Careggi: Giovedì 6 presidio dei lavoratori al NIC

Continua la lotta dei lavoratori di Careggi contro la nuova organizzazione dell’orario di lavoro imposta da una gestione autoritaria e arrogante, con la complicità di Cgil, Cisl e Usb.

Giovedi 6 Giugno presidio sotto al N.I.C.

a partire dalle 11

Di seguito il testo del volantino: 

COSA VOGLIAMO?! RISPETTO!

Vogliamo quello che la Direzione aziendale dimostra di aver dimenticato attuando una gestione autoritaria e arrogante del rapporto di lavoro

Devono essere modificati gli accordi su orario e ferie e cessare l’imposizione dei rientri non dovuti, le condizioni di lavoro devono essere rispettose della dignità e della sicurezza di lavoratori e utenti, basta con intimidazioni e provvedimenti disciplinari vergognosi, con riorganizzazioni coatte e revoche/modifiche abusive come sul part-time

GIOVEDI 6 GIUNGO DALLE 11 ALLE 14—PRESIDIO SOTTO IL NIC

FAI LA COSA GIUSTA: PARTECIPA

Usi-Cobas-Fials-Uil

L’ACCORDO SUL NUOVO ORARIO DI LAVORO E’ STATO RATIFICATO DA CGIL CISL USB

Il giorno 29/05 in una surreale assemblea dei delegati RSU, indetta peraltro soltanto dal Coordinatore aziendale CGIL, è stato ratificato l’accordo sottoscritto da CGIL, CISL e USB.
A Seguito di quanto avvenuto ci preme spiegare l’anomalia sulla convocazione di questa assemblea RSU. Il regolamento impone e prevede che le convocazioni siano prima condivise dall’ufficio di coordinamento RSU dove, dopo un primo confronto, viene decisa data e ordine del giorno. Questa assemblea è stata convocata soltanto da un solo delegato mentre sempre per regolamento interno se non è convocata dall’ufficio di coordinamento sarebbe stata necessaria una raccolta firme tra delegati RSU. Inoltre non è stato tenuto conto che in quella data le sigle Cobas, Usi, Fials e Uil avevano fatto presente che non avrebbero potuto parteciparvi per impegni sindacali territoriali.
L’assemblea è stata convocata ugualmente con orario dalle ore 10 alle 13. Quello che ci sorprende, ma neanche più di tanto che abbiamo appreso dal verbale da noi richiesto, che l’assemblea ha avuto inizio alle ore 10,30 e che già alle ore 11,15 era terminata. Come mai tanta fretta ? perché non si è voluto spostare la data anche di un giorno per poter permettere a tutti i delegati di partecipare data l’importanza dell’ argomento, ratifica dell’accordo sul nuovo orario che era all’ordine del giorno? Tutto ciò dimostra che avevamo ragione a pensare male? Con molta probabilità la fretta di concludere un accordo prima che a Careggi arrivasse il nuovo direttore generale era molta. Sarà stata una richiesta della”vecchia” direzione? Teniamo a sottolineare alcuni aspetti importanti:
- la non curanza dei rapporti all’interno della RSU
- il non rispetto del regolamento interno RSU
- il completo distacco dalla realtà che vivono i lavoratori
-che l’assemblea indetta non aveva argomenti importanti da discutere ulteriormente alla ratifica dell’accordo.
Queste sigle che vantano tutt’oggi la maggioranza di rappresentatività non hanno avuto, anche in questa occasione, il buon senso di ricercare un confronto con i lavoratori indicendo un’assemblea generale per sapere come i lavoratori stanno affrontando questi primi mesi di attuazione del nuovo orario prima di siglarlo definitivamente. A CGIL, CISL, e USB è evidente che i confronti non piacciono e che non interessa sapere i risultati pratici del loro tanto amato e voluto tavolo tecnico con la direzione, come non interessa riallacciare alcun tipo di rapporto con le altre OO.SS che fanno parte della RSU. Forse sono talmente servili e forti del loro potere sindacale che vanno avanti con le loro posizioni infischiandosene di tutti i lavoratori i quali subiscono le loro scelte.
Noi continueremo nella strada intrapresa, fino ad ora, con la mobilitazione e la via legale. Continueremo a batterci con forza contro queste scelte scellerate e contro la violazione del diritto di richiesta del part time e il diritto di fruizione delle ferie, contro i metodi arroganti adottati dall’azienda nel rapportasi con i lavoratori e contro una sanità pubblica gestita da manager qualunquisti che fanno della salute una merce di scambio con il profitto.

Noi ci opporremo con ogni mezzo. Le nostre scelte le abbiamo già fatte !
Adesso tocca a voi lavoratori scegliere da quale parte stare !

USI / COBAS

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