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GUERRA E INFORMAZIONE 25/03/2003
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Guerra e Media

E' guerra.
E' soprattutto guerra dell'informazione.
Il controllo della propaganda e' una delle priorita' dell'esercito "alleato" e l'immagine di un conflitto vittorioso, pulito, e senza nessun tipo di ostacolo e' cruciale per spezzare l'opposizione tanto quanto le centinaia di bombe che tutti i giorni cadono sull'iraq.
I giornalisti di guerra, oltre a rischiare la vita [ 1 - 2 - 3 - 4 ] devono aspettare che le proprie informazioni attraversino decine di filtri prima di essere pubblicati [ 1 - 2 ]. Vengono anche espulsi,e minacciati di morte. Persino Peter Arnett, icona storica della prima guerra del golfo, è stato licenziato in seguito a una intervista rilasciata alla tv irachena file audio. le uniche informazioni ufficiali arrivano tramite conferenze stampa realizzate in uno studio hollywoodiano costruito a Doha per i Generali.
Nel frattempo viene bombardata anche la televisione irachena in barba alla Convenzione di Ginevra .
Fonti di informazione indipendenti cercano di spezzare il cerchio della propaganda, con radio, siti web e televisioni, tra cui la televisione araba Al Jazeera, che costantemente riesce a demolire giorno per giorno l'immagine linda di una guerra sanguinaria e sporca come tutte le altre, se non peggiore.
Israele mette sotto controllo militare tutta la rete nel paese, mentre i siti che non si sottomettono al regime censorio statunitense subiscono la repressione e il controllo dei servizi segreti, come nel caso di Yellow Times, che ha pubblicato le foto dei prigionieri "alleati" che hanno messo in crisi l'immagine invincibile dell' "esercito del Bene".

In Italia nasce Mediawatch, un osservatorio che tenga traccia di tutta la disinformazione ufficiale, e moltissime iniziative per informare nelle strade, nelle piazze, nelle case di tutti i quartieri: media center a Bologna, Napoli [media center contro la guerra | Media center all'Orientale ] e Milano , televisioni satellitari come Global Tv e No War Tv, circuiti di televisioni urbane ad accesso comunitario, radio su web e su etere, operazioni di guerrilla marketing e di boicottaggio dei brands , materiale informativo come adesivi, dossier [ 1 - 2 ] e infowall sui muri delle citta'.





REPRESSIONE E MEDIA 18/03/2003
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Falso Allarme

Perquisizioni, arresti, documenti compromettenti, tritolo, contatti
internazionali, passaporti falsi.
Tunisini, marocchini, egiziani,pachistani, francesi e anche italiani accomunati
da un'unica “accusa”:quella di essere islamici, e quindi divenire quasi
automaticamente degli individui pericolosi, dei terroristi.
E sempre i media pronti a sparare la notizia: erano tutte cellule di Al Qaeda.
Erano tutte pericolosissime.
Erano tutte pronte a far saltare in aria qualcosa o qualcuno.
Ma nella stragrande maggioranza dei casi bastano pochi giorni e le accuse si ridimensionano o addirittura crollano.
Terroristi che risultano semplici turisti, associazioni eversive che diventano a delinquere,
attentati pronti che diventano solo telefonate in cui si accennava
a una ipotesi mai nemmeno formulata per davvero.
Dall’ 11 settembre in effetti di attentati “islamici” in Italia non ce ne sono.
In compenso si sprecano gli allarmi di Viminale e Servizi.

TELESTREET 11/03/2003
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F22: D-day

In un solo giorno, una ventina di Tv di Strada si accenderanno fra noi, per liberare l'etere dall'insopportabile dittatura di nani e ballerine.
In Italia, negli ultimi anni, il potere ha occupato l'intero sistema televisivo, pensando di poter cancellare ogni possibilita' di comunicazione, ma il 15 febbraio un'immensa fiumana di persone ha riempito le strade di Roma, a dispetto del silenzio della tivu di regime. Il fatto nuovo e' che la comunicazione si e' riattivata seguendo percorsi che il sistema televisivo monopolizzato non puo' ne' controllare ne' cancellare.
In questo percorso si inseriscono le televisioni di strada, una rete di piccole emittenti che negli ultimi mesi ha conquistato l'attenzione di migliaia di mediattivisti, di ragazzi con la telecamera, di giornalisti indipendenti, di registi, programmatori, montatori, sceneggiatori senza padrone.
Sabato 22 febbraio uscira' allo scoperto una flottiglia di telestreet.
Telestreet e' una forma diretta di democrazia della comunicazione, e' il superamento della struttura verticale e centrica del sistema televisivo, e' ibridazione della televisione con il modello orizzontale della rete.
Accendi anche tu la tua TV!!!

Iniziative in Italia:
Roma [ foto - video ] - Milano - Termini Imerese - Palermo
Rassegna stampa [ 1 - 2 - 3 - 4]
EUSKAL HERRIA 10/03/2003
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Fino alla parola

In seguito all'ordine del giudice spagnolo Juan del Olmo, il direttore di Euskaldunon Egunkaria, i membri del consiglio di amministrazione e altre persone, sono state arrestate. Al momento gli uffici centrali e le succursali dell'ultimo giornale di lingua basca sono state chiuse, proseguendo nella persecuzione di un popolo e nella serrata sulla liberta' di espressione dello stato spagnolo.

Chiuso Egunkaria, esce Egunero

>> continua...

[ Euskal Herria IMC ]

Aggiornamenti:
07/03 Chiude il quotidiano Euskaldunon Egunkaria
26/02 Gli arrestati denunciano torture
25/02 Carcere e liberta' su cauzione per gli arrestati
22/02 Manifestazione a Bilbo
PREPCOM 2 24/02/2003
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Società dell'Informazione

Lunedi 17 febbraio, il presidente della PrepCom Adama Samassekou ha aperto la seconda conferenza preparatoria per il WSIS . Il Summit Mondiale sulla Società dell'Informazione (WSIS) sarà il primo Summit dell'ONU a focalizzarsi sui temi della comunicazione e informazione. La prima parte del Summit si terrà a Ginevra a Dicembre del 2003, ma nell'arco dell'anno esperti, funzionari governativi e rappresentanti delle ong si incontreranno per le riunioni preparative. La conferenza Prepcom2 dovrebbe prtare, entro le prossime due settimane, a definire i propositi del Wsis, la dichiarazione finale e il piano di azione. Per ora però c'è ancora grande incertezza: c'è chi propone la tecnologia come una soluzione ad ogni problema e chi vorebbero estendere l'agenda del Summit a temi culturali e comunicativi, quali per esempio i diritti d'autore e della proprietà intellettuale. Molti gruppi e organizzazioni della società civile stanno partecipando alla preparazione del Summit e useranno la Prepcom per creare Reti, svluppare idee e influenzare positivamente l'agenda ufficiale. Contemporaneamente alcune reti, tra le quali Indymedia, stanno organizzando un Contro-Summit, contro la privatizzazione dell'informazione, contro la dominazione culturale occidentale e per l'accesso delle minoranze alla macchina dell'informazione.
Continua>>

Ginevra 5-6 Aprile Meeting Preparatorio Invito a partecipare
Report del Prepcom2 e idee per campagne radicali | volantino multilingue CRIS

Approfondimenti [ sito ufficiale | società civile | campagna CRIS]
Documenti [ International Association of Broadcasters | Società civile | brochure WSIS |Carta Globale dei Sindaci ]


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