Università e meritocrazia

Se sei uno studente dell’università di Firenze ritenuto “migliore” di altri, in base a determinati e opinabili criteri di giudizio, può darsi che tu abbia ricevuto nella tua casella di posta universitaria la seguente mail, direttamente dal Magnifico Alberto:

L’Università di Firenze è tra i 12 atenei selezionati da ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) per la sperimentazione del test di verifica degli esiti degli apprendimenti effettivi dei laureandi 

L’obiettivo di questo test è di valutare le capacità degli studenti in materia di ragionamento analitico, soluzione di problemi e comunicazione scritta, indipendentemente dai loro percorsi universitari. Tali competenze sono ritenute non solo necessarie negli studi universitari, ma anche importanti per il successo nel lavoro e in altri aspetti della vita extrauniversitaria. Si tratta oramai di una modalità di rilevazione ampiamente diffusa tra i paesi OCSE e che costituisce una significativa opportunità per le Università nel percorso di miglioramento dell’offerta formativa, a vantaggio degli studenti, delle loro famiglie e del mondo del lavoro.

Il test è riservato agli studenti migliori, in termini di progressione di carriera, dei vari corsi di studio. Gli studenti partecipanti riceveranno dall’Ateneo un attestato di partecipazione. Potranno altresì richiedere all’ANVUR un documento in cui sarà riportato il risultato individuale del test anche con riferimento ai risultati riguardanti il proprio Corso di studio, la propria Università e ad altri dati nazionali e internazionali. Questi documenti potranno costituire un utile e prezioso complemento al curriculum dello studente, soprattutto per l’accesso al mondo del lavoro.

Sulla base della Sua carriera universitaria, Lei 
è tra gli studenti che sono stati selezionati dall’Università di Firenze per la partecipazione al test.

La invito, pertanto, ad iscriversi al test seguendo le istruzioni allegate.

La ringrazio per il contributo che certamente vorrà dare al buon esito di questa sperimentazione.

Cordiali saluti

Alberto Tesi
Rettore Università degli Studi di Firenze 

L’Università di Firenze destina il 5 per mille per progetti di formazione alla ricerca degli studenti più meritevoli

Aiutaci a far crescere  le competenze delle giovani generazioni

Salta subito all’occhio un evidente parallelismo con i famigerati test INVALSI delle scuole medie inferiori e superiori, il cui obbiettivo è categorizzare, valutare per poi premiare gli istituti che hanno ricevuto i punteggi più alti. Questa risulta la sintesi perfetta per costruire un’università di classe, dove i più “meritevoli” si conquistano il diritto di proseguire il loro corso di studi nelle condizioni più favorevoli possibili, mentre chi non emerge si troverà in difficoltà. L’Europa ci chiama, l’internazionalismo del capitale obbliga ad adeguarsi alla prassi delle grandi potenze mondiali, le quali sono abituate a selezionare il proprio “capitale umano” molto presto nel suo corso di formazione. Per rendere operativi questi meccanismi, in Italia sono stati istituiti l’ANVUR, che agisce nell’università, e il famoso INVALSI, per la scuola. L’istruzione e la ricerca sono premiate in base a criteri che guardano alla produttività (il futuro sfruttamento sul lavoro) dei soggetti valutati, quanto questi possano, una volta terminato il loro corso di studio, risultare funzionali alle aziende che richiederanno il loro contributo. Ciò sta diventando sempre più manifesto, e ancor più lo sarà in futuro, con i privati che entreranno nel consiglio di amministrazione delle scuole e università, e con un’istruzione sempre più superficiale e altresì funzionale al sistema capitalistico che riproduce sé stesso.

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