Dalla lotta contro la #LoiTravail al #15MayDebout

Nottata di proteste in tutta la Francia dopo il colpo di mano del governo che ieri ha deciso di evitare il passaggio parlamentare per l’approvazione della riforma del lavoro. Il Primo Ministro Manuel Valls ha annunciato il ricorso all’articolo 49.3 della Costituzione, che permette all’esecutivo di bypassare il voto dell’Assemblea nazionale, compreso quello di una parte dei deputati del partito socialista decisa a votare contro la contestata Loi Travail. A questo punto solo l’adozione di una mozione di sfiducia consentirebbe al Parlamento di opporsi alla riforma, ma comporterebbe la caduta del governo.

Attraverso i social network Nuit Debout ha perciò chiamato a raccolta davanti all’Assemblea Nazionale di Parigi gli attivisti e i simpatizzanti. La polizia era presente in forze per difendere il palazzo delle istituzioni e sono stati sparati alcuni lacrimogeni. Nella notte si sono verificati scontri e tensioni con le forze dell’ordine anche nelle città di Toulouse, Nantes, Grenoble, Montpellier e Lyon. In molti casi l’obiettivo dei manifestanti sono state le sedi del Partito Socialista.

Anche i ferrovieri sono scesi in lotta e altre categorie presto li seguiranno. I maggiori sindacati francesi hanno difatti annunciato un nuovo sciopero a partire da giovedì 12 maggio.

Il clima sociale resta teso e il Senato ha pensato di votare il prolungamento dello stato d’emergenza fino a fine luglio.

Intanto si avvicina la data del 15 maggio, giornata del #GlobalDebout in cui si organizzeranno assemblee e nottate in piedi nelle piazze della Francia e di molte città europee. Come scritto nell’appello internazionale di #NuitDebout, “oggi non è più il momento di indignarsi soli nel proprio angolino, ma è il momento di agire tutti insieme. Noi, il 99%, abbiamo la capacità di agire e respingere definitivamente l’1% e il loro mondo dalle nostre città, dai nostri luoghi di lavoro, dalle nostre vite.”

Per fare ciò bisogna tagliare i ponti che ci uniscono alla civiltà del Capitale e riscoprire lo spirito originario di Occupy Wall Street: non si tratta di rivendicare un miglior funzionamento di questa società, cosa del resto impossibile, ma di cambiarla.

da http://www.chicago86.org/index.php

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