NO TUNNEL TAV Firenze: sul sequestro dei cantieri TAV

Apprendiamo da la Repubblica che stamani un’inchiesta partita dalla procura fiorentina ha bloccato la trivella che stava lavorando per il sottoattraversamento della città. La cosa ci lascia tutt’altro che sorpresi, poichè da molto tempo le varie realtà impegnate nella lotta notav denunciano come queste grandi opere siano mosse da interessi di pochi a danno della collettività, e quella di Firenze non è che l’ennesima pagina di scarsa trasparenza in questa triste vicenda della TAV, che ci porta a ribadire con ancora più forza ora e sempre NO TAV. A sarà dura!

Di seguito il comunicato del comitato NO TUNNEL TAV di Firenze

Sequestro dei cantieri TAV: Una bella notizia. Ora fermare i lavori
L’intervento della Magistratura con il sequestro dei Cantieri Tav è davvero una bella notizia! Da mesi, da anni denunciamo i problemi, le contraddizioni e le irregolarità di questo assurdo progetto di sottoattraversamento TAV della città, un’opera che abbiamo sempre definito inutile, dannosa e fonte di grande spreco di denaro pubblico. Un’opera che rappresenta solo un affare per grandi imprese e grandi cooperative di costruzioni, una potente lobby del cemento, trasversale agli schieramenti di centrodestra e centrosinistra, a PdL e PD, mentre in piena crisi vengono tagliati servizi sociali basilari per i cittadini.

Alterazione della falda, possibili danni per centinaia e centinaia di edifici, mancanza di Valutazione di Impatto Ambientale per la Stazione Foster, difformità nelle normative antisismiche, gestione e conferimento dei materiali di scavo, forte crescita dei costi dell’opera (tra cui aver montato e poi tenuto ferma la “talpa”), mancanza di un adeguato controllo pubblico..sono alcune delle questioni su cui abbiamo sempre concentrato la nostra iniziativa, anche a livello giuridico, proponendo in alternativa il progetto di passaggio in superficie dei treni veloci, unica soluzione per eliminare i suddetti problemi, evitare un nuovo scempio alla città e risparmiare risorse preziose da destinare al rilancio del trasporto regionale.

Anche alla luce del sequestro di stamani, richiediamo con forza a Governo, Ferrovie dello Stato, Regione, Comune e Provincia di FERMARE QUESTO PROGETTO ASSURDO, che, lungi dal rispondere al primato dell’interesse pubblico, nasconde ormai gravi irregolarità e interessi particolari, su cui non a caso la Magistratura ha deciso di intervenire.
L’alternativa c’è!

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