85)

    Tra parentesi il dato nazionale non comprensivo degli italiani all’estero

    Per vedere in dettaglio i dati dei singoli comuni clicca qui (sito del Ministero degli Interni)


  • DATI EPIDEMIOLOGICI IN GARFAGNANA E “STRANE” INTERPRETAZIONI PROVINCIALI

    Pubblichiamo il comunicato dei Comitati Ambiente e Salute Valle del Serchio che evidenzia lo “strano” tono rassicurante usato dalla Provincia di Lucca relativamente allo studio epidemiologico recentemente presentato a Palazzo Ducale. Seguono, in formato pdf, il comunicato della Provincia e quello del prof. Biggeri. Dal confronto si può vedere come la Provincia si prodighi in una valutazione ottimistica dei risultati dell’indagine, eppur tutto va bene, va proprio tutto bene (CCCP). Quando qualcosa non va bene è da imputarsi al ”gap culturale” della popolazione, frase da noi evidenziata nel testo e che MAI è stata pronunciata dal prof. Biggeri, il quale anzi ha detto che, essendo sviluppata la cultura della prevenzione, la maggiore incidenza di certe malattie rispetto alla media regionale va indagata per individuare le cause.

    Comunque sia, ecco il comunicato dei Comitati:

    Sabato 18 marzo, il Prof. Annibale Biggeri ha presentato a Palazzo Ducale il “Rapporto sullo stato di salute delle popolazioni residenti nell’area della Valle del Serchio” , elaborato dal Dipartimento di Statistica “G. Parenti” Università di Firenze UO Biostatistica, ISPO Firenze.

    Nel Rapporto si evidenziano dati altamente preoccupanti, che inspiegabilmente non emergono dal comunicato stampa emanato dalla Provincia di Lucca.

    In particolare il Rapporto evidenzia che nella Valle del Serchio la mortalità per i trentacinque anni dal 1971 al 2006 mostra un eccesso stabilmente superiore di casi aggiuntivi rispetto alla media regionale sia negli uomini che nelle donne.

    Nel dettaglio, considerando il periodo più recente 2001 – 2006, rispetto alla media regionale si hanno nella Valle del Serchio i seguenti dati di mortalità: malattia coronarica uomini +20% – donne +34%; malattie respiratorie croniche uomini +22% – donne +32%; tumore del polmone e della mammella nelle donne rispettivamente +32% e +11%.

    I dati relativi ai ricoveri nel periodo 2001-2006 confermano il quadro preoccupante relativo alla mortalità. Si documenta una prevalenza di ricoverati in eccesso rispetto alla media regionale per la malattia coronarica (uomini +17%; donne +22%), per le malattie respiratorie croniche (uomini +51%; donne +41%), per l’insufficienza renale (uomini +67%; donne +84%), per il tumore polmonare (uomini +16%; donne +42%), per i linfomi non Hodgkin (uomini +11%; donne +19%).

    Vi sono poche malattie che mostrano una minor frequenza rispetto alla media regionale. Si tratta della mortalità per tumore allo stomaco e al colon-retto, cui si aggiunge una minor prevalenza di ricoverati per traumatismi e accidenti.

    Nel Rapporto si evidenzia che “Nella Valle del Serchio sono localizzate alcune attività industriali che sono state censite nell’inventario regionale delle emissioni. Le sostanze tossiche principali riguardano metalli pesanti e altri inquinanti come polveri fini, policlorobifenili e diossine. Tutti questi tossici sono connessi nella letteratura tossicologica ed epidemiologica alle malattie per le quali si sono registrati degli eccessi nella popolazione residente.” Ad esempio i metalli pesanti sono noti per essere fattori di rischio per le malattie respiratorie, tumore polmonare, malattie renali croniche; le polveri fini per le malattie cardiovascolari.

    Anche per quanto riguarda la speranza di vita alla nascita, “non c’è nessuna convergenza verso la media regionale, tutte le coorti di nati mantengono lo svantaggio e addirittura nelle donne questo aumenta, a dispetto degli andamenti secolari di miglioramento della speranza di vita”.

    DI FRONTE A UN QUADRO COSI’ EVIDENTEMENTE PREOCCUPANTE, E’ INDISPENSABILE CHE I SINDACI DELLA VALLE DEL SERCHIO SI ATTIVINO IN DIFESA DELLA POPOLAZIONE, RECUPERANDO PIENAMENTE IL LORO DOVEROSO RUOLO ISTITUZIONALE DI MASSIMI RESPONSABILI DELLA SALUTE PUBBLICA.

    In particolare essi hanno l’obbligo di acquisire tutti gli elementi di valutazione e non ci si spiega la loro ASSENZA durante la presentazione dei dati a Palazzo Ducale. In quella sede avrebbero avuto modo di conoscere e capire. Per offrire una ulteriore occasione di conoscenza e approfondimento, i Comitati organizzeranno prossimamente degli incontri pubblici sul territorio della Valle, ai quali saranno presenti gli autori dello Studio statistico epidemiologico e ai quali saranno invitati prioritariamente i Sindaci. Da oggi è necessario più che mai mettere sotto stretto controllo il territorio, collocando centraline stabili di rilevamento della qualità dell’aria, effettuando approfondite analisi del suolo e degli acquiferi, mettendo sotto stretto controllo le fonti emissive degli inquinanti responsabili delle patologie. Soprattutto è necessaria una immediata moratoria su nuovi insediamenti inquinanti nella Valle, che necessita di una bonifica, non certo di un ulteriore aggravamento ambientale.

    19 marzo 2011 – Comitati Ambiente e Salute Valle del Serchio

    Cliccando qui puoi vedere il comunicato della Provincia, e qui quello del prof. Biggeri.


  • COMITATO “IO MI RIFIUTO”: L’INTERVISTA

      

    Intervista a Leonardo del comitato “Io mi rifiuto” di Castelnuovo Garfagnana.

    Le tariffe folli sui rifiuti urbani. L’inceneritore. La protesta popolare. La vicenda Se.Ver.A. (Servizi Verde Ambiente). E la raccolta differenziata…(?)

    Lucca Libera: quando e come è nato il comitato “Io mi rifiuto”? Quali le motivazioni che ne hanno determinato la nascita?

    Leonardo: il comitato “Io mi rifiuto” è nato alla fine del novembre 2009. La ragione fondamentale è stata una forte opposizione popolare a un aumento delle bollette dei rifiuti che si assestava all’incirca sul 50%, ma che in qualche caso era anche superiore.

    Si sono svolte numerose assemblee, molto partecipate, e fin dalla prima è stato deciso di lanciare una petizione popolare che aveva al centro tre questioni: 1) il rifiuto dell’aumento spropositato e non argomentato, da parte dell’amministrazione comunale, delle tariffe. 2) La raccolta differenziata: l’amministrazione comunale di Castelnuovo la realizza dal settembre 2008 solo in una porzione molto limitata del comune, e cioè nella frazione di Torrite. Noi, fin dal primo documento, chiedevamo di estenderla a tutto il territorio, progressivamente ma in un lasso di tempo breve. 3) La richiesta di chiusura dell’inceneritore, che dovrebbe già essere chiuso (il piano provinciale dei rifiuti, approvato dal Consiglio Provinciale nel 1999 ne prevedeva la dismissione “entro il 2006”, n.d.L.L.), e che sostanzialmente non è mai stato in regola. Non ha mai rispettato le normative di legge, quindi nel tempo ha subito molte chiusure ma poi è sempre stato riaperto perché prevaleva l’interesse della società Se.Ver.A a poter ripartire a incenerire i rifiuti.

    Dunque, questo il momento iniziale del comitato e quelli appena elencati i contenuti fondanti. Su tale base abbiamo raccolto più di mille firme ma, francamente, avremmo potuto raccogliere le adesioni dell’80% dei cittadini di Castelnuovo, infatti le abbiamo raccolte senza nessuno sforzo. A partire da qui abbiamo aperto un contenzioso con l’amministrazione comunale, trattativa che non ha portato per la verità a risultati significativi, ma che ha generato nuove iniziative realizzate nei mesi successivi.

    Leggi tutta l’intervista cliccando qui sotto su “more” (non è lunga, giùe). Lucca Libera! inizia così un viaggio di approfondimento sul business dell’incenerimento in Garfagnana: seguiranno inchieste, dati, altre interviste e informazioni soprattutto sui cosiddetti termovalorizzatori a biomasse. Stay tuned!

    Continue reading  Post ID 2940


  • NUMERO 11 DI LUCCA LIBERA!

    Pubblicato Lucca Libera! n. 11

    - Due interviste sulla raccolta differenziata dei rifiuti, a Capannori e a Lucca

    - Altre interviste sulla raccolta porta a porta

    - All’interno di un impianto di selezione dei rifiuti (incursione fotografica)

    - Inceneritori a biomasse in Garfagnana

    - Pagina SLAM: i Riot Heads

    Nella versione on-line (formato pdf) il giornale è consultabile cliccando qui.

    Tutti i numeri sono consultabili gratuitamente cliccando la paletta “Il giornale” in alto.