Contro-recensione di una recensione

<<Salti quantici>>, Jeremy Bersntein, Adelphi, Milano, 2013, pp. 206. Nel libro, comunque da leggere, <<spicca la figura di John Bell, il fisico che dimostrò malgré soi, che Einstein aveva torto e che la quantistica è davvero ‘assurda’>> (dalla recensione di Bruno Arpaia).

Il povero Bruno, e come lui tanti scienziati portavoci dell’ ideologia dominante, non sanno spiegarsi il funzionamento del mondo subatomico, <<fatto allo stesso tempo di onde e particelle, e di osservatori che diventano parte del fenomeno osservato>>…e di tutti questi opposti che si compenetrano dialetticamente!

Sicuramente né i giornalisti “divulgatori” (o divulg-atroci) scientifici né gli scienziati o presunti tali hanno mai letto il capitolo dell’ Anti-Duhring di Engels dedicato proprio alla compenetrazione degli opposti, scritto in epoca non sospetta nel 1877.

<<Salti quantici>> getta nuove luce sull’ottusità dell’ideologia dominante, sulla paralisi di una scienza che, espressione ormai di una classe putrescente, è costretta a rinnegare se stessa e a non accettare e quindi non capire le proprie scoperte.

Da leggersi (la sera quando si è a letto), dopo aver dato un occhio a www.taoteching.it.

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