Genova - Sgomberata occupazione di Vico del Duca

riceviamo e diffondiamo:

Oggi 10 Gennaio le merde della DIGOS di Genova, due grigi burocrati di A.R.T.E. (Azienda Regionale Territoriale per l'Edilizia) e quattro vili operai presentandosi alle 7 del mattino hanno sgomberato il palazzo occupato di Vico del Duca nel pieno centro storico di Genova.

Lo stabile era stato ristrutturato completamente e lasciato a se stesso e senza assegnatari fino a quando nel dicembre 2012 alcuni compagni, senza mediazione di sorta, lo hanno occupato a scopo abitativo.
Ovviamente non abbiamo mai nutrito alcun tipo di fiducia nelle istituzioni e quindi neanche al fatto che potessero lasciarci tranquilli dentro le nostre case.
Sappiamo che abbiamo a che fare con vili e meschini esseri umani che per uno stipendio buttano la gente fuori dalle proprie case.

A parte lo sgombero delle nostre abitazioni, è cosa nota che a Genova e in altre città sono sempre più numerose le abitazioni "abusive", morosi indigenti e nuovi poveri che praticano l'occupazione per necessità o per scelta riprendendosi ciò che gli spetta e in conflitto con burocrati, politicanti e autorità.

Non abbiamo slogan da rilanciare, diciamo solo che a Genova ci sono più di 40 mila case sfitte...
non ci resta che sceglierne una!

Sapete di posare il culo su una bomba sociale,
noi speriamo che esploda presto.


Gli abitanti di Vico del Duca 11

Lun, 12/01/2015 – 10:59

Sgomberi Genova: solidarietà da Pellicceria Occupata

riceviamo e diffondiamo:

Sabato 10 gennaio, dopo poco più di due anni di occupazione, le case di Vico del Duca 11 sono state sgomberate.

Ristrutturate ma tenute vuote per anni, vissute dai suoi occupanti, quelle case ora ritornano all'abbandono cui l'Azienda Regionale Territoriale per l'Edilizia (A.R.T.E.) preferisce lasciarle, murando il portone principale.
La scusa delle assegnazioni convince poco: A.R.T.E. ha centinaia di case vuote, liste infinite di gente che aspetta, ma mentre si preoccupa di sgomberare chi occupa (nel centro come a Begato, al CEP come in Val Bisagno) assegna una manciata di case per pura propaganda e non spende un euro per ristrutturare ciò che reputa "non abitabile".
Al tempo stesso A.R.T.E. vende il patrimonio pubblico, per esempio, nel Centro Storico, in via Giustiniani 12, o in piazza Pinelli, in Santa Croce.
Insieme alle operazioni di Comune e Ri.Genova e grazie a quell'ideologia della civile partecipazione fiera sostenitrice della giunta Doria, il centro genovese vorrebbe essere rapidamente rimodellato.
La riqualificazione dei centri storici, ovunque in Europa, ha significato solamente una cosa: cacciare i poveri dai quartieri. Aumentando gli affitti, svendendo agli immobiliaristi e alle banche (la Ca.ri.ge. degli scandali, non sta forse anch'essa ristrutturando nel Ghetto?), aprendo botteghe e locali per turisti, museificando laddove si può.
E dove non basta il radical chic, prima o poi arriva il manganello, figuratamente o meno.

Occupare e avere una presenza viva e solidale in quartiere allora non significa solamente prendersi una casa quando se ne ha bisogno, o quando non si accetta di pagare l'affitto; non significa solo prendersi quel che è nostro e di tutti i proletari (perché le proprietà dei ricchi, le proprietà dello Stato sono il frutto dello sfruttamento) ma significa anche opporsi ad un processo di gentrificazione, un processo che se oggi ha effetti poco evidenti, domani potrà rendere questo quartiere invivibile per qualsiasi povero.

Sono tante, sempre di più, le persone che a Genova, per strade diverse e senza alcuna mediazione, si organizzano e occupano. Si organizzano e resistono agli sfratti.

Diffondiamo la solidarietà e reagiamo agli sgomberi, rompiamo la paura e la rassegnazione, perche’ la guerra ai poveri è in atto!!

Solidarietà agli occupanti di vico del Duca 11

Solidarietà a chi occupa, resiste, lotta.

Pellicceria Occupata

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