Massa – Venerdì presidio per la sanità pubblica e contestazione a Enrico Rossi

 Comitato Salute Pubblica, Collettivo SOS e Carrara Assemblea Permanente invitano tutti quelli che hanno a cuore la difesa della Sanità pubblica a partecipare al Presidio che si terrà il 15 gennaio 2016 dalle ore 11.00 davanti al Nuovo Ospedale delle Apuane.

IL 15 GENNAIO ANCORA UNA VOLTA GLI AFFOSSATORI DELLA SANITA’ PUBBLICA SARANNO AL NUOVO OSPEDALE DELLE APUANE PER FESTEGGIARE.
SALUT (e) I…. amoli!!!!!!!

Il 20 dicembre è diventata legge la nuova riforma della Sanità
toscana, attraverso la quale le 12 Aziende Sanitarie Locali sono diventate tre, un provvedimento che tra l’altro rende più
difficile lo svolgimento del referendum abrogativo della
precedente legge di riordino sanitario (riproposta tal quale nelle linee generali) per il quale erano state raccolte 55 mila firme. Ora hanno un motivo in più per festeggiare!!!
Con l’approvazione di questa legge il cerchio si chiude.

In soldoni…ora abbiamo:
• 4 Nuovi Ospedali, tra i quali quello di Massa, che, grazie al project financing con cui sono stati costruiti, garantiranno per 20 anni lauti profitti alle grandi imprese, attraverso il pagamento del canone di locazione delle strutture e
la privatizzazione di servizi come pulizie, sterilizzazione, mensa, logistica fino al parcheggio. Le spese saranno quasi tutte a carico delle ASL, che per tutta la durata della concessione dovranno pagare per la fornitura di tali servizi, senza però avere nessun controllo o diritto di reclamo sulla
qualità offerta. Ma non basta! Se i cittadini decideranno di non utilizzare il parcheggio a pagamento del NOA, il mancato introito rispetto a quello previsto sarà versato ai costrutto riconcessionari dell’Ospedale dall’ASL e quindi dai contribuenti. Inoltre, tutte le modifiche strutturali e non, che dovessero essere apportate al nuovo Ospedale durante il periodo della concessione per renderlo adeguato alla sua funzione (e si prevede che siano parecchie) saranno pagate non dal concessionari, ma con denaro pubblico;

• Un modello organizzativo basato sull’intensità di cure, ovvero taglio di posti letto, dimissioni precoci ed un modello di assistenza dove gli operatori sanitari non devono guardare alla cura e all’assistenza del malato, ma unicamente alla riduzione spesa sanitaria;

• Nessun controllo da parte dell’ASL, oltre che sulla qualità dei servizi dati in appalto, sulla sicurezza e sulla tutela dei diritti di lavoratori e lavoratrici dei servizi esternalizzati;

• Accentramento del potere politico ed economico, meno soldi per la Sanità pubblica ma più soldi per manager, dirigenti, amministratori e… politici. Qualcuno ci ha sibilato all’orecchio che questi non sono c… nostri… noi pensiamo invece che
siano solo c… nostri! E’ nostro il diritto difendere la nostra salute, garantire alle generazioni future la possibilità di accedere alle cure, controllare come e dove vanno i nostri soldi, denunciare e vigilare su ogni operazione tesa a smantellare completamente il servizio sanitario pubblico.

PERCHE’ LA SALUTE NON E’ UNA MERCE, NON SI VENEDE E NON SI MONETIZZA!

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