#15N, mobilitazione studentesca nazionale: corteo da pzza Ss Annunziata

Il 17 Novembre 1973 l’esercito greco sgombera violentemente il politecnico di Atene, occupato dagli studenti da tre giorni contro la dittatura militare che strangolava la Grecia.Questa data è oggi la giornata internazionale dello studente.
Quarant’anni dopo non scordiamo e continuiamo a lottare
.
Non scordiamo perchè ancora oggi noi studenti non siamo protagonisti della nostra formazione ma vittime di un sistema educativo che ci vede solo come futuri lavoratori.

Un attacco violento perpetuato dalla scuola nei confronti di studenti grazie a diversi strumenti (ne citiamo solo alcuni): gli Invalsi, nati per rinchiudere in un codice a barre possibilità e curiosità della nostra mente; i tirocini, formula moderna che fa passare il lavoro non retribuito per semplici attività a carattere “conoscitivo e di affiancamento”; registri elettronici, telecamere e divieto di fumo, utilizzati per punire tutte quelle azioni che vengono naturali a qualsiasi essere umano se rinchiuso 4/6 ore al giorno seduti ad un banco.

Non scordiamo perchè come negli anni ’70 la crisi imperversa e continua ad alimentare la miseria di milioni di persone che oggi si trovano in difficoltà, disoccupate o precarie, senza la possibilità di garantirsi una casa, impossibilitate ad usufruire dei servizi sociali perchè accorpati o privatizzati, e non coscienti del massacro che il Governo Letta sta preparando a suon di miliardi di tagli alla sanità e nuove tasse sulla casa, insieme a nuovi finanziamenti alle infrastrutture ferroviarie e autostradali, pronti a devastare territori e saccheggiare le tasche dei lavoratori. Non scordiamo perchè quel verde militare che sgomberò il politecnico è lo stesso di cui sono vestiti i quattrocento soldati recentemente spostati dall’Afghanistan alla Val di Susa per sconfiggere quella che riconoscono essere una resistenza popolare.

Mentre non ci sono soldi per mettere in sicurezza le scuole, mentre i prezzi dei libri di scuola aumentano, mentre il personale docente e scolastico diminuisce … i soldi per la guerra sono sempre pronti perchè ogni conflitto è un investimento economico per mantenere grassoccio chi in questo sistema è seduto a banchetto. La forza viene usate per guerre imperialiste o, come nella Valle, in perfetto stile Atene ’73, per reprimere le lotte di chi continua a tenere la testa alta, a rifiutarsi, ad essere ostile.
E noi continuiamo ad essere ostili, riappropriandoci dei nostri bisogni per trasformare questa crisi nella concreta possibilità di un definitivo rovesciamento della società!

Rete dei Collettivi

Sim Firenze

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