Cile - Azioni esplosive contro la repressione

fonte: hommodolars.org / 5 gennaio 2009

Di seguito riproduciamo due e-mail inviate alla nostro indirizzo elettronico che rivendicano i due attentati dinamitardi avvenuti questa mattina presso un ufficio giudiziario della polizia locale nel settore di avenida Pedro de Valdivia, comune di Providencia e l'altro all'esterno dell'ex carcere Capuchinos.


Bomba all'ufficio giudiziario della polizia locale, a Providencia

Quest'azione s'inserisce all'interno della lotta anticarceraria dentro e fuori le prigioni.
La distruzione delle carceri non si può separare dalla distruzione della società di classe.
Tutti i prigionieri per strada!
Ad un anno dall'assassinio di Matias Catrileo!
Vendetta Insurrezionale!

Grupo Anarquista Anticarcerlario


Rivendicazione dell'attentato alla Guardia della Gendarmeria del Cile

Con la presente e-mail, rivendichiamo per i sovversivi e gli anticapitalisti l'azione di questa notte contra la Guardia del Centro di Reinserción Social de Gendarmería de Chile, presso l'ex carcere di Capuchinos. Verso le 22.30 è stata collocata una carica di circa 450 grammi di esplosivo. Questa carica è stata scelta di piccola portata per non danneggiare senza necessità i vicini della zona, che sono per la gran parte immigranti peruviani. Ciò nonostante, per qualsiasi danno prodotto fuori da quelli relativi alle installazioni della Gendarmería de Chile, ce ne rammarichiamo profondamente.

Comunicato

Migliaia di esseri umani che sopravvivono in condizioni disumane e miserevoli nelle prigioni democratiche della concertación, senza che nessuno se ne interessi. A volte se ne occupa un programma televisivo, ma per convertire questa miseria in uno show e in una merce. Ora dopo ora, giorno dopo giorno, anno dopo anno, sopportando l'abuso della Gendarmería, i pestaggi, le celle d'isolamento, le umiliazioni, la violenza brutale, la fame, il sovraffollamento e la possibilità di morire in qualsiasi momento. Certo, non parliamo delle suite di riposo in cui si trovano i genocidi delle forze armate che sono stati partecipi della repressione della dittatura, né dell'hotel di Punta Peuco. Parliamo della prigione vera e propria. Invece, le organizzazioni dei diritti umani cilene e straniere hanno preferito guardare dall'altro lato, allo stesso modo fatto con l'assassinio di giovani ribelli, lavoratori, cittadini, militanti sovversivi o lottatori mapuche dagli anni novanta sino ad ora. Uno di questi è avvenuto un anno fa: Matías Catrileo, assassinato dai Carabineros, delitto rimasto impunito fino al giorno di oggi. A quanto pare sono più interessati a lottare per un Istituto dei Diritti Umani che permetta loro di avere uno stipendio ed un lavoro nella burocrazia statale.

E' risaputo che la prigione è un anello fondamentale della catena del dominio capitalista: ribelli, sovversivi e quelli che violano la proprietà di un ordine ingiusto vanno a finire in essa. Dall'anno 1990, con i governi della Concertación, l'ordine capitalista è entrato nella sua fase democratica. I settori insurrezionali dell'opposizione alla dittatura erano isolati e sconfitti, per questo motivo non c'era bisogno della tirannia. La Concertación accettava l'ordinamento giuridico, istituzionale ed economico della dittatura di Pinochet e si comprometteva al mantenimento della pace sociale, assicurando il libero sfruttamento... a sangue e fuoco se necessario. In tal maniera si è anche entrati in una nuova fase della politica penitenziaria, in accordo con le nuove sfide all'ordine sociale capitalista. In questo periodo il Cile è passato ad essere il secondo paese dell'America con la percentuale più alta di uomini e di donne in prigione. Il secondo Stato del continente ad imprigionare il suo popolo... un altro dei successi della democrazia.

Ma la prigione non è fatta per tutti. E' fatta per i poveri e per coloro che si ribellano e si organizzano per sovvertire l'ordine ingiusto in cui una minoranza vive alle spalle della maggioranza. E' questa la vera tragedia degli adolescenti e dei giovani poveri di questo paese: o si sottomettono allo sfruttamento capitalista nell'edilizia o in un centro commerciale, o soffrono la punizione che il sistema ha disegnato per essi. Decine di migliaia di giovani con il destino segnato, essere carne da carcere... conoscere da bambini la prigione, come i loro padri o familiari. Anche altri giovani hanno il destino segnato: successo, esistenze garantite, lusso e punteggi nazionali nella PSU... è la classe dirigente che si riproduce.

Per molti anni, all'interno del regime penitenziario, ha agito con totale impunità l'organizzazione criminale chiamata Gendarmería de Chile agli ordini del Partido Socialista. Negli ultimi tempi ha associato l'abituale repressione contro i prigionieri sociali all'accanimento contro i prigionieri dal passato sovversivo, prigionieri politici in sciopero della fame e prigionieri politici mapuche. Di fronte a questa situazione noi non pensiamo di restare con le braccia conserte: devono sapere che la resistenza è in vigore e che non possono continuare ad agire impunemente.

Libertà ai prigionieri per aver lottato in Cile, Argentina, Brasile e Walmapu!

Matías Catrileo, presente!

A riprodurre la ribellione contro il capitalismo, sia della Concertación che della destra!


