Belgio - Giorni (e notti) di sommosse a Charleroi

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Giorni (e notti) di sommosse a Charleroi (Belgio).



GILLY. La settimana scorsa, il venerdì [25 marzo, NdT], Sandro (27 anni) è morto in seguito alle botte, durante il suo fermo da parte della polizia. L’autopsia ha stabilito che è morto in seguito ad una crisi cardiaca ed ha constatato che aveva tracce di cocaina nel sangue (cosa che i media usano per presentarlo come “un tossicomane” o, come nei giornali in lingua fiamminga, “uno spacciatore”). Sono state pubblicate delle foto del suo corpo, pieno di ferite e lividi. Anche gli abitanti del quartiere che hanno assistito all’arresto (che è avvenuto in strada: i poliziotti pensavano che Sandro avesse rubato una lattina di Coca Cola)  hanno denunciato il comportamento molto duro della polizia. Quasi tutti gli abitanti di Gilly, vicino a Charleroi, criticano la polizia.
La tensione è salita rapidamente, a Gilly e Charleroi.
Sette giorni più tardi, venerdì 1 aprile, i media parlano per la prima volta della rabbia che esplode. La caserma di polizia di Gilly è stata attaccata a colpi di molotov, che sfortunatamente non hanno bruciato tutto lo stabile. Prima, durante la giornata, gruppi di giovani a volto coperto avevano preso a sassate le pattuglie di polizia e molte macchine private di sbirri, parcheggiate davanti al commissariato o davanti alle loro case.
Sabato 2 aprile, la sera e durante la notte, decine di giovani travisati si sono scontrato per ore con gli sbirri. La polizia ha allora fatto arrivare dei rinforzi della polizia federale, che hanno utilizzato un cannone ad acqua. Scontri anche nella città vicina, Lodinsart. I rivoltosi hanno cominciato ad assediare i due commissariati locali con sampietrini e sbarre di ferro. Quando i rinforzi polizieschi sono arrivati, si sono dispersi in piccoli gruppi per continuare gli scontri un po’ dappertutto, attaccando e lanciando pietre contro gli sbirri, per poi sparire e ricomparire altrove. Diversi poliziotti sono stati feriti, qualche auto è stata incendiata nel parcheggio di un supermercato e delle vetrine di negozi sono state spaccate. Qualche facinoroso è stato arrestato e la polizia sostiene che alcuni sarebbero scesi da Bruxelles per incitare e agitare gli animi. Tutti sono stati comunque rilasciati il giorno dopo. La stessa notte, alcune macchine sono state incendiate a Liegi e Bertrix.
La notte di domenica 3 aprile, piccoli gruppi di persone appiccano il fuoco ai contenitori di immondizia un po’ ovunque in città, incendiando anche qualche macchina sul parcheggio di un supermercato. Molti negozi ed edifici amministrativi sono stati colpiti da lanci di pietre, fra questi in particolare un edificio di un sindacato “rosso”. La polizia dichiara che è difficile arrestare i rivoltosi, visto che si spostano ed agiscono in piccoli gruppi. Qualche giovane è stato comunque arrestato ma rilasciato qualche ora dopo. 
La notte di lunedì 4 aprile, dalle 23 fino alle 4, macchine incendiate un po’ dappertutto a Gilly e Londisart, qualche auto bruciata anche a Charleroi. A Gilly, la polizia parla di 7 auto e un bulldozer distrutti. Nessun arresto.

Nessuna pace, nessuna calma.




Ven, 08/04/2011 – 22:27
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