Resoconto delle proteste del 10 ottobre a Roma | Aggiornato

ALTRA BRUTTA GIORNATA A ROMA PER I COMPLICI DEI VIVISETTORI
Nel mirino Abbott Labs e Axa Assicurazioni

Nella mattina di mercoledì 10 ottobre, dalle 8 alle 10, i dipendenti di Abbott Labs hanno provato sulla loro pelle cosa significa essere complici di HLS.

Poco meno di una decina di attivisti muniti di cartelloni, striscione e
megafono, per tutto l'arco delle due ore, hanno ricordato a questa azienda quanto la sua facciata apparentemente linda in realtà grondi sangue.
L'afflusso continuo di auto, dovuto al fatto che lo stabile in questione vanti la presenza di ben 2000 dipendenti, ci ha permesso di ricordare molto bene a questi dispensatori di morte i danni continui che arrecano: sofferenza animale, avvelenamento umano e inquinamento del Pianeta. Il vero "volto" di Abbott Labs è rappresentato da dipendenti spavaldi, convinti di essere nel giusto, che spesso hanno risposto agli attivisti con gesti degni del tipo di individui che sono: assassini. Non hanno però fatto i conti con Shac e con persone che non hanno la benchè minima intenzione di cessare le proteste finchè HLS non chiuderà.

"Una promessa di vita" è lo slogan di questa multinazionale, una tra le più attive nel settore farmaceutico e delle biotecnologie, che vanta tra i suoi farmaci prodotti come il Pentothal (il primo dei tre farmaci iniettati durante l’esecuzione capitale negli USA), il Cylert (uno psicofarmaco usato nella cura della fantomatica sindrome da deficit di attenzione e iperattività cha si è mostrato epatossico portando alla segnalazione di 15 casi di insufficienza epatica acuta, a seguito della quale i pazienti sono stati costretti a sottoporsi a trapianto di fegato) e ancora il Reductil( un farmaco per l'obesità che è costato la vita a 34 persone che lo assumevano)
che è l'ennesimo fallimento in campo farmaceutico. Il ritiro di questi prodotti dal mercato dimostra sempre più chiaramente l'inutilità e l'inattendibilità di questa barbara pratica che è la vivisezione.

Tutto ciò non può non far venire in mente un altro slogan, quello vero: Abbott "Una promessa di MORTE".

La giornata di proteste contro HLS e i suoi complici è continuata...

dalle 12 alle 14, la nostra attenzione si è spostata di nuovo su uno dei loro maggiori azionisti al momento: la compagnia AXA Assicurazioni.
Più di dieci attivisti si sono ritrovati davanti alle porte della loro sede romana per ricordare ai dipendenti in uscita per la pausa pranzo che c'è poca differenza tra chi commissiona esperimenti ad HLS e chi legittima, acquistando sul mercato azionario americano e su quello europeo le loro azioni, il loro sadico operato. In tutta Europa le proteste contro AXA si stanno intensificando e continueranno senza tregua, come è avvenuto nei giorni passati.

Accompagnamo questo resoconto con delle foto del presidio contro AXA.

Avremmo voluto mostrarne altrettante delle proteste di fronte ad Abbott ma come si dice... la repressione, sotto molteplici e "tentacolari" forme, è sempre dietro l'angolo. Le forze dell'ordine ci hanno minacciato dicendo che stavamo schedando i dipendenti per altri scopi, non leciti, cosa, oltre che impensabile, anche stupida perchè tale schedatura non l'avremmo di certo fatta sotto i loro nasi. Hanno richiesto la cancellazione immediata delle foto davanti ai loro occhi, a neanche mezz'ora dall'inizio della protesta, minacciando di caricarci tutti su una camionetta per essere trasportati diretti in questura... avremmo voluto dcumentare meglio questi momenti, ma ci siamo trovati di fronte ad una scelta precisa tra due opzioni:
1. interrompere il presidio per essere tratti, DI FATTO, in stato di fermo.
2. continuare a ricordare ad Abbott e ai suoi dipendenti che sulle loro spalle pesa la grave responsabilità di essere torturatori, assassini ed avvelenatori... abbiamo scelto ovviamente la seconda possibilità.

FINO ALLA CHIUSURA TOTALE DI HLS
E SEMPRE CONTRO CHI AVVELENA LA TERRA E GLI ANIMALI, UMANI E NON.

Ven, 12/10/2007 – 16:52
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