Massa: un anno di Casa Rossa Occupata. Iniziative e incontri verso il 19 Ottobre

Segnaliamo, in occasione del primo compleanno della Casa Rossa Occupata di Massa.

1 ANNO DI CASA ROSSA
1 ANNO DI LOTTE!

#5Ottobre:
- Ore 19.30 Spettacolo teatrale a cura di M.Zaccaria
anteprima in versione lettura di:”Il rirtorno” ideato e scritto da Salvatore Arena, voce narrante Massimo Zaccaria
consulenza musicale Monica Andolina.
- Ore 20.00 APERICENA & Open Bar a prezzi popolari (Cena + bevuta 5 euro!)
- Ore 22.00 !1 Anno di Casa con torta e candeline!
- Ore 22.00 Concerto Live a breve maggiori info!
- Ore 24.00 DA GENOVA SPECIAL Dj Set con “3SH” Militant Trash

#7Ottobre:
-ore 21,30 iniziativa promossa in collaborazione col Comitato ricordare la Nakba: saranno presenti il compagno palestinese Kutaiba Younis per discutere anche delle iniziative in vista della manifestazione nazionale del 30 novembre a Torino e una parte della delegazione che a giugno ha visitato il campo profughi palestinese di Yarmouk in Siria

#8Ottobre:
- Ore 20.00 Cena Sociale (a breve il menù preciso)
- Ore 21.30 Incontro-assemblea con la Brigata Antisfratto e L’unione Inquilini di Viareggio
LA CASA E’ UN DIRITTO!VERSO LA GIORNATA NAZIONALE DEL 10 OTTOBRE PER IL DIRITTO ALLA CASA!

#9Ottobre:
- Ore 18.30 ASSEMBLEA pubblica in vista della data nazionale del 19 Ottobre.

#12Ottobre:
- Massa Antifascista scende in Piazza.

#19Ottobre:
TUTTI A ROMA Maggiori chiarimenti durante a giornata del 9!

UN ANNO DI CASA ROSSA OCCUPATA: NON CI FERMEREMO MAI

Fare il bilancio di un anno è un compito gravoso ma necessario per capire la bontà della scelta compiuta, la capacità di incidere e la voglia di fare ancora di più. A partire da noi per guardare oltre.
Innanzitutto i fatti. Siamo entrati in una struttura abbandonata, sporca, simbolo del degrado di uno Stato che dimentica i suoi beni, partendo dalla considerazione che questi beni sono anche nostri e di tutta la collettività. Gli abbiamo ridato la vita, pulendo, sistemando e aprendo lo spazio alle attività. Abbiamo rafforzato le nostre idee di collettivo, elaborando discussioni e condivisioni fra di noi, costruendo strategie, sperimentando percorsi di lotta. Abbiamo provato a proporci come soggettività credibile nella città e a presentarci come laboratorio politico e sociale. Sempre dalla parte dei deboli e degli sfruttati, contro fascisti e prevaricatori.
Abbiamo contestato i razzisti e i padroni, abbiamo provato a proporre la nostra idea di società su temi chiave come l’immigrazione, la sanità, le questioni di genere, abbiamo organizzato mobilitazioni sul Tav e il diritto alla casa. Abbiamo proposto una visione della cultura, dell’arte e del divertimento che fosse sottratta ai meccanismi della mercificazione. In tutto questo ci ha animato la fervente passione politica di chi crede che la società attuale sia semplicemente irriformabile e compito di ogni antagonista sia quello di lavorare affinchè venga abbattuta e sostituita da una società caratterizzata da giustizia sociale ed uguaglianza fra gli umani.
Abbiamo sicuramente commesso degli errori, ma ci abbiamo provato. Non per noi, ma per ciò che va oltre di noi.

Ma per festeggiare un anno nella maniera giusta occorre anche mettere in campo i propositi e gli obiettivi per la stagione che si apre.
Prima di tutto una considerazione: la crisi del modello sociale ed economico nel quale viviamo è talmente pervasiva che agisce su tutti i livelli e su tutti i piani, ma poi sfocia nelle aspirazioni e nelle speranze. Ci hanno tolto il diritto al futuro e alla vita, ma anche la capacità di sognare. E noi è proprio questo meccanismo della speranza e dell’aspirazione che vogliamo tornare a proporre. Con i nostri saperi, le nostre conoscenze, le nostre volontà.
Per la stagione che verrà sono diversi gli ambiti che vorremmo toccare con le nostre iniziative ed invadere con i nostri corpi: dal diritto alla casa, all’antifascismo, dal mondo del lavoro, alle questioni di genere, dalle migrazioni alla scuola. Il nostro obiettivo primario sarà quello di costruire delle relazioni fra questi ambiti, favorendo il metodo dell’autorganizzazione, prendendo coscienza dell’attuale crisi della rappresentanza. Gli ultimi anni stanno dimostrando che i parlamenti gestiscono i privilegi ed indirizzare lì le potenzialità riottose della popolazione significa silenziarle. Noi non ci stiamo e pretendiamo di assumere su noi stessi le sorti della nostra vita.

Perchè quella che abbiamo iniziato è un’impresa a lungo termine che sappia incidere e che sappia rivoluzionare. E le Rivoluzioni non si perdono, si vincono sempre.

I compagni e le compagne della Casa Rossa Occupata

Leggi anche:

Sui fatti di Marina di Massa: il comunicato della Casa Rossa Occupata

Anniversario strage di Viareggio: responsabile il profitto, mandante il Capitalismo

Massa: contestata la Gelmini, scontri con la polizia

Facebook

YouTube