Comunicado Público Bombazo al juzgado de policía local, providencia./ Adjudicación Bombazo a Guardia de Gendarmería de Chile

Lunes 5 de enero de 2009

A continuación reproducimos dos emails enviados a nuestra casilla electrónica que reivindican los bombazos ocurridos esta madrugada en un juzgado de policía local en el sector de avenida Pedro de Valdivia, comuna de Providencia y el otro en el exterior del ex anexo cárcel Capuchinos.

Comunicado Público - Bombazo al juzgado de policía local, providencia.

ESTA ACCION SE ENMARCA DENTRO DE LA LUCHA ANTICARCELARIO DENTRO Y FUERA DE LAS PRISIONES.LA DESTRUCCION DE LAS CARCELES ES INSEPARABLE CON LA DESTRUCCION DE LA SOCIEDAD DE CLASES.

¡¡¡ TODOS LOS PRESOS A LA CALLE !!!

A UN AÑO DEL ASESINATO DE MATIAS CATRILEO:¡

VENGANZA INSURRECCIONALISTA!!

Grupo Anarquista Anticarcelario

Comunicado Público - Adjudicación Bombazo a Guardia de Gendarmería de Chile

Mediante el presente mail, reivindicamos para los subversivos y los anticapitalistas la acción de anoche contra la Guardia del Centro de Reinserción Social de Gendarmería de Chile, en la ex cárcel de Capuchinos. Alrededor de las 22:30 horas, fue instalada una carga de aproximadamente 450 gramos de explosivo. Esta carga fue diseñada pequeña para no dañar innecesariamente a los vecinos del pasaje que eran en su mayoría inmigrantes peruanos. Aún así, cualquier daño que se haya producido fuera de los ocasionados a las instalaciones de Gendarmería de Chile, los lamentamos profundamente.

*COMUNICADO*

Miles de seres humanos sobreviviendo en condiciones inhumanas y miserables en las prisiones democráticas de la concertación sin que a nadie le importe. A veces un programa de TV se interesa, pero para convertir esa miseria en show y mercancía. Hora tras hora, día tras día, año tras año soportando el abuso de Gendarmería, las palizas, celdas de aislamiento, humillaciones, la violencia brutal, hambre, hacinamiento y la posibilidad de morir en cualquier momento. Ciertamente no hablamos de las cabañas de descanso en que se encuentran los genocidas de las fuerzas armadas que participaron de la represión de la dictadura, ni del Hotel de Punta Peuco. Hablamos de la prisión de verdad. Mientras, las organizaciones de derechos humanos chilenas y extranjeras han preferido mirar para otro lado, de la misma forma que lo han hecho con el asesinato de jóvenes rebeldes, trabajadores, pobladores, militantes subversivos o luchadores mapuche desde los años noventa a la fecha. Uno de ellos fue hace un año: Matías Catrileo, asesinado por Carabineros, crimen que se mantiene impune hasta el día de hoy. Al parecer están más interesados en luchar por un Instituto de los Derechos Humanos que les permita tener un sueldo y un trabajo en la burocracia estatal.

Es sabido que la prisión es un eslabón fundamental de la cadena de la dominación capitalista: rebeldes, subversivos y quienes violan el derecho de propiedad de un orden injusto van a parar a ella. Desde el año 1990, con los gobiernos de la Concertación, el orden capitalista entró en su fase democrática. Los sectores insurreccionales de la oposición a la dictadura estaban aislados y derrotados, de tal manera que ya no era necesaria la tiranía. La Concertación aceptaba el ordenamiento jurídico, institucional y económico de la dictadura de Pinochet y se comprometía con la mantención de la paz social, asegurando la libre explotación…a sangre y fuego si era necesario. De esta forma se entró también en una nueva fase de la política penitenciaria acorde con los nuevos desafíos al orden social capitalista. En este período Chile ha pasado a ser el segundo país de América con la tasa más alta de hombres y mujeres en prisión. El segundo Estado del continente que más encarcela a su población…otro de los logros de la democracia.

Pero la prisión no está hecha para cualquiera. Está hecha para los pobres y para los que se rebelan y se organizan para subvertir el orden injusto donde una minoría vive a expensas de la mayoría. Es esta la verdadera tragedia de los adolescentes y jóvenes pobres de este país: o se someten a la explotación capitalista en la construcción, un mall o un supermercado, o sufren el castigo que el sistema ha diseñado para ellos. Decenas de miles de jóvenes con su destino marcado, ser carne de cárcel…conocer desde niños la prisión, seguramente igual que sus padres o familiares. Mientras, otros jóvenes también tienen su destino marcado: éxito, vidas acomodadas, lujo y puntajes nacionales en la PSU…es la clase dirigente que se reproduce.

Durante muchos años, en el marco del régimen penitenciario, ha actuado con total impunidad la organización criminal llamada Gendarmería de Chile a las órdenes del Partido Socialista. El último tiempo ha sumado a la represión habitual contra los presos sociales, el ensañamiento con presos con pasado subversivo, presos políticos en huelga de hambre y con los presos políticos mapuche. Ante esta situación no pensamos quedarnos de brazos cruzados: deben saber que la resistencia está de pie y que no pueden seguir actuando impunemente.

¡LIBERTAD A LOS PRESOS POR LUCHAR EN CHILE, ARGENTINA, BRASIL Y WALMAPU!

¡MATÍAS CATRILEO, PRESENTE!

¡A REPRODUCIR LA REBELIÓN CONTRA EL CAPITALISMO, SEA DE LA CONCERTACIÓN O LA DERECHA!

Mer, 14/01/2009 – 17:21
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