Tanto per cambiare: La Nazione contro il “degrado”
Ieri è uscito sulla Nazione quest’editoriale qui.
Ancora una volta i cronisti del giornale fiorentino non perdono l’occasione per sbraitare contro il “degrado”, stavolta con toni più apocalittici del solito.
Firenze viene tratteggiata a tinte fosche, come una città assediata da mostri, in pericolo, sotto il ricatto della criminalità.
Basta conoscere un minimo la nostra città e non passare le giornate chiusi in casa a leggere giornalacci per capire che si tratta di esagerazioni fuori controllo, ma ciò che è interessante di questo articolo non è tanto l’allarmismo (a cui ormai ci hanno abituati), quanto la parte “propositiva”, la possibile soluzione al (non)problema del “degrado”.
Ciò che la Nazione propone è una “bonifica”, una grande pulizia sociale. In sostanza si vorrebbero espellere dai confini cittadini quei soggetti che, “di per sè” costituiscono, agli occhi della Firenze benpensante, una fonte di “degrado”. Questi soggetti non sono altro che coloro che si sono ritrovati espulsi dal ciclo produttivo (o che non vi si sono mai integrati) e quindi privi di un lavoro “normale”, si trovano necessariamente a vivere di espedienti (il che non vuol dire necessariamente furti o spaccio, anche se naturalmente questo può succedere).
“Allora, si dirà, cosa si può fare? Come hanno fatto in tutti gli altri Paesi? Come ha fatto la compianta signora Thatcher con gli hoolingans: dare immediati, inequivocabili segnali politici. Bonificare le zone degradate, in fretta, poi imporre divieti e farli rispettare.”
Innanzitutto andate a chiedere a un minatore inglese quanto è compianta la cara signora Tatcher (in Inghilterra molti sono addirittura scesi in strada a festeggiare la sua morte…), poi sulla repressione della “Lady di Ferro” nei confronti degli hooligans è necessario spendere alcune parole.
Il famoso “modello inglese” a cui i giornalisti sportivi fanno sempre appello andrebbe conosciuto meglio. In Inghilterra non è sparita la violenza legata al calcio, si è semplicemente spostata dagli stadi al loro esterno (se non ci credete guardate questo).
Lo stadio (ovvero la parte visibile, che deve essere resa presentabile per la riuscita dello spettacolo televisivo) è stato “bonificato” alzando i prezzi dei biglietti alle stelle e imponendo un controllo maniacale sul comportamento degli spettatori.
La soluzione de La Nazione è quindi questa: dare un ulteriore giro di vite alla vivibilità degli spazi urbani, inasprire il controllo sociale ed espellere i “non graditi”. Insomma una vera e propria crociata perbenistica contro quella città “illeggitima” che turba i sonni dei “cittadini” normali (sui rapporti tra città “legittima” e “illegittima” abbiamo scritto qui, riguardo alla prostituzione).
I problemi della città non sono la crisi industriale, la disoccupazione giovanile alle stelle, l’inquinamento o la speculazione edilizia, ma i “poveri”, i “sudici”, quelli che rovinano l’immagine-cartolina da rivendere al mercato del turismo massificato.
Con questa crisi da cui ancora non si vede via d’uscita, saranno sempre di più le persone che scivoleranno in condizioni di disagio anche estremo e nascondere i drammi sociali sotto la retorica del “degrado” non basterà più.
I problemi stanno alla radice del nostro sistema economico e politico, bisogna iniziare a capirlo e ad agire di conseguenza.