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NO BORDER CAMP SALENTO 27/07/2003
ALT

No Border!! No Nation!!

Il salento si "muove" sotto il sole
Dal 21 al 27 luglio nella localita' Frassanito vicino Otranto si tiene un campeggio internazionale antirazzista. E' un appuntamento promosso dal Tavolo Migranti del Social Forum Italiano con l'adesione della Rete Noborder e di molte altre reti antirazziste europee come Kein mensch ist illegal, Kanak attac, Gisti...

E' il primo appuntamento del genere costruito in Italia ed il suo programma si incentra sulla lotta alla militarizzazione delle frontiere e allo sfruttamento del lavoro migrante. La scelta della Puglia in questo senso è fondamentale, perchè principale frontiera "in uscita" e teatro delle "raccolte" in agricoltura proprio in questo periodo.

"No Borders Radio" una radio "pirata" fruibile a tutti, invadera' l'etere e la rete, per i 6 giorni di attivita' del campo, allo stesso tempo sara' costruito un media center all'interno del campeggio, primo passo verso indymedia puglia, accorrette numeros*.

Il programma: it, en, fr provvisorio ed in elaborazione

Come arrivarci: it, en, fr - map

IndyPrint: scarica

Aggiornamenti:
::NEW::
Il 2 agosto'03 dopo l’azione di domenica 27 luglio il centro di “accoglienza” di Bari Palese è stato chiuso.


03-08: comunicato Tavolo dei Migranti su Torino e Bari Palese

27-07: azione al centro di accoglienza Bari Palese
[ Video dell'azione | foto della fuga a Bari Palese | foto azione ]

Cronologia [ h 17.45 | h 18.55 | h 20.40 | h 21.50 | h 21.59 | h 22.07 | h 22.33 | h 22.25 | h 22.50 | h 23.00 ]
comunicato tavolo dei migranti | noborder report | inchiesta parlamentare su Bari palese

24-07: Azione CPT Regina Pacis: foto 1 - 2 | video

23-07: occupazione ispettorato lavoro

[ NoBorderNetwork | migranti.net | border0 | no-racism.net | Kein mensch ist illegal | Expertbase | meltingpot ]

SALINAGRANDE 28/09/2003
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Il Bel Paese dei lager

Un altro lager, un altro luogo di negazione di diritti e di liberta'. A pochi chilometri dal tristemente famoso "Serraino Vulpitta" di Trapani apre il nuovo centro di permanenza temporanea di Salina Grande. 400 posti (180 per la stampa ufficiale) destinati ad essere occupati da altrettanti migranti clandestini, se non di piu'.
L'apertura di un novo centro di detenzione, che le fonti ufficiali continuano a definire "centro d'accoglienza per richiedenti asilo", e' stata decisa sull'onda dei numerosissimi sbarchi delle ultime settimane sulle coste siciliane.
C'e' voluto poco a renderlo operativo: un cantiere in fretta e furia, qualche sbarra alle finestre, la recinzione ed il gioco e' fatto.
I primi clandestini ad arrivare a Salina Grande, il 21 luglio scorso, sono stati 52 somali (uomini e donne) richiedenti asilo, seguiti da 79 tra nordafricani, iracheni e palestinesi, in attesa di identificazione e rimpatrio.
La notizia dei preparativi e' arrivata presto insieme alle prime azioni di boicotaggio.

Pantelleria, cronaca di uno sbarco: il racconto e il video

Eternit a Salina Grande: La denuncia del Siulp
Andate e moltiplicatevi, anzi no

DEPORTATION KILLS 09/07/2003
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Bossi-Fini: una condanna a morte

Muhammad Said Al-Sahri il 23 novembre 2002 arriva in Italia assieme ai suoi cari, in fuga dalla Siria dove su di lui incombe una condanna a morte per ragioni politiche.
All'arrivo a Malpensa vengono immediatamente intercettati da solerti agenti della polizia di frontiera, che li trattiene in una zona riservata dell'aereoporto per 5 giorni, impedendo loro di poter formulare formalmente la richiesta d'asilo politico.
Il 29 novembre Muhammed, sua moglie e i quattro figli, vengono imbarcati su un aereo per essere deportati a Damasco, "nel perfetto rispetto della legge Bossi-Fini" dichiarera' in proposito il ministro dell'interno Pisanu, nonostante la Costituzione italiana stabilisca la non estradizione di persone verso paesi dove viga la pena di morte.
Ad attenderli troveranno i servizi di sicurezza siriani, che arresteranno Muhammad facendolo di fatto scomparire.

