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La destra plurale in Italia: l’anomalia, i simboli, i miti dei nuovi
movimenti neonazisti
Report audio e fotografico dell’incontro con Saverio Ferrari organizzato dal Laboratorio Paz di Rimini Global Project
Rimini
Domenica 16 marzo 2008
Quello che segue è il resoconto audio dell’incontro pubblico avvenuto l’8 marzo a Rimini con Saverio Ferrari dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre, all’interno del progetto Antifa Aktion promosso dal Laboratorio Sociale Occupato Paz.
L’intento dell’iniziativa era, partendo dai gravi fatti avvenuti fra
il febbraio e il settembre del 2007 a Rimini che hanno colpito il Paz ma anche altri luoghi espressione delle diversità e delle migrazioni, realizzare un percorso informativo e di lotta che potesse poi dare, o meglio, sviluppare percorsi nuovi e con essi nuovi strumenti dell’antifascismo militante oggi.
Il ricorso al mero ricordo della resistenza o l’utilizzo di terminologie stantie e legate ad una storia oramai passata, come quella del movimento degli anni ‘70, necessitano un nuovo linguaggio e un nuovo agire che, a partire da quelle lotte si permei oggi nelle specificità dei cambiamenti che caratterizzano la destra plurale in Italia, ma anche e soprattutto, dei grandi mutamenti avvenuti negli ultimi decenni per effetto della globalizzazione neoliberista.
Il nuovo fronte delle lotte antifasciste oggi, non può fare a meno di essere caratterizzato da una lotta al razzismo differenzialista e specista, e a tutte le forme e logiche di subordinazione della *forza lavoro migrante*nella nostra società.
E’ proprio su questo fronte che è possibile vincere la battaglia contro i rigurgiti nazisti ed è proprio, per questa specificità, che il Laboratorio Paz è stato il bersaglio della vile rappresaglia nazista operata da Forza nuova.
La destra plurale e l’anomalia italiana: le aggressioni, l’escalation dei movimenti nazifascisti, gli interventi della Magistratura e delle Istituzioni
I movimenti di destra in Italia si sono caratterizzati per un passaggio fondante, non più solo il riferimento alla storia del fascismo in Italia, ma alla Germania nazista e alle campagne antisemite. Vi è, inoltre, un ricorso ed un esaltazione sistematica dell’uso della violenza, e come è avvenuto a Rimini anche di armi. Non si tratta solo di armi bianche ma anche di pistole e materiale esplosivo.
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Le organizzazioni: la specificità di Forza nuova
Forza Nuova altro non è che il tentativo di riorganizzazione di un movimento di estrema destra degli anni ‘70 denominato “Terza Posizione” il cui leader indiscusso rimane Roberto Fiore.
Il riferimento storico di Forza Nuova è un vecchio movimento che imperversò in Romania tra gli anni ‘30 e ‘40 denominato *La Guardia di ferro
*” che si rese protagonista di spaventosi pogrom nei confronti degli ebrei.
Forza Nuova riprende da loro anche la struttura organizzativa, come i ”*Cuib *”, termine rumeno che vuol dire “nido”, ovvero sia le cellule operative dei monaci guerrieri della Guardia di ferro.
Da loro riprendono anche il riferimento del santo protettore San Michele Arcangelo il cui anniversario ricorre il 29 settembre, data di fondazione del movimento.
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Le prove della deriva neonazista: i simboli, i miti e le terminologie
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Il problema della destra estrema in Italia, ovvero lo sdoganamento politico avvenuto dentro il Centro destra
Lo sdoganamento politico dei movimenti neonazisti dentro il centro destra non avviene grazie ad Alleanza Nazionale ma, bensì, a Forza Italia e a Silvio Berlusconi e rappresenta una vera e propria anomalia europea.
La destra in Italia ha abbattuto al proprio interno ogni tipo di discrimine antirazzista e antifascista. Nelle elezioni politiche del 2006, Forza Nuova pose tre paletti per l’ accordo elettorale con Berlusconi:
il no all’ingresso della Turchia in Europa;
il boicottaggio dei prodotti cinesi;
l’abolizione della legge Scelba e Mancino.
In pratica le stesse richieste della Lega Nord.
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Cosa sono, oggi, le destre in Italia
C’è più di un momento che fisicamente e fotograficamente da l’idea di cosa sono le destre in Italia, ma uno più di altri le rappresenta: il funerale di Giuseppe Dimitri, ex comandate militare di “Terza Posizione”, movimento da cui poi discende Forza Nuova. A quel funerale era presente il gotha della destra italiana, e non fu solo una semplice cerimonia caratterizzata dal commiato religioso cristiano, ma anche, dai rituali del neopaganesimo.
La destra italiana è caratterizzata da denominatori di tipo comune, da convergenze intorno alle parole d’ordine, alle prospettive e alle
progettualità politiche.
Infatti tutte quante le destre in Italia, da Forza Nuova ad AN, si sono oramai riconosciute in tre parole d’ordine:
Difesa dell’ occidente,
Difesa della cristianità,
Difesa della famiglia.
Ciascuno le declina a proprio modo, ma tutte quante, si ritrovano attorno a questi tre contenuti. Il problema non è solo quello delle teste rasate, dei simboli nazisti, ma si radica nella complessità delle relazioni di una destra plurale in Italia che non ha mai rotto i legami con il passato.
Abbiamo pertanto il compito di rilanciare i valori dell’ antifascismo e della resistenza, in primo luogo, della memoria, ma anche e soprattutto, di attuare una battaglia antirazzista in cui l’immigrazione, oltre ad essere un valore è anche un fenomeno strutturale che può creare resistenze, traumi, paure che fanno riemergere pregiudizi su cui si può costruire una china pericolosa.
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I compagni e le compagne del Labortorio Sociale Paz
“Speciale sull’assalto e gli arresti di 13 forzanuovisti al Laboratorio
Paz”“http://www.globalproject.info/art-13284.html”