Cineforum a Lettere: da mercoledì 23 fino a dicembre

Segnaliamo questo appuntamento a Lettere, da questo mercoledì fino a dicembre.

Ogni Mercoledì la Facoltà resta aperta per studiare o socializzare, e per ospitare il Cineforum “A Sud del mondo”: l’ingerenza Usa nell’america latina, storie di migranti e genocidi, storie di movimenti sociali ed eroi del popolo. Buona visione!

MERCOLEDì 23 OTTOBRE The war on democracy (2007) John Pilger (DOC)

Film documentario sul potere dell’impero e quello del popolo. Attraverso la voce dei protagonisti che la vivono, racconta la storia del “giardino nel retro” degli Usa. Racconta una storia positiva: quella del sollevarsi dei movimenti sociali che ha portato al potere governi che promettono di ergersi contro chi controlla la ricchezza nazionale e contro il padrone imperiale.

Punto focale del film è una rara intervista faccia-a-faccia con il presidente Hugo Chavez, la cui crescente consapevolezza politica, e il cui senso della storia (e dell’umorismo) sono evidenti. Il film indaga il colpo di stato del 2002 contro Chavez e lo inserisce in un contesto contemporaneo descrivendo le differenza tra il Venezuela e Cuba ed il cambiamento nel potere economico e politico da quando Chavez è stato eletto per la prima volta

MERCOLEDì 30 OTTOBRE Mare Chiuso (2012) Andrea Segre, Stefano Liberti (DOC)

Tra maggio 2009 e settembre 2010 oltre duemila migranti africani vennero intercettati nelle acque del Mediterraneo e respinti in Libia dalla marina e dalla polizia italiana;  in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi, infatti, le barche dei migranti venivano sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze. (60 min)

A Sud di Lampedusa (2006) Andrea Segre

I camion che attraversano il deserto del Teneré; le agenzie di viaggio che da Agadez, nel nord del Niger, organizzano i passaggi; ma soprattutto i rimpatri coatti effettuati dalla Libia sotto le pressioni europee.
Questo film racconta la faccia nascosta di un’emigrazione di cui noi spesso vediamo solo l’ultima tappa, lo sbarco nell’isola di Lampedusa.
Chi sono questi candidati all’emigrazione? Da dove vengono? E soprattutto, perché emigrano? Girato nel deserto del Sahara nel maggio del 2006, “A Sud di Lampedusa” racconta il vissuto di questi africani in fuga dai loro paesi, per scelta, per disperazione o semplicemente per voglia di avventura (30 min.)

MERCOLEDì 6 NOVEMBRE Diarios de motocicleta (2004) Walter Salles (FILM)

1952. Alberto Granado ed Ernesto Guevara partono per un viaggio in moto che li deve portare ad attraversare diversi paesi del continente latinoamericano. Quella che doveva essere un’avventura giovanile si trasforma progressivamente nella presa di coscienza della condizione di indigenza in cui versa gran parte della popolazione. Quel viaggio cambierà nel profondo i due uomini. Uno di loro diventerà il mitico “Che” mentre l’altro, ancora vivente, è medico a Cuba. Uno degli applausi più lunghi alla proiezione stampa di Cannes 2004. Perché di fronte a un cinema o sempre più plastificato o sempre più povero di idee, un film che propone la gioventù come ‘luogo’ in cui scoprire dei valori personali e decidere di impegnarsi per degli ideali, risponde a un bisogno profondo. Due studenti che si mettono in viaggio come spericolati turisti e si trovano alla fine ‘uomini’ perché cambiati dentro fanno pensare che l’utopia non può morire. Una bella lezione ‘morale’ senza moralismi né agiografie.

