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A Ponticelli, teatro della vicenda della nomade «rapina-neonati»
Lancio di molotov, in fiamme campo rom
Una «ronda» accoltella giovane nomade
Prosegue la rappresaglia nel quartiere: 4 baracche (disabitate) sono andate distrutte in un incendio. Ignoti gli autori del gesto
NAPOLI – Continua a suon di bottiglie incendiarie la rappresaglia anti-rom scatenatasi a Ponticelli, quartiere a est di Napoli, dopo la vicenda della nomade che avrebbe tentato di sequestrare una neonata in un appartamento. Ieri sera, lunedì 12, quattro baracche di legno di uno dei campi rom di Ponticelli sono andate distrutte in un incendio causato dal lancio d molotov.
ABBANDONATO – Le baracche erano disabitate e il campo di via Dorando Pietri era stato da poco abbandonato dai suoi occupanti che si sono trasferiti in un altro campo, probabilmente dopo le minacce ricevute nel quartiere. Non ci sono feriti. Ignoti gli autori del gesto, su cui indaga la polizia.
L’INDAGINE – Le forze dell’ordine sono a caccia dei complici della giovane rom accusata del tentato rapimento della bimba di Ponticelli. Intanto nel quartiere scatta l’aggressione al rumeno. La tensione è esplosa dopo lo sventato rapimento di Camilla Martinelli, sei mesi appena. Subito dopo la denuncia della madre, che ha fermato la zingara sedicenne con la bimba in braccio sul pianerottolo di casa, è scattata la vendetta: un gruppo di ragazzi del quartiere ha accoltellato un incolpevole giovane rumeno. La gang lo avrebbe fermato per chiedergli se era rom. E con la risposta affermativa sono partiti i fendenti alla gamba. A chiedere «tolleranza zero», poco prima, era stata Flora Martinelli, mamma della neonata: «Voglio lasciarmi alle spalle questa brutta storia. Quei rom però sono cattivi, devono andare via da qui. Ora devono capire che la gente onesta non li vuole». La municipalità ha chiesto lo sgombero delle baraccopoli al sindaco ed al prefetto: «La situazione non è più sostenibile », ha detto il vicepresidente Massimo Cilenti. Mentre il primo cittadino, Iervolino, si è detta «preoccupata della vicenda, terribile, perché qualcosa deve esserci sotto: mi sembra tanto un rapimento su commissione », ha aggiunto, riferendosi ai sospetti degli inquirenti che ipotizzano un traffico organizzato di bambini. Anche l’Opera Nomadi esprime preoccupazione ma invita a non sparare a zero, sull’onda emotiva, sulla comunità rom di Ponticelli alla quale anzi la presunta rapitrice sarebbe estranea.
RONDE ROM – Anche i rom sono pronti ad organizzarsi in ronde per difendersi quando la polizia andrà via. Un altro episodio negativo, ieri, ha agitato gli animi in provincia. A Frattamaggiore i carabinieri hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con due ladri di appartamento. Un gruppo di quattro stranieri avrebbe favorito la fuga dei due, ma gli intervenuti sono finiti in manette.
Luca Marconi
Giuseppe Manzo
13 maggio 2008