Torino - Evasione dal carcere minorile

fonte: repubblica 22 settembre 2011

FUGA dal Ferrante Aporti. Nella notte di martedì dal carcere minorile di corso Unione Sovietica sono fuggiti in tre: un italiano di 20 anni condannato per un furto, un romeno di 17 anni che stava scontando una condanna per furto aggravato e un marocchino di 16 anni arrestato per una rapina. Sono evasi dalla cella dove erano rinchiusi tutti e tre seguendo il classico copione delle fughe dalle prigioni: con una lima hanno segato le sbarre della finestra e si sono calati dal secondo piano utilizzando le lenzuola dei loro letti a mo' di funi sino al marciapiede di via Berruti e Ferrero. Dopo di che sono scomparsi senza lasciare tracce. L'evasione è stata scoperta dagli agenti della polizia penitenziaria soltanto la mattina dopo. Secondo una prima ricostruzione i tre avrebbero approfittato dei lavori di ristrutturazione del carcere, riuscendo ad impadronirsi della lima con cui hanno poi segato le sbarre della loro cella.

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Un circolare del 1957 del Ministero di Grazia e Giustizia, direzione generale degli istituti di pena, dà indicazioni precise su come devono essere quelli che sono definiti "istituti di osservazione" e precisa: "Un clima rieducativo più distensivo che repressivo consentirà una graduale e accorta riduzione dei mezzi di sicurezza e comunque la loro limitazione a pochi posti (celle o cubicoli) destinati a casi in cui vi sia particolare necessità di custodia. Risaputo che tale distensione psichica è il miglior antidoto contro il pericolo di fughe così come contro le manifestazioni di aggressività o di depressione...".

L'aumento della violenza minorile registrato negli ultimi anni ha però mostrato una realtà diversa e preoccupante. Per questo mesi fa anche al Ferrante Aporti sono stati aperti cantieri per aumentare i dispositivi di sicurezza. I tre di martedì notte però sono fuggiti prima che i nuovi sistemi antievasione entrassero in funzione.
 


Gio, 22/09/2011 – 09:38
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