Lavoro: migliaia di metalmeccanici in piazza per il rinnovo del contratto

Quattro ore di sciopero nazionale con cortei e presidi territoriali per i lavoratori metalmeccanici in lotta per il contratto. A promuoverlo Fiom, Fim e Uilm, che tornano a mobilitarsi insieme dopo 8 anni e scendono in piazza nelle principali città italiane. La protesta nasce dopo l’ostinazione mostrata da Federmeccanica che intende imporre un contratto sempre meno collettivo e legato invece alla produttività e alla contrattazione a livello aziendale. Di fronte all’opposizione dei sindacati confederali la trattativa è saltata e questa protesta, per stessa ammissione dei sindacati, serve a convincere gli industriali a riavviarla ad altre condizioni.

Gli attivi e le assemblee che si sono tenuti prima dello sciopero hanno coinvolto migliaia di lavoratori. Pur essendo partiti da due piattaforme diverse (una della Fiom, l’altra di Fim e Uilm) le organizzazioni dei metalmeccanici hanno trovato la sintesi: sono concordi nel riaffermare il valore dei due livelli contrattuali (contratto nazionale e aziendale) e nel respingere la proposta della controparte. Da parte sua, Federmeccanica propone aumenti salariali solo per il 5% dei meccanici, quelli al di sotto del salario minimo di garanzia, che riceverebbero un incremento di 37,31 euro da gennaio 2017. Il 95% dei lavoratori resta esclusa. Un’ipotesi, sottolineano unitariamente le tute blu, che colpisce duramente il potere d’acquisto degli operai, deprime ancora di più i consumi interni e non aiuta la ripresa economica. Dopo 6 mesi e 13 incontri che non hanno portato a nulla la proclamazione dello sciopero unitario.

Brescia l’appuntamento era per un presidio sotto l’Aib, l’associazione degli industriali, dove diverse centinaia di lavoratori arrivati da tutta la provincia hanno dato vita a un corteo per le vie di Brescia 2, mentre le manifestazioni principali si sono tenute a Milano, Reggio Emilia e Napoli dove i cortei hanno visto la presenza dei 3 segretari nazionali di Fiom, Fim e Uilm.

Diverse migliaia di lavoratori hanno partecipato al corteo da Piazza San Babila alla sede di Assolombarda a Milano . Al termine del corteo il Segretario Generale della Fiom Maurizio Landini ha detto che “il governo dovrebbe fare un provvedimento urgente per defiscalizzare gli aumenti dei contratti nazionali di lavoro e deve smettere di dare soldi alle imprese, le risorse vanno date al lavoro non a chi porta i soldi nei paradisi fiscali”.

“Federmeccanica se lo deve mettere in testa: se continua a non volere una vera trattativa deve sapere che il contratto sulla base delle sue proposte non lo firmeremo mai e non ci divideranno” ha aggiunto il segretario generale della Fiom al termine della manifestazione dei metalmeccanici a Milano nel giorno dello sciopero nazionale della categoria. “Gli aumenti devono essere dati a tutti i lavoratori e questo è per noi un punto irrinunciabile”, dice Landini aggiungendo che “noi intendiamo dare garanzie a tutti, anche alla parte precaria del lavoro: oggi le fabbriche si sono svuotate, lo sciopero è riuscito, le piazze sono piene”, conclude il segretario generale della Fiom.

Sciopero questa mattina anche dei lavoratori somministrati. “In concomitanza con lo sciopero nazionale proclamato dalle organizzazioni sindacali di categoria Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm per il rinnovo del contratto nazionale metalmeccanici in oggetto, Felsa Cisl, NIdiL Cgil e UilTemp proclamano lo sciopero di 4 ore dei lavoratori in regime di somministrazione nella giornata di mercoledì 20 aprile 2016 con le stesse modalità”. E’ quanto si legge in una nota. I primi dati diffusi dalle segreterie regionali della Fiom parlano di “fabbriche vuote” con adesioni medie superiori all’80%.

Vi proponiamo una trasmissione con le tante interviste realizzate alla manifestazione di Brescia e un collegamento con la piazza milanese. Ascolta

[tratto da www.radiondadurto.org]

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