Brugole e Merletti Festival: venerdì e sabato al Csa nEXt Emerson

Brugole e Merletti 2014http://www.inventati.org/cortocircuito/wp-content/uploads/2014/04/brugole2014FLYER-FRONTE1.jpg
Ven 11 e Sab 12 Aprile al Csa nEXt Emerson

Programma completo, descrizioni dei seminari e altre info su:
http://doityourtrash.noblogs.org

Negli ultimi cinquant’anni si e’ fatta strada nelle nostre vite un’insistente idea di progresso. Il benessere individuale si misurava in soldi, macchine e elettrodomestici, la crescente padronanza nell’uso delle tecnologie informatiche ci avrebbe affrancato dalla schiavitù del lavoro. L’informatica e la microelettronica sono state elette a scienze del futuro, i tecnici sacerdoti di una casta oscura. Eppure smontare un computer non è molto diverso da smontare un motore. La tecnologia del progresso era una tecnologia inaccessibile e lontana, determinata dall’alto e guidata da scelte di mercato. Saper lavorare la terra, conoscere i ritmi delle stagioni, essere in grado di intrecciare cesti, riparare macchine diventava il simbolo di un “vecchio mondo”. Il mondo nuovo, quello veloce e elettronico, ci avrebbe liberato: ci avrebbe dato cibo in abbondanza senza farci faticare, ci avrebbe riempito di cianfrusaglie bellissime, di plastica usa e getta, di una frivola e rilassata agiatezza.

Arrivati ad oggi pero’ è sempre piu’ difficile riuscire seriamente a sostenere l’ideologia di un progresso le cui macerie e devastazioni crescono di giorno in giorno. Abitiamo un mondo soffocato dal cemento, dalla plastica e dai rifiuti, la tecnologia, lungi dall’affrancarci, ci ha invece reso ancora piu’ dipendenti e ansiosi.
Traditi da un’idea falsa e inconsistente, ci siamo ritrovati un bel giorno spiazzati, con delle mani sempre piu’ inutili e incapaci di sopravvivere senza un supermercato aperto.
Triste è il futuro, se non impariamo da capo le conoscenze che abbiamo perso, vuote le critiche, se non alleniamo il cervello a una pragmaticità della sopravvivenza.

Dobbiamo riproporci di diventare abili in mille tecniche, utilizzare la curiosita’, ibridare le specializzazioni, recuperare le vecchie capacita’ perdute e unirle alle possibilita’ date dai nuovi strumenti. Una stampante 3D ci aiuterà a riparare un tornio, un software open source ci permettera’ di entrare nella centralina della nostra automobile..
Non e’ importante la tecnica, e’ importante l’approccio. Sporcarsi le mani imparando collettivamente e’ l’essenza dell’autogestione.

Ven 11 e sab 12: Macero No

http://www.inventati.org/cortocircuito/wp-content/uploads/2014/04/nomacero-724x1024.jpgVenerdì 11 e sabato 12 dalle 17 alle 24 il Csa Next-Emerson ospiterà
la campagna “Macero NO”

“Macero NO” è una iniziativa promossa inizialmente da quattro case editrici indipendenti (DeriveApprodi, :duepunti, Alegre, Eleuthera) agli spazi autogestiti e alle realtà di base affinchè diventino un “presidio” del sapere dal basso basato sulla l’uso e la diffusione dei libri.

La proposta parte dalla considerazione che la produzione e la distribuzione libro come strumento di diffusione del sapere individuale e sociale sono sconvolti da una incessante concentrazione dei poteri che ne governano i meccanismi di funzionamento. Le librerie indipendenti, fino a un decennio fa luoghi privilegiati della cura e della diffusione della bibliodiversità, stanno subendo una sistematica distruzione o l’assorbimento in quelle di catena di proprietà dei grandi gruppi editoriali. Gli editori indipendenti vedono quotidianamente ridursi gli sbocchi distributivi della loro produzione che si accumula in giacenze il cui costo gestionale diventa insostenibile. Da qui la scelta obbligata di macerare centinaia di migliaia di libri spesso di notevole qualità e pregio.

A questa devastazione occorre reagire con determinazione. Per lunghi decenni i luoghi dell’autogestione e dell’autoproduzione pur scontando molti limiti hanno comunque garantito, logisticamente e politicamente, le espressioni di una resistenza culturale. Questi limiti andrebbero ora interrogati, affrontati. La costruzione di spazi librari al loro interno, strutturati con criteri di serietà e funzionalità, possono essere parte di questo ulteriore passaggio in avanti nell’organizzazione della resistenza.

Il primo passo di un tale progetto è appunto la campagna “Macero No” che offre la possibilità di acquistare a prezzi scontatissimi (3 euro, di cui 2 destinati all’editore e 1 agli spazi ospitanti) i libri degli editori proponenti (ai quattro iniziali se ne sono aggiunti altri) destinati al macero.

Quindi venerdì 11 e sabato 12 al Csa Next-Emerson centinaia di libri a 3 €
- per un sapere dal basso basato sull’uso e la diffusione dei libri.
- per la cura e la diffusione della bibliodiversità
- contro la concentrazione libraria nelle grandi catene editoriali
- contro la scelta obbligata di macerare migliaia di libri

L’iniziativa si svolge insieme a “Brugole e merletti”, due giorni su artigianato, autocostruzione, riparazione e arte pratica dello sporcarsi le mani.
Per ulteriori informazioni su: http://doityourtrash.noblogs.org/

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