MERCOLEDì 13 NOVEMBRE The last king of Scotland (2006) Kevin Macdonald (FILM)

Nicholas Garrigan è un medico scozzese neolaureato che sogna l’avventura umanitaria. La trova in Uganda dove si reca ad esercitare la sua professione. Viene immediatamente colpito dalla moglie del medico responsabile dell’ospedale ma ben presto una più forte calamita lo attrae a sé: si tratta di Idi Amin Dada, il trascinatore di folle che ha appena sconfitto l’avversario Milton Obote e rimarrà Presidente del Paese dal 1971 al 1979. Nicholas diverrà suo medico personale e poi suo principale consigliere scoprendo progressivamente che dietro alla facciata di brillante bonomia si cela un uomo crudele. “Sua Eccellenza Presidente per la Vita, Federmaresciallo Al Haidji Dottor Idi Amin, Signore di tutti gli animali della terra e dei pesci del mare, e Conquistatore dell’Impero Britannico, In Africa e particolarmente in Uganda”. Così si autoproclamò l’uomo che è stato accusato del massacro di centinaia di migliaia di persone. MacDonald, al suo primo lungometraggio dopo un’intensa attività di documentarista, ce lo mostra così come appare allo sguardo ‘ingenuo’ di un occidentale pronto inizialmente a chiudere gli occhi su alcune ‘stranezze’ dell’affascinante personaggio. Ancor più affascinante perché interpretato da un Forest Whitaker assolutamente straordinario nell’offrirci l’ambiguità della follia coniugata al potere.

MERCOLEDì 20 NOVEMBRE Salvador Allende (2004) Patricio Guzman (DOC)

È considerato il documentario su Salvador Allende. Patricio Guzman ci racconta il presidente e il golpe con una nettezza che rimarrà negli annali dei documentari più riusciti ed emotivamente coinvolgenti.

L’intervista di Publico.es a Patricio Guzman, 9 settembre 2013 (spagnolo)

MERCOLEDì 27 NOVEMBRE Hotel Rwanda (2004) Terry George (FILM)

Ogni tanto il cinema si assume il compito di ricordarci che ci sono genocidi per cui i “difensori della liberta e della democrazia” si indignano e dispiegano le loro forze ed altri in cui lasciano fare voltandosi dall’altra parte.

In Ruanda,all’inizio degli anni ’90, un milione di Tutsi è stato letteralmente massacrato dai rivali Hutu senza che la comunità internazionale facesse nulla, se non lasciare a poche forze dell’Onu il compito di un’interdizione di scarsa efficacia. Questa co-produzione anglo/italo/sudafricana (tra gli interpreti il nostro Citran, Nick Nolte e un non accreditato Jean Reno) ce lo ricorda con le forme proprie del cinema spettacolare. Non si fa polemica in “Hotel Rwanda” ma si parla alla coscienza degli spettatori grazie alle vicende di uno ‘Schindler’ africano. Paul Rusebagina, un africano direttore di un Hotel della catena Sabena, riuscì a salvare più di 1200 persone grazie al coraggio personale e a un altruismo che gli impediva di veder morire la gente senza far nulla. Il film non edulcora la situazione nè fa del protagonista un santo. Ci racconta, molto semplicemente, una storia che la nostra coscienza e i nostri media hanno cancellato probabilmente perchè “non interessante”. Già questo dovrebbe fornirci materia di riflessione sulla cosiddetta “informazione”.

Per prenderci meno sul serio…

MERCOLEDì 4 DICEMBRE Bananas (1974) Woody Allen (FILM)

Deluso in amore, giovanotto americano parte per Bananas, piccola repubblica sudamericana, dove, dopo varie vicissitudini, viene nominato presidente dei rivoluzionari al potere e come tale torna negli Stati Uniti. 2° film di Allen regista, scritto come il primo con Mickey Rose. “Scandalosamente divertente” scrissero. Una collana di gag comiche ottime, discrete, mediocri. Uno dei suoi film più anarchici, comunque. Primo film, non accreditato, di S. Stallone nella particina di un teppista della metro.

MERCOLEDì 11 DICEMBRE Machete (2010) Robert Rodriguez (FILM)

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