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ciao a tutti,
urgentissimo e importantissimo:
Sabato 9 aprile ci sarà un raduno a Carpi con cena e concerti, di un gruppo (si parla addiritura di 400!!!!) di neofascisti e naziskin dall’italia e dall’ europa (poichè uno dei gruppi che verrà a suonare è molto famoso a livello europeo negli ambienti di estrema destra).
Un episodio del genere è già successo nella nostra città qualche mese fa…basta.
Carpi è una zona strategica e priva di centri sociali che potrebbero creare loro problemi o quanto meno fastidio. c’è il forte rischio che questi soggetti inizino a pensare che la nostra città possa ospitare le loro serate e i loro concerti (piuttosto che le loro iniziative politiche in un non lontano futuro) senza indignarsi nè opporsi più di tanto.
Penso che sia compito di tutti i cittadini, le istituzioni, le associazioni e i partiti presenti sul territorio (e non solo) lottare perchè quella serata non avvenga. nel caso non ce la facessimo, dati i tempi ristretti, deve essere chiaro che la città di carpi non accetta che avvenga qualsiasi forma di manifestazione nazi fascista nel proprio territorio.
passiamo parola. indignamoci. scendiamo in piazza… organizziamoci immediatamente.
propongo un coordinamento urgentissimo per decidere il da farsi. chiamate tutti, girate questa e-mail. è secondo me necessario lavorare su più livelli, territoriale, extraterritoriale, istituzionale, associazionistico, cittadini e quantaltro, per organizzare più azioni e diversificate. da evitare, e chiedo a tutti quelli che parteciperanno di fare proprio questo pensiero, assolutamente lo scontro fisico.
MARTEDI 29 MARZO ORE 21
c/o la sede di Rifondazione ( via U.da Carpi, 42)
ci incontriamo per discutere e organizzarci.
info: 338.5316603
A presto
Vi allego un articolo della gazzetta di carpi del 25 marzo
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Si chiama Italia Oi Rac festival. In apparenza è un concerto come un altro, ma non vi sforzate troppo a cercare il manifesto: non lo troverete se non in un qualche sito legato alla galassia dei gruppi skinheads, e non vi troverete indicato nient’altro che i nomi delle band. Nessun luogo, se non un generico “Concerto a Carpi”. Ma dietro il nome, indecifrabile ai pagani, si nasconde un raduno di teste rasate provenienti da tutto il nord Italia, pubblicizzato attraverso i canali sotterranei degli sms, delle mail, dei forum su internet e del passaparola. Tutti i gruppi fanno riferimento al mondo musicale legato all’estrema destra, una cerchia di nicchia, con le sue etichette musicali, i suoi miti e la sua simbologia, con riferimenti legati più alla iconografia nazista che a quella fascista. Non è, per Carpi, una novità. Un appuntamento simile si tenne sul finire dello scorso anno, il lascito furono scritte ingiuriose a colpi di bombolette spray sulla sede dell’Anpi e sulla lapide del Campo di Fossoli. Furono ritrovate il giorno successivo al meeting, difficile pensare ad una coincidenza. C’è, rispetto ad allora, una differenza, anzi una complicazione: la voce è circolata con largo anticipo rispetto alla data fissata, uscendo imprevedibilmente da quel circuito chiuso e sotterraneo che caratterizza questo tipo di concerto. Per avere una idea del clima che si vivrà basta scorrere alcuni dei testi dei partecipanti al Festival o meglio leggere le interviste dei componenti dei gruppi sparse su internet. Non vi sforzate neppure di cercare i nomi dei musicisti. Accontentatevi dei soprannomi, oppure delle iniziali. Ad esempio Gigi, cantante dei Legittima offesa, sulla fanzine skin Minaccia Urbana: “Bisogna trovare anche i momenti di svago e goliardia per tornare a essere padroni delle strade! con il sorriso sulle labbra e gli anfibi sporchi di sangue”. Sul come tornare ad esser padroni delle strade hanno le idee chiare anche i Porco69, tra gi ospiti della convention: “Come un gladiatore al centro dell’Arena a lottare…diverse son le armi, non ci son spade, ma solo i nostri anfibi e le lame”. E se invece volete un taglio più visivo potete guardarvi sul web le foto delle braccia tese o delle scritte in gotico che circondano i palchi di ragazzi rigorosamente e monotonamente tatuati, rasati, agghindati di bomber e anfibi. Un festival che rischia seriamente di costringere agli straordinari le forze dell’ordine, già al corrente dell’appuntamento.
fabio garagnani
manifestazioni antifa