Schegge di paura: il terrorismo de la Nazione

Uno dei fini perseguiti da certi giornali, in particolare quei quotidiani che seguono minuziosamente la cronaca locale, è sicuramente quello di tenere la popolazione in uno stato di costante terrore. Non è difficile intuire che dietro la “necessità” di tenere informati i cittadini si cela uno dei più importanti dispositivi di controllo della popolazione.

L’ennesima riprova è questa risposta di un giornalista della Nazione alla lettera di un lettore che commenta la scarcerazione di una presunta banda di ladri da appartamento. La conclusione è esemplare del modo di ragionare che promuovono ogni giorno:

 E il fatto che una banda di ladroni presa con tanta fatica e bravura dalle forze dell’ordine, sia stata rimessa fuori per un «disguido», come Lei elegantemente dice, fa ribollire il sangue. A noi cittadini, e a chi ha lavorato per bonificare da questi soggetti la società.

L’idea, sbagliata che viene trasmessa è che esistono certi individui che sono socialmente pericolosi, che minacciano i cittadini, e che la società di conseguenza dev’essere bonificata, come un campo minato. Un ragionamento che viene ripetuto ossessivamente ogni volta che si parla di criminalità sui giornali. Come se, aumentando il controllo poliziesco del territorio e mettendo in galera tutti i “ladroni” si potesse arrivare ad una sicurezza assoluta.

Se uno ci riflette bene, crediamo risulti evidente che il problema non sono i signoli individui, ma la società nella quale viviamo, che crea per così dire l’humus per la proliferazione della criminalità. Per quanti ladri metterai in galera, altri ne sorgeranno, in una società che da una parte affama e porta alla disperazione milioni di persone, e dall’altra promuove con tutti i mezzi un modo di vivere individualista e volto al facile profitto. Non stupisce che alcuni, invece di tentare la fortuna al superenalotto e al gratta-e-vinci o di cercare di diventare un figurante della televisione, passa al saccheggio dei beni altrui.

Se poi si va ancora più a fondo, ci si renderà conto che i veri criminali, quelli che saccheggiano ogni giorno la vita altrui, sono ben altri. E sono loro a farci venire i brividi: dai politici che vessano le fasce più deboli della popolazione con tasse e sanzioni sempre più inaffrontabili, ai “cavalieri del lavoro” che sfruttano la manodopera dei lavoratori, per arrivare agli organismi transnazionali che schiacciano sotto il loro tallone interi paesi, come la BCE o il Fondo Monetario Internazionale, o i famigerati “mercati” che ricattano la popolazione mondiale spostando i soldi dove è più facile estrarre profitto. In generale tutti i veri responsabili della crisi che stiamo attraversando.

Retoriche securitarie come quelle che la Nazione promuove servono solo a spostare l’attenzione da chi produce vera insicurezza, e a tenere la gente chiusa in casa, isolata da chi condivide gli stessi problemi, terrorizzata e ostile a chi probabilmente sta peggio di lui.

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