La guerra del Comune di Firenze contro le occupazioni: una risposta da viale Gori

Riceviamo dagli occupanti di viale Gori, Novoli, il volantino distribuito nel quartiere dopo la nuova occupazione:

OCCUPAZIONE DELL’HOTEL CONCORDE, UN SALUTO AL QUARTIERE E ALCUNI CHIARIMENTI.

Siamo studenti, lavoratori precari, sfrattati, immigrati, disoccupati. Abbiamo occupato l’albergo Concorde in viale Gori 10, chiuso dal 2011 per non dover sottostare al ricatto dell’affitto, e ringraziamo chi nel quartiere in questi giorni ci ha gia’ espresso la sua solidarieta’. A Firenze ci sono decine e decine di stabili sfitti, mentre gli sfratti per morosita’ sono saliti ad una media di 100 al mese. Il comune non ha la determinazione nè’ la volonta’ di risolvere l’emergenza abitativa, affrontabile solo con requisizioni, ristrutturazioni e assegnazione di nuove case popolari.

Abbiamo attraversato due settimane di intensa mobilitazione, occupando per la prima volta in Via de Servi, ricevendo uno sgombero immediato e violento, conclusosi con una donna contusa e ricoverata in ospedale. Tre giorni dopo abbiamo occupato in via del Romito uno stabile sfitto da 17 anni, attualmente sotto sequestro perchè’ appartenente ad uno speculatore condannato per truffa. Nonostante questo, il comune ha scelto di sgomberarci nuovamente, mobilitando per due intere giornate svariati reparti di polizia, carabinieri e vigili del fuoco, schierandosi a fianco dei palazzinari contro i richiedenti casa, come sempre, debole con i forti e forte con i deboli. L’attacco contro il Movimento di Lotta per la Casa non si conclude qua, prosegue attraverso il mezzo stampa.

Sono di oggi 5 Febbraio gli articoli che riguardano le occupazioni abitative, da una parte si annuncia lo sgombero della Querce, stabile in cui vivono decine di famiglie, dall’altra si pubblicano le parole dell’avvocato della Concorde SRL che richiede l’intervento immediato del comune e delle forze dell’ordine per porre fine all’occupazione. Lo stesso avvocato, afferma che nell’Hotel vi lavorano ancora dodici dipendenti, accusando il Movimento di Lotta per la Casa di essere contro i lavoratori. Ovviamente nessuno lavora in un Hotel dismesso da anni e peraltro in vendita, e nel quartiere tutti lo sanno. Se c’e’ qualcuno che è nemico dei lavoratori e’ chi chiude le aziende, specula, sfrutta, propone dimezzamenti dei salari, come nelle vicende Electrolux, Ataf e Richard Ginori o propone disegni di legge che precarizzano ancora di piu’ la vita di tutti noi come il Job Act di Renzi. La disoccupazione e’ uno strumento utilizzato dalle imprese per indebolire tutti i lavoratori, per sfruttarli meglio e a meno salario in nome della crisi, non qualcosa di “naturale”, e ci sembra paradossale che siano imprenditori e speculatori responsabili di intere dismissioni produttive, ad accusare chi si riappropria del diritto all’abitare.

Non ci interessa portare problemi a chi gia’ vive nel quartiere, lottiamo per la dignita’ dei proletari e per un cambiamento radicale della societa’. Chiunque e’ invitato a partecipare al nostro progetto politico e sociale, volto non solo alla risoluzione del problema della casa, ma anche a proporre un diverso modello d’abitare, fatto di solidarieta’ e mutuo soccorso, anche attraverso l’apertura degli spazi sociali dell’hotel per tutto il quartiere.

STOP SFRATTI, STOP SGOMBERI!

REQUISIZIONE DEGLI STABILI SFITTI SUBITO!

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