Usa – #VerizonStrike: i lavoratori scioperano non solo per se stessi

Venerdì 5 maggio i lavoratori di Verizon Communications, il maggiore fornitore di servizi a banda larga negli Stati Uniti, hanno lanciato una “giornata d’azione” per protestare contro i piani di esternalizzazione, i licenziamenti e i tagli all’assistenza sanitaria previsti dall’azienda. In occasione dell’assemblea degli azionisti a Albuquerque, circa 300 manifestanti hanno assediato l’hotel dove si svolgeva l’incontro; in 15 tra lavoratori e solidali sono stati arrestati, compresi alcuni membri del sindacato.

Lo sciopero dei dipendenti Verizon è iniziato lo scorso 13 aprile e vede coinvolti circa 40 mila lavoratori, la maggior parte dei quali aderenti ai sindacati di settore Communications of America (CWA) e International Brotherhood of Electrical Workers (IBEW).

Picchetti e blocchi sono stati organizzati davanti ai punti vendita della società a Washington, New York e in decine di altre città. Con più di 400 azioni programmate in tutto il paese, dal Massachusetts alla Virginia, a Chicago e San Francisco, lo sciopero è stato definito dai media “uno dei più grandi scioperi dei lavoratori nella recente storia americana”.

Significativa la presenza di moltissimi solidali alle iniziative di protesta, la rete di solidarietà che si è sviluppata ha coinvolto gli attivisti di 99Pickets, #Fightfor15 e Occupy Wall Street.

Il blocco del servizio, in atto da più di due settimane, sta causando gravi perdite all’azienda e forti disagi al sistema di telecomunicazione, soprattutto nel nord-est degli Stati Uniti.

Il 30 aprile scorso le prestazioni di assistenza sanitaria per i lavoratori in sciopero e le loro famiglie non sono state rinnovate, circa 110.000 persone sono rimaste senza copertura medica.

Gli scioperanti affermano che il colosso delle telecomunicazioni arriva a 1,8 miliardi di profitto al mese (39 quelli guadagnati negli ultimi tre anni), confermandosi la seconda società più redditizia del settore sul pianeta. Nonostante ciò, sono in previsione tagli ai salari e all’assistenza medica, mentre i lavoratori denunciano un netto peggioramento delle condizioni di lavoro. Negli ultimi 10 anni Verizon ha ridotto drasticamente la forza lavoro, passando da 85 mila a circa 45 mila dipendenti e aumentando i carichi di lavoro.

“I lavoratori scioperano non solo per se stessi, ma per tutti coloro che si trovano nelle stesse condizioni”, gridava un gruppo di lavoratori fuori da un negozio Verizon a Staten Island.

#StandUp2Vz
#VerizonStrike

 tratto da http://www.chicago86.org/index.php

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