[Cordoba - Spagna] Solidarietà con gli scioperanti di Telefonica Movistar
E’ interessante notare come le strategie padronali di attacco ai lavoratori ricalchino pedissequamente strategie viste e riviste anche in Italia: affidamento a terzi di parte delle attività e deresponsabilizzazione formale da parte della multinazionale nei confronti delle richieste e proteste dei lavoratori. Ma è interessante soprattutto sostenere la lotta di questi lavoratori e i livelli di solidarietà che altri gruppi di lavoratori in città stanno mettendo in campo, cercando innnanzitutto di superare le divisioni sindacali e compattare un fronte ampio di lotta.
Da Cordoba (Andalusia, Spagna) esprimiamo la nostra solidarietà e totale appoggio allo sciopero “indeterminato” convocato dai lavoratori delle imprese appaltate e subappaltate della multinazionale Telefonica. La strategia di tagliare il costo del lavoro affidando buona parte del settore dei servizi, in questo caso il servizio tecnico, ad altre imprese è qualcosa che i lavoratori hanno capito e che no sono più disposti ad accettare.
Mentre le multinazionali all’esterno mostrano il loro volto pulito nei confronti dei cittadini, lasciano il lavoro sporco alle imprese in appalto e subappalto ad esse legate: nei nuovi contratti non solo sono previsti nuove riduzioni salariali del 25%, ma il lavoro a cottimo (con giornate che arrivano anche a 14 ore), per meno di mille euro, dal lunedì alla domenica, si trasforma nella norma invece di un’intollerabile eccezione. Ma la cosa non finisce qui: sempre più numerosi risultano essere i “falsi autonomi”, che in realtà sono lavoratori dipendenti a tutti gli effetti, attraverso i quali le imprese tentano di ridurre ancora di più i costi del lavoro, in questo caso riducendo a zero i contributi che devono pagare per i propri lavoratori.
Quando poi scoppia il conflitto con i lavoratori, va in scena il solito copione, visto e rivisto, per esempio, nel caso di IKEA in Italia: le multinazionali subito si affrettano ad affermano che non le si può accusare di nulla (e che non è loro responsabilità) visto che il servizio non è gestito direttamente dalla multinazionale.
Precarietà, licenziamenti, peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro (in una sola parola: sfruttamento) sono tutti termini che accompagnano la quotidianità dei lavoratori anche a Cordoba, come hanno dimostrato i conflitti in Atento, McDonald’s, nei Laboratori Perez Gimenez, Agroalimentaria MUSA e delle lavoratrici delle pulizie della multinazionale ISS Facility Services, solo per citare alcuni casi locali.
Gli scioperi, soprattutto quelli indeterminati, sono processi complessi e i lavoratori stanno dimostrando una determinazione invidiabile. La multinazionale, le imprese appaltate e subappaltate ad essa legate tenteranno di boicottare e far perdere forza allo sciopero lì dove i lavoratori sebrano mostrare punti deboli, per esempio mettendo i sindacati gli uni contro gli altri. E’ una strategia classica della Patronal (la Confindustria spagnola) che però può essere sconfitta se i lavoratori saranno capaci di disegnare e mettere in pratica una strategia seria e con prospettiva attraverso la quale ricostruire una vera unità sindacale.
Il sano protagonismo dei lavoratori, la loro solidarietà e la loro autorganizzazione come collettivo al di là delle sigle sindacali sono strumenti imprescindibili per poter avanzare nella lotta in maniera vincente.
Come collettivi e lavoratori organizzati appoggiamo questo sciopero coscienti anche del fatto che solo attraverso della mobilitazione sarà possibile arrivare a un tavolo di confronto con la multinazionale con un rapporto di forze a favore dei lavoratori.
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Barrios Despiertos
Comitato d’impresa McDonald’s Brillante
Lavoratrici delle pulizie ISS Facility Services
Sezione sindacale CTA – Laboratori Perez Gimenez
Sezione sindacale UGT – Laboratori Perez Gimenez
CTA Cordoba e provincia
Fonte: clashcityworkers.org