Venerdì 22 – Sabato 23 Aprile, torna Class Unions: al circolo Lippi

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Negli ultimi anni non abbiamo solo registrato l’apertura nella di diverse sedi di gruppi di estrema destra nella nostra provincia. Tali sedi, per quanto indice di un pericoloso e inaccettabile tentativo dell’estrema destra di guadagnare agibilità politica, non sarebbero in grado da sole di dispiegare alcuna egemonia politica nella società.
Esse sono il sintomo estremo, ma non di certo il centro propulsore, di una propaganda xenofoba e anti-immigrato martellante che pure ha attecchito tra settori importanti di lavoratori, disoccupati e pensionati. Tale propaganda – sostenuta in modi diversi dai grandi media, da un bombardamento di bufale via social networks, dalle politiche del Partito Democratico e della Lega – si unifica attorno al concetto di “prima gli italiani”.
Mescolando il rifiuto per l’attuale ceto politico, il risentimento per i diritti persi, per una vita di stenti e di precariato, lo slogan “prima gli italiani” si presenta al lavoratore comune come una sorta di rivendicazione di riscatto sociale, di recupero di quanto perso. Secondo tale vulgata ciò che abbiamo perso ci è stato sottratto a favore degli immigrati, colpevoli di essere “benvoluti” dall’attuale ceto politico. E’ un miscuglio velenoso di luoghi comuni e menzogne che capovolge completamente la realtà e che presenta gli ultimi tra gli sfruttati, gli immigrati appunto, come benestanti e agiati. Lo scopo è evidente: dividere i lavoratori, rendere beota il movimento dei lavoratori, alimentarne l’irrazionalità a discapito della nostra capacità di unirci e avanzare le nostre rivendicazioni sociali contro i grandi gruppi economici e finanziari.
Inutile nascondere che su questo tema il movimento sindacale è pesantemente sulla difensiva, stretto tra un silenzio imbarazzato e una retorica solidaristica di accoglienza caritatevole dell’immigrato che non scalfisce minimamente il razzismo presente tra i nostri colleghi.
Abbiamo il compito di ribaltare i rapporti di forza sul tema, di far notare come ogni razzista, ogni fascista sia potenzialmente qualcuno che ti spinge ancora più in basso nelle tue condizioni di vita e di conseguenza sia un avversario di ogni nostra mobilitazione. Al concetto “prima gli italiani”, contrapponiamo l’unità di tutti gli sfruttati. Prima di tutto i nostri interessi sociali, di classe.
Il tema, in fondo, è sempre quello di svelare la natura di classe del razzismo e del fascismo, contrappondendogli un antifascismo e un antirazzismo che vivano nello scontro per l’emancipazione della nostra condizione sociale.
Proprio per l’importanza e contemporaneamente la difficoltà del tema, crediamo sia giusto far cadere la prossima Class Unions a ridosso del 25 aprile, nei giorni del 22 e del 23 aprile.
E proprio perché questo tema riguarda anche e soprattutto l’efficacia dell’antifascismo, crediamo che tale iniziativa debba essere ambiziosa e organizzata insieme e a fianco delle assemblee che nei quartieri di Firenze hanno contrastato l’apertura delle sedi di CasaPound, con i collettivi studenteschi e altre realtà associative.
Crediamo che una due giorni di formazione, incontro, dibattito e iniziativa sul tema abbia lo scopo di prepararci a un 25 aprile che sia più che mai sottratto alla retorica mummificata di celebrazione della resistenza, per una resistenza che continui a vivere qui, oggi, domani, sempre.
Comitato promotore Class Unions operai Gkn e Cso
Di seguito, il programma della giornata:
Venerdì 22 aprileh 21.00 Bilancio, ragioni e compiti dell’antifascismo Quattro anni dopo la strage fascista di Piazza Dalmazia, il dato è questo: sono aumentate le sedi di di estrema destra in città e i casi di aggressioni fasciste. Facciamo il punto della mobilitazione antifascista, della sua efficacia, dei suoi obiettivi….Nel corso della serata immagini e interventi de “Il nemico in piazza” (progetto documentaristico sui fatti di Piazza Dalmazia, violenza su migranti e estrema destra a Firenze e provincia). Sarà presentata l’indagine conoscitiva sul fascicolo giudiziario che ha portato all’archiviazione del caso Casseri, il fascista che sparò a Piazza Dalmazia e San Lorenzo.Sabato 23 aprile

h 15.00 Formazione. Chi conosce il passato ha futuro.

