Si esaminano i filmati delle telecamere a circuito chiuso. Forse matrice Forza Nuova
Lo studente rimasto vittima dell'assalto è il figlio di un funzionario governativo
Aggressione razzista a Genova. In 13 picchiano giovane angolano
di MASSIMO CALANDRI
Aggressione razzista a Genova in 13 picchiano giovane angolano
Il piazzale della stazione dove è avvenuto il pestaggio
GENOVA - "Sporco negro, puzzi". Prima insultato e poi picchiato a sangue dal branco razzista all'uscita dalla discoteca. La vittima è uno studente universitario di origine angolana, Assunçao Bonvindo Mutemba, 24 anni, figlio di un funzionario ministeriale del paese africano, iscritto alla facoltà di Economia e Commercio di Genova. Lo avrebbero aggredito venerdì notte tredici persone: il ragazzo è stato ascoltato a lungo ieri pomeriggio dagli investigatori della Digos, che hanno giudicato "attendibile" la ricostruzione dei fatti.
È stata aperta un'inchiesta per violenza privata e lesioni, aggravate dalla discriminazione razziale: i poliziotti stanno ora esaminando il filmato delle telecamere a circuito chiuso della stazione ferroviaria del quartiere di Nervi, che dista pochi metri dal luogo del pestaggio. Tra gli assalitori, sostengono alcuni testimoni, ci sarebbero dei simpatizzanti di un locale circolo di Forza Nuova.
"È stato drammatico. Umiliante". Lo studente era in compagnia di una giovane genovese quando, lasciando il locale notturno sul lungomare, è stato improvvisamente circondato da un gruppo di sconosciuti. "Credo volessero vendicarsi di un altro straniero, uno dell'Europa dell'Est, con cui avevano litigato all'interno della discoteca. Lo aspettavano, quello non usciva più. Quando mi hanno visto, se la sono presa con me. Hanno cominciato a riempirmi di parolacce".
Sporco negro. Puzzi. Scimmia. Torna in Africa. Ti ammazziamo. Assunçao non reagisce, cerca solo di farsi largo e di allontