Livorno. A rischio il Call center People Care, agitazione anche in Provincia e Ctt Nord

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LUNEDì DALLE ORE 10 ANDIAMO TUTT* A PORTARE LA NOSTRA SOLIDARIETA’ AL PRESIDIO IN PIAZZA GRANDE CONTRO IL LICENZIAMENTO DI 450 LAVORATRICI E LAVORATORI DEL CALL CENTER DI GUASTICCE!

Al call center di Guasticce da 10 anni si lavorano le commesse Seat 12.40 e 89.24.24.
Centinaia di lavoratori con alti livelli di istruzione e professionalità hanno permesso che la società (prima Telegate di Seat e poi People Care di Contacta) facessero bilanci positivi.

People Care ha incassato da Seat 60 milioni di euro in 5 anni mentre Seat ha incassato i lauti proventi dei servizi.

Oggi People Care dichiara di voler chiudere la struttura di Guasticce e vuole licenziare 450 persone mentre Seat si rifiuta di concedere udienza e di trattare rispetto alla concessione delle sue commesse!

NON PUÒ ESSERE UNA TRATTATIVA COMMERCIALE A DECIDERE IL FUTURO DI CENTINAIA DI FAMIGLIE!

LUNEDÌ SCIOPERO E PRESIDIO IN PIAZZA GRANDE DALLE ORE 10,00

I LAVORATORI PEOPLE CARE MERITANO UN FUTURO!

SE COLPISCONO UN* COLPISCONO TUTT*!

Le RSU di People Care

Il Coordinamento lavoratori e lavoratrici livornesi in lotta

Giornate dense di apprensione e rabbia per centinaia di lavoratori e lavoratrici Livornesi impegnati in alcune delicate vertenze. La Compagnia Toscana Trasporti aveva recentemente comunicato che non avrebbe garantito le tredicesime e gli stipendi di gennaio ai dipendenti scatenando la pronta reazione di lavoratori e sindacati.

Per il momento questa ipotesi sembra scongiurata ma proprio oggi pomeriggio si è svolto un movimentato incontro tra i rappresentanti sindacali – confederali e UGL, Faisal e Usb, e il sindaco di Livorno Nogarin con la presenza anche del nuovo vice presidente della CTT nominato recentemente dalla stessa amministrazione e l’assessore al bilancio Lemmetti. Superata per il momento la questione delle tredicesime l’incontro è servito più che altro per chiarire la posizione del Sindaco riguardo alla situazione dell’azienda. Nogarin ha duramente attaccato i vertici della compagnia – di cui erano già state chieste più volte le dimissioni- strutturando una critica a 360° su diversi punti:

La gestione degli appalti interni riguardanti la manutenzione dei mezzi.

Le sostanziali modifche al regolamento della CTT effettuate recentemente che accentrano ancora di più i poteri  nelle mani del presidente – anche in tema di assunzioni e licenziamenti- e della componente privata.

La volontà dell’azienda di scaricare le responsabilità del dissesto finanziario solo sul comune di Livorno , omettendo – anche su documenti formali- i debiti con la regione.

I’atteggiamento di esclusione e “mobbing” nei confronti del nuovo vice presidente nominato dall’amministrazione Livornese che a distanza di oltre un mese dalla nomina non era stato ancora messo in condizione di lavorare all’interno dell’azienda.

La questione del ritorno al totale controllo pubblico dell’azienda di trasporto , già oggetto di una grande battaglia da parte dei lavoratori nei mesi scorsi, sarà al centro del dibattito nei prossimi mesi. E’ evidente come i soci privati abbiano il solo interesse di speculare attraverso il denaro pubblico scaricando invece le responsabilità dei disservizi e dei buchi di bilancio sulla componente pubblica.

La situazione più grave sembra invece quella relativa al Call Center People Care di Guasticce a rischio chiusura quando a maggio scadrà il loro appalto. Si sta parlando di circa 450 dipendenti tra tempo indeterminato e a progetto. Lunedì i lavoratori e le lavoratrici saranno in sciopero e hanno organizzato un presidio in mattinata in piazza grande. Invitiamo tutti e tutte a sostenere la loro battaglia.

Stato di agitazione anche per i lavoratori della Provincia contro il governo intenzionato a tagliare di circa il 50% l’organico attraverso la nuova legge di stabilità .

A Pisa circa 300 dipendenti hanno occupato il palazzo di piazza Vittorio Emanuele e anche a Livorno sembra che i lavoratori e le lavoratrici siano ancora in riunione all’interno della sede istituzionale oltre l’orario di chiusura anche se la loro protesta sembra essersi subito affievolità rispetto ad altre città. Nessuna conferenza stampa nè uno striscione visibile nè un comunicato.

Probabilmente i vertici dei sindacati confederali – che hanno invece fatto subito sistemare le loro bandiere di fronte al palazzo Provinciale, quando devono combattere contro l’amministrazione come nel caso Cooplat , diventano immediatamente combattivi e determinati spingendo -giustamente- i lavoratori ad essere più visibili e presenti di fronte alla città  , ma quando si tratta di tagli voluti dal PD e dal governo, diventano  titubanti e poco propensi a forme di lotta più incisive. Vi terremo comunque aggiornati. Per il momento sappiamo solo che le luci all’interno del palazzo provinciale sono accese ma nessuno sa cosa stia succedendo all’interno.

Redazione Livorno Indipendente

da http://www.livornoindipendente.it/

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