Presidio sotto il carcere

manifesto
Osservando le mura del carcere da fuori abbiamo immaginato l’orrore di dover stare chiusi dentro una cella, di dover sentire il suono metallico della chiave nel blindato ritmare il tempo.
Senza vederlo percepiamo un equilibrio precario; i detenuti sono spesso atomizzati, ognuno di fronte all’educatore, ognuno sottoposto al proprio“trattamento”, in attesa dei propri benefici, ma a tratti si riscoprono uniti, si ritrova la coesione nel trovarsi nella stessa condizione, nel non volere cedere un piccolo ritaglio d’aria in più o nel volerlo conquistare.
Si inizia a parlare, a discutere, ad organizzarsi.
Se tendiamo l’orecchio possiamo sentire un bisbiglio. Qui fuori abbiamo il compito di stabilire un ponte tra interno ed esterno, di far uscire quelle urla che paiono bisbigli lontani, di non permettere che i detenuti siano isolati.
Il presidio sarà Sabato 30, l’appuntamento è alle ore 18 sotto il carcere di Asti, strada Quarto Inferiore 266.

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