Il rilancio dell’azienda unifi: pubblicità nelle sedi e affitto dei locali ai privati

Per fortuna l’università serve ancora a qualcosa: quella di Firenze, ad esempio, ci ricorda che in questo mondo tutto è merce. Compresi i suoi locali ed il suo logo.

Dopo la cena della Ferrari su Ponte Vecchio e le partite di golf dentro la biblioteca nazionale, anche l’università di Firenze vuole tenere il passo con i nuovi livelli di mercificazione della cultura e non solo che si stanno affermando nel capoluogo toscano.

Ecco dunque che apprendiamo da un articolo del corriere fiorentino che le sedi universitarie verranno tappezzate di pubblicità e che verranno affittate ai privati (possiamo già immaginarci iniziative simili a quelle viste per la biblioteca nazionale).

Ovviamente non poteva mancare il rilancio del brand unifi, in perfetto stile americano, per sottolineare che il sapere non solo è una merce, ma è pure griffata. D’altra parte, ormai lo sappiamo, l’università è una azienda come altre, e come tale deve promuovere i suoi prodotti.

Peccato non abbiano ancora parlato di una pubblicità rivolta alle aziende che promuova i lavoratori non pagati (alias tirocinanti) e i laureati precari senza futuro che l’università sforna in abbondanza ogni anno.

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