Si inventava crimini degli immigrati per aumentare i click sul proprio sito: denunciato

senzacensura divulgatore

I click sui siti sono soldi guadagnati in pubblicità. Notizie vere, presunte, inutili o decontestualizzate tutto fa brodo nel grande calderone dell’advertising.

Ieri il gestore di senzacensura.eu (tale Gianluca Lipani di Caltanissetta nome d’arte “Il divulgatore”) è stato denunciato dalla polizia postale.

Per acchiappare click il sito pubblicava “i crimini degli immigrati”, poco importa che fossero inventati. Ed ecco allora migliaia di condivisioni per bufale come TUNISINI: STUPRANO LA MOGLIE E POI UCCIDONO IL MARITO A SPRANGATE, IMMIGRATI: EPIDEMIA IN VARI CENTRI PER PROFUGHI o IMMIGRATI: “DATECI 1500 EURO O SUCCEDE BORDELLO”. Sotto i post una profusione di commenti razzisti del tipo “andiamoli a prendere” e variazioni sul tema.

senzacensura schermataInsomma con una retorica complottarda in cui si pretende di svelare chissà quale mistero (come se l’immigrazione non fosse presentata come un problema 24 ore al giorno su tutti i media nazionali…), Lipani vendeva paura un tanto al chilo, raccontando favole per l’italico boccalone, sempre pronto a prendersela con chi sta più in basso di lui e mai contro chi sta in alto.

Al di là di questo caso totalmente surreale, la manipolazione di fatti di cronaca si autoalimenta in un circolo vizioso di bufale, notizie choc e titoloni che si perdono in un grande vortice di razzismo e rancore da social network. A nessuno verrebbe in mente di fare un sito del tipo tutticriminideglitaliani o tutticriminideibiondi. Anche quando le notizie sono vere è evidente che giustapponendo fatti di cronaca in sequenza s’ingigantiscono i fenomeni, si suggeriscono esplicazioni senza capo né coda e si alimentano discriminazioni.

È poco interessante ripetere le arci-note evidenze statistiche – basta guardare i dati per sapere che gli “immigrati” delinquono ben meno degli italiani – che non rimettono in questione un concetto così problematico come quello di “legalità”. Quello che ci preme è di sottolineare due cose. La prima è che “il business degli immigrati” è anche questo e, Mafia capitale docet, i grandi uomini di questi affari sono spesso proprio i fascisti. Chi partecipa al grande banchetto è gente come Matteo Salvini, il palazzinaro della xenofobia, che grazie alle speculazioni sui fatti di cronaca si paga un lauto stipendio e si costruisce la sua carriera di politicante.

La seconda è che, oltre ad alimentare il razzismo, bisogna vedere queste non-notizie per quello che sono: delle armi di distrazione di massa che fanno guardare con sospetto il proprio vicino di casa mentre padroni, politici e banchieri continuano indisturbati a fare i propri comodi.

31 agosto 2015

tratto da http://www.infoaut.org

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