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La prescrizione salva gli skinheads. Puschiavo assolto
Tutti prosciolti dalla Corte d’appello i sette imputati di istigazione all’odio razziale del Veneto Fronte per fatti del ’90
Il tribunale di Vicenza non avrebbe dovuto contestare il reato di istigazione all’odio razziale con la sentenza di condanna del ’95 perché la legge Mancino era del ’93 e non poteva essere considerata valida per fatti del ’90, non potendo avere valore retroattivo. Di conseguenza ai sette indagati andavano contestati gli iniziali reati contenuti nella legge 654 del 13 ottobre del ’75, poi modificati in sede processuale. Essendo, però, cancellati dal tempo, dunque prescritti, le “teste rasate” vicentine che si erano macchiate di fatti poco commendevoli vanno assolte. Pertanto, dieci anni dopo la condanna di primo grado, la prescrizione ha cancellato i reati dai quali dovevano difendersi Piero Puschiavo e Ilo Da Deppo, fondatori del Veneto Fronte Skinheads (VFS), e altre cinque camerati: Claudio Puschiavo, Marco Bortoloso, Alessandro Binda, Vincenzo Graci e Armando Serino. I primi due erano stati condannati a 2 anni ciascuno di carcere perché fondatori del VFS, mentre agli altri cinque il tribunale presieduto da Giacomo Sartea aveva inflitto pene variabili da 1 a 1 anno 6 mesi di reclusione.
La Corte presieduta da Di Mauro, giudice relatore Citterio, ha accolto il ricorso degli avvocati Enrico Ambrosetti, Ferdinando Cogolato, Andrea Bettini e Alessandra Graci. Per contro il pg Maferri aveva chiesto la conferma della condanna per i due fondatori del VFS e il prosciglimento degli altri sette.
Le indagini erano state svolte dalla Digos della questura e dai carabinieri del nucleo opeartivo della compagnia di Vicenza condotte dall’allora capitano Gelpi Rota. Avevano portato al sequestro di materiale di vario tipo che provavano come l’associazione volesse diffondere un’ideologia caratterizzata dalla superiorità della razza bianca finalizzata all’odio razziale. Piwero Puschiavo e Ilo da Deppo il 14 dicembre ’90 davanti al notaio Maselli di Roma avevano costituito l’associazione VFS che aveva sede a Sordio di Gambellara. Alcuni suoi appartenenti, come Claudio Puschiavo, Binda e Graci si erano poi contraddistinti nel ’92 in immotivate aggressioni di stampo squadrista
Il Giornale di Vicenza
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