La Resistenza: una rivoluzione mancata?

Quale fu il ruolo del movimento dei lavoratori nella caduta del fascismo? Che cosa fu realmente la cosiddetta Liberazione? Lotta di popolo contro lo straniero? Guerra civile? Quali erano gli obiettivi del movimento antifascista? Un semplice cambiamento della forma politica del sistema o dell’intero funzionamento economico della nostra società?

Il revisionismo storico che svuota di contenuto la Resistenza apre le porte al revisionismo che equipara i ragazzi di Salò ai partigiani.

h 17.00 Tutte le bufale contro gli immigrati: ci divide la classe, non la razza

La questione immigrazione è ormai tema onnipresente: una valanga di “notizie”, alimentate da mass-media, social network, dalle politiche del Pd e Lega, cerca di convincerci di quanto ci danneggi “l’emergenza immigrazione”. Ma qual è la verità?

Non solo è doveroso smontare una dopo l’altra tutte le bufale sull’immigrazione, ma è necessario capire qual è lo scopo della propaganda xenofoba: dividere i lavoratori con la “guerra tra poveri”, rendendoci incapaci di organizzarci in una lotta collettiva contro i reali responsabili del peggioramento delle nostre condizioni di vita e di lavoro.

h 20.00 Pizzata di autofinanziamento

Per autofinanziare le nostre iniziative, per sostenere le nostre lotte

h 21.30 Proiezione documentario “Il Sole Contro”

….compagno cittadino, fratello partigiano….

Nel 1960 il Governo Dc Tambroni ottenne la fiducia con l’appoggio esterno del partito neofascista Msi. Si sviluppò una mobilitazione antifascista nel paese: prima a Genova i portuali impedirono il congresso dell’Msi e poi il 7 luglio 1960 la polizia fece fuoco su una mobilitazione sindacale antifascista a Reggio Emilia. Ci furono 5 morti.

La protesta antifascista preannunciava la fine della ritirata delle lotte degli anni ’50 e dava inizio a un decennio che si sarebbe concluso con l’autunno caldo del 1969 e con la strategia della tensione.

Il documentario “Il Sole Contro” di Giuliano Bugani, proiettato in anteprima assoluta in tutta la Toscana, racconta i fatti di Reggio Emilia, aiutando a recuperare la memoria sul “sangue del nostro sangue”. Sarà presente il regista .

Durante la due giorni di Class Unions, interverrà una compagna dell’Unione sindacale “Solidaires” e S.U.D. Education per discutere del movimento francese contro la loi El Khomri, che altro non è se non il “Jobs act d’oltralpe”.
Da una petizione online per il ritiro della proposta di legge, pubblicata a fine febbraio e firmata da 1 milione e 300 mila persone, la mobilitazione si è estesa fino ad investire i posti di lavoro e le scuole di tutte le città francesi, e in particolare quelle della capitale.

Un fiume di voci stanche di elemosinare per un lavoro fisso, e allo stesso tempo stanche di vivere per lavorare, ha invaso le strade e le piazze, portandosi dentro un bisogno radicale di cambiamento politico.

A tutt’oggi il movimento è ancora in corso: il terzo sciopero generale è previsto per il 28 aprile, mentre le piazze delle città principali, occupate perennemente da migliaia di giovani e lavoratori, sono diventate un laboratorio di politica.

Si discute di come rifondare la Francia, di come operare una ridistribuzione radicale del potere verso il popolo!

E in Italia? Come far sì che l’onda si propaghi anche qui?

http://bit.ly/23XlaPc ” Class Unions: 22-23 aprile, antifascismo e antirazzismo, questione di classe”

http://bit.ly/23XlaPc ”Ciclo di incontri. Il movimento francese e noi.”

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