Livorno – Scoppia la protesta degli autisti: sciopero, corteo e marcia verso il Comune

ctt protesta lamperogenoE’ esplosa la rabbia dei dipendenti CTT (Ex ATL) probabilmente la protesta, così come a Pisa e Firenze, proseguirà anche nelle prossime giornate. Scriviamo probabilmente mentre mentre scriviamo è in corso un vertice nella Prefettura Pisa fra azienda, sindaci di Pisa e Livorno, prefetti e organizzazioni sindacali.

La situazione si è scaldata subito questa mattina quando sull’onda di Firenze e Pisa anche a Livorno non sono usciti gli autobus dal deposito di via Meyer. Uno sciopero non previsto, etichettato come “selvaggio”, che poi dalle 17 alle 21 ha agganciato lo sciopero indetto in varie parti del paese da USB e Cobas. Dal deposito è uscito solo qualche pullmino per i disabili fino a quando, nel tardo pomeriggio i lavoratori hanno deciso di andare in marcia verso il Comune per incontrare il sindaco alle 18.00. E qui si è creata un’altra spaccatura che si era consumata già dalla mattina: gli autisti, infatti, avevano dichiarato di non sentirsi rappresentati dai sindacati e volevano una loro rappresentanza autonoma. Allora hanno provato a entrare in massa in Comune dalle scalinate centrali fino a quando poi si sono accordati per far entrare due rappresentanti della protesta di piazza. Fuori dal Comune sono rimasti almeno 200 lavoratori e lavoratrici che hanno accompagnato le trattative col blocco della strada, cori contro il sindaco Cosimi e il lancio di decine di petardi e lamperogeni. Sulle scalinate invece uno striscione con scritto “Fuori i privati da CTT”.

Alle 19.15 i rappresentanti sindacali sono usciti e hanno annunciato che la trattativa sarebbe continuata a Pisa e tutti si sono dati appuntamento alle 21.30 al deposito dove avrebbero atteso fino a notte l’esito delle trattative per poi mettere al voto la decisione su cosa fare l’indomani.

Il sindaco, secondo la testimonianza di un lavoratore, avrebbe dichiarato che da domani, in caso di sciopero, sarebbero partite denunce e multe.

Al centro della disputa i tagli al salario nell’ordine delle 200/300 euro e una politica del trasporto pubblico sempre più soggetta a tagli dei finanziamenti e sottoposta alla strategie dei privati che sono entrati in CTT. Ricordiamo che nel CTT il 60% è rimasto pubblico (Atl Livorno, Cpt Pisa e Clap Lucca che insieme ai privati di Cap e Lazzi formano il nuovo consorzio) mentre a Firenze il trasporto pubblico è totalmente privatizzato.

Con colpevole ritardo la città e i lavoratori stessi si sono accorti che i vari processi di accorpamento e privatizzazione avrebbero portato con sè tagli ai salari ed esuberi, che naturalmente sindacati e sindaci hanno sempre negato, anzi, lo avevano escluso.

Ora siamo arrivati al punto di non ritorno con i lavoratori che si sono visti togliere in una volta sola il premio di presenza, il premio di 25 anni di servizio e si sono visti dimezzare buoni pasto e percentuale sulla vendita dei biglietti a bordo. Oltre al fatto che molte attività sono esternalizzate e ciò causerà nel prossimo futuro problemi di esuberi.

Da redazione  Senzasoste 6 dicembre 2013

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