Oggi, 8 luglio 2003, il CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati) e la famiglia Al-Sahri, hanno dato la notizia secondo cui Muhammad sarebbe morto sotto tortura, tra bastonate e scosse elettriche in un carcere di sicurezza alle porte di Damasco.

[ ConsiglioItalianoRifugiati || Border0 || Deportation Class || NoBorder Network ]

NOBORDER 01/07/2003
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No Border Camp e incontri sul confine tra Bielorussia e Polonia

Il primo di luglio il governo polacco introduce un nuovo sistema di visti per entrare nel paese, spingendo l'acceleratore della propaganda razzista nei confronti di tutti coloro che vogliono entrare da est (ucraini, bielorussi, vietnamiti, e molti altri), e allineandosi cosi' all'Europa a cui e' destinata ad unirsi a breve.
La Polonia continua a dimostrarsi il piu' fedele tra i sostenitori degli Stati Uniti in Europa, sostenendo con forza le ragioni del neoliberismo piu' sfrenato e di un Europa piu' xenofoba, piu' escludente e il meno possibile sociale.
La risposta del movimento transnazionale non si e' fatta certo accendere e sia Varsavia che il confine con la Bielorussia saranno teatro di numerose iniziative:
Dal 26 al 29 giugno si terra' infatti una conferenza contro i confini, con 4 giorni di seminari, lezioni, workshop, concerti, performance e azioni [ maggiori info: aggiornamento - sito ufficiale ]; dal 27 al 30 giugno si tiene invece un incontro internazionale tra gli anarchici est-europei e non solo, con incontri e gruppi di lavoro che vanno dalle questioni di genere alle politiche di immigrazione alla tecnologie e al software libero [maggiori info sul sito ufficiale ].
Infine dal 2 al 7 di luglio a Krynki si terra' il secondo no border camp della campagna di questa estate 2003.

Aggiornamenti
Nella prima manifestazione di ieri in relazione con questo ciclo di mobilitazione i manifestanti sono stati caricati e 16 persone sono state arrestate. E questo sembra solo l'inizio in una Polonia che sembra votata a dimostrare anche attraverso la repressione la sua fedelta' alla tolleranza zero nei confronti dei migranti.

Foto 1 - 2

>>> Resoconto finale

[ IMC Polonia - No Border Network - AbolishingTheBordersFromBelow - Border0 ]

NUOVI SBARCHI 11/07/2003
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Il rombo del cannone

"Contro le barche dei clandestini voglio sentire il rombo del cannone". Con queste parole che ben si addicono alla sua figura di uomo di governo, Umberto Bossi presenta il suo decreto anti-immigrazione che dovrebbe porre fine all'ondata di sbarchi che in meno di una settimana hanno portato sulle coste di Lampedusa, e non solo, più di mille immigrati.
Senza giri di parole il leader padano, minacciando la crisi di governo in caso di mancate riforme, definisce questa una soluzione accettabile per "annientare il flusso dei clandestini", senza regolamentazioni o mezzi termini, ma solo con le bombe, rispettando a pieno la tradizione della legge razzista bossi-fini e della lega.
Ma intanto gli sbarchi continuano. E dove non c'è un'accoglienza degna dei lager, c'è la repressione contro i richiedenti asilo politico come la comunità kurda di roma o quella sudanese a palermo.
E non si fermano neanche le tragedie. Ultima in ordine di tempo un naufragio di 60 persone nel Canale di Sicilia che arricchisce la triste lista dei naufragi di clandestini, come avviene continuamente, soprattutto in estate, sulle coste siciliane.

Approfondimenti: Mare nostrum, la via degli sbarchi | Italiani, popolo di emigranti

Il testo integrale del Decreto anti-sbarchi

Foto: Da Lampedusa, Viaggio di andata (e talvolta di ritorno)

Aggiornamenti:
Inaugurato un nuovo CPT a Salinagrande
28.06: Occupato il CPT di Salina Grande (Trapani) [1 | 2]
Il video dell'occupazione di Salina Grande
L'esasperazione del sovraffollamento: rissa al cpt di Pian del Lago (Caltanissetta)
L'"accoglienza" dentro il Vulpitta
Iniziative a favore dei diritti dei migranti
Un'altra strage nel Mediterraneo
Dopo gli ultimi sbarchi il Vulpitta al collasso


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