Cagliari | Repressione - Nuova richiesta di sorveglianza speciale per un compagno
Riceviamo e diffondiamo un comunicato solidale conseguente alla richiesta di sorveglianza speciale per un secondo compagno da parte della questura di Cagliari:
DELIRI DI SORVEGLIANZA
Come anticipato qualche giorno fa, il 2 luglio la questura di Cagliari ha notificato una nuova richiesta di sorveglianza speciale per un compagno.
Da un anno le questure di tutta Italia provano ad imporre questo provvedimento, fino ad ora con scarsi risultati: tutte le udienze svolte ad oggi si sono concluse negativamente, per loro. E positivamente per noi.
Purtroppo non demordono nell'intento, sperando di trovare un giudice compiacente che assecondi questo delirio, perché di delirio si tratta: per sua natura, la sorveglianza speciale è un escamotage giuridico che mira a reprimere la persona non perché colpevole di qualche reato specifico, ma per il modo in cui conduce la sua vita.
E' un delirio, perché i fondamenti di tale richiesta poggiano sulla stesura di un profilo psicologico che comprende le attitudini e le scelte di vita, anche quando queste non sono contestabili come reati.
E' un delirio, perché agli stessi comportamenti contestati corrispondono differenti richieste di restrizioni, costruite ad arte di modo da colpire ciascuno nelle proprie abitudini.
Il concetto di ''soggetto socialmente pericoloso'', su queste basi, sarebbe applicabile a chiunque provi a costruirsi una dimensione vivibile in un mondo di merda.
La nostra risposta è continuare a lottare, perché se sorvegliarne uno è attaccarci tutt*, figuratevi due!
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