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Antimafie (((i)))
Benvenut* nella categoria tematica Antimafie di Indymedia Italia. Questa categoria raccoglie materiali riguardanti tematiche e strumenti della lotta alle mafie.
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LIMITROFO A CHI? |
01/27/2006 |
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Imc sicilia si autosospende
Ci risiamo.
Indymedia Sicilia (o meglio, attivisti definiti "limitrofi" ad essa) e' stata accusata per l'ennesima volta di non essere in grado di "gestire il newswire". Non e' la prima volta.
Vani, fin ora i tentativi di spiegare il funzionamento e la policy che Indy s'e' data come network (e che quindi non dipende dai singoli admin): invece di confrontarsi su pratiche e metodi, c'e' chi da tempo preferisce pretendere comportamenti che poco hanno a che vedere con indymedia e i suoi principi fondanti.
Nell'attesa che chi ha minacciato di aggredire fisicamente gli "attivisti limitrofi" capisca che non esistono gestori ne' redazioni di indymedia, abbiamo condiviso il problema con tutto il network e scelto di sospendere la categoria Imc Sicilia...
:: Continua in Imc Sicilia ::
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'NDRANGHETA E NEOFASCISTI |
14/11/2004 |
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'ndrangheta "un' incredibile vicenda"
Reggio
Calabria
Alcuni giorni fa (08/11/2004) la
Procura distrettuale di Catanzaro ha emesso sei ordinanze di
custodia cautelare e 34 informazioni di garanzia che vede
indagati amministratori pubblici della Regione, del Comune e della Provincia di Reggio Calabria: magistrati,
avvocati, funzionari ed impiegati dello Stato, appartenenti ai servizi
segreti, agenti di polizia, medici, carabinieri e dirigenti di banca.
L'accusa è quella di aver esercitato pressioni e
condizionamenti su
alcuni magistrati della Procura distrettuale di Reggio Calabria
con
l'obiettivo di condizionare le inchieste su presunte collusioni
tra
ambienti politici e la 'ndrangheta..
Nel gruppo degli indagati ci sono il sottosegretario alla Giustizia
Giuseppe Valentino (concorso esterno in associazione mafiosa) Reggino
doc,avvocato e consigliere giuridico ascoltatissimo di Fini, e Angela
di Napoli, vice presidente commissione parlamentare antimafia-di AN,
per cui si ipotizza il reato di violenza o minaccia al corpo
giudiziario.Le accuse rivolte contro i due parlamentari sarebbero
quelle che si
ricavano testualmente dalle intercettazioni telefoniche e ambientali.
Pentiti non ce n'è nessuno.
Su Valentino ci sarebbero intercettazioni effettuate nello studio
legale di Paolo
Romeo (ex ordinovista di Gallico-RC, ex-deputato Psdi e
sostenitore politico dello stesso Valentino) da cui emergerebbe un
collegamento tra il sottosegretario, l'ex deputato del Psdi e le altre
persone accusate. Angela Napoli, invece sarebbe stata in rapporti con
Francesco Gangemi (giornalista pubblicista e direttore del Dibattito,
che ora i magistrati definiscono l'organo più o meno ufficiale
della 'ndrangheta) con il quale ci sarebbe stato un reciproco scambio
di informazioni.
>>Continua >> qui
.::Approfondimenti [ I cugini Gangemi]
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TALPE IN PROCURA |
13/02/2004 |
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Il bacio della talpa
Era appena cominciato il mese di maggio dello scorso anno quando l'eccellente governatore della Sicilia, al secolo Totò "pizzetta" Cuffaro, veniva sbattuto in prima pagina con un'accusa "ingiusta e strumentalizzata" di concorso esterno in associazione mafiosa.
Smentite, interrogatori, la solita storia di un presidente "democraticamente eletto dai cittadini siciliani" e la storia finisce nel dimenticatoio.
Meno di sei mesi dopo ecco che Totò torna sotto le luci della ribalta con un'altra accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto d' ufficio nell'ambito dell'inchiesta sulle talpe alla dda di Palermo.
Cerchiamo di ricostruire la storia: Michele Aiello, imprenditore siciliano, decide di aprire a Bagheria (Pa) la clinica "Santa Teresa", uno dei centri oncologici più all'avanguardia in tutto il Mezzogiorno, mentre su di lui sono in corso indagini per corruzione. Aiello si mette allora in contatto con Antonio Borzacchelli, 43 anni, ex maresciallo dell'arma ora deputato regionale dell' Udc (lo stesso partito di Cuffaro), cui paga ingenti somme di denaro (fino a 5/6 miliardi di lire in contanti) in cambio di informazioni riservate sulle indagini a suo carico e che lo minaccia, in caso di mancato pagamento, di revocare i permessi e le licenze della clinica. L'imprenditore, con un giro di tangenti, avrebbe creato all'interno della Procura una vera e propria rete di informatori - rete a cui, secondo i pm, appartiene Salvatore Cuffaro - e attraverso Borzacchelli avrebbe avuto accesso a indagini riservate. Aiello viene arrestato a novembre e con lui il maresciallo della Guardia di Finanza Giuseppe Ciuro, in servizio alla Direzione investigativa antimafia di Palermo, e i marescialli dei Carabinieri Giorgio Riolo, in servizio alla sezione anticrimine del Ros e Calogero Di Carlo. Aspettando la prossima inchiesta la domanda sorge spontanea: ma cosa aspetta il governatore Cuffaro a dimettersi?
.: Aggiornamenti
02-11: Rinvio a giudizio per Cuffaro | L'interrogatorio di Cuffaro
.: Approfondimenti
Il cammino politico di Totò Cuffaro
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