Piaggio di Pontedera – Se non sei “produttivo” stai a casa (e a salario ridotto)

Nell’incontro che si è avuto martedì, il responsabile del personale 2 R, senza giri di parole e senza imbarazzo, con toni al limite del provocatorio, ha detto che la Piaggio, ha deciso di mantenere in solidarietà diversi lavoratori, nonostante sulla loro linea e sulla loro postazione si lavori regolarmente da lunedì 18, perché meno produttivi di altri.
Per l’azienda chi ha problemi di salute, risultando meno produttivo, deve pagare le dovute conseguenze: in questo caso stare a casa più di altri a salario ridotto.
Un atteggiamento di sfruttamento senza riguardi che è in linea con quanto sta accadendo in altri reparti appena rientrati, come agli sterzi, 3 R e LINEA 6 , dove i lavoratori si sono visti chiedere più pezzi senza che sia cambiato nulla.
Ma soprattutto in linea con le molte malattie professionali dovute essenzialmente al voler imporre negli anni tempi di lavoro sempre più veloci ed usuranti: strizzare le persone fino a farle ammalare per poi considerarle e farle sentire un peso.
Un atteggiamento quello aziendale che non sarebbe possibile senza la compiacenza di sindacati e delegati, che, ad esempio, come fanno ormai da anni, sottoscrivono anticipatamente, firmando la solidarietà, l’arbitrio dell’azienda sull’orario e i ritmi di lavoro, e la sua arroganza e discriminazione nei confronti dei lavoratori.
Quando l’azienda firma un accordo sa bene quel che vuole, ed infatti, mentre ancora utilizza la solidarietà per tenere a casa dei lavoratori, aumenta il lavoro agli altri che sono rientrati.
Lavoratori, se vogliamo spezzare questo cerchio e riportare il lavoro a condizioni più salubri e umani, dobbiamo capire che non abbiamo altra strada che porci come principale obiettivo quello di riprendere la lotta sui tempi e su tutti gli aspetti delle condizioni di lavoro, respingendo al mittente quegli accordi proposti dall’azienda, che vanno esattamente e scientificamente contro gli interessi degli operai.
La vicenda del ritiro dei licenziamenti al centro ricambi Piaggio deve darci coraggio e farci capire che l’unità dei lavoratori è una forza che può piegare i padroni
Delegati FIOM: Cappellini Massimo, Malventi Massimiliano, Tecce Adriana, Guezze Giorgio
LAVORATORI,
la Piaggio, grazie alla mancanza di un deciso contrasto della gran parte della RSU alla sua azione e a contratti di solidarietà che, da anni, le danno mano libera sulla gestione dell’orario di lavoro continua imperterrita a portare avanti le proprie strategie:
- massimo sfruttamento della flessibilità oraria fino all’aperta discriminazione dei lavoratori con maggiori problemi di salute, che vengono tenuti a casa per un tempo maggiore perché poco produttivi;
- aumento continuo e puntuale dei carichi di lavoro: al rientro dalla solidarietà, la produzione è stata aumentata di 23 pezzi (circa 20 min.) al reparto sterzi , alla 3R di 1 veicolo ( circa 21 min.), mentre sulla linea 6 è aumentata la saturazione togliendo in media 1,5 stazionamenti ( circa 8 min.),e sappiamo di pressioni da parte dei capi in vari reparti per aumentare la produzione.
La maggior parte dei nostri compagni di lavoro, ancora tenuti a casa in solidarietà , ha problemi di salute dovuti proprio a tempi di lavoro sempre più intensi e pressanti che la Piaggio ha applicato in questi anni: sono persone che l’azienda ha strizzato al massimo e che adesso considera “improduttive”e da parcheggiare a casa a salario ridotto.
Una vergogna, un atto arrogante di offesa alla dignità dei lavoratori e un attacco ad un salario già misero.
Nei giorni scorsi, al sentore di un possibile sciopero, la Piaggio ha chiamato i propri delegati di “fiducia” per provare a confondere un pò le acque, promettendo che da lunedì prossimo attuerà una rotazione, senza pero’ specificare modalità e criteri.
Un incontro avvenuto di fatto in “privato”, visto che dei suoi contenuti nè noi sottoscritti delegati, nè i lavoratori sono stati informati.E sicuramente verrà attuata l’usuale rotazione fasulla pescando sempre dai soliti lavoratori.
Per noi è prioritario:
- denunciare e contrastare il peggioramento dei tempi di lavoro reparto per reparto;
- ribadire la contrarietà ad un contratto di solidarietà, che l’esperienza di questi anni ha mostrato essere tutto a vantaggio della Piaggio;
- che si effettui una rotazione vera tra tutti e non solamente tra quei lavoratori che l’azienda ha deciso di discriminare.

Delegati FIOM: Cappellini Massimo, Malventi Massimiliano, Tecce Adriana, Guezze Giorgio
info su http://manifestino.blogspot.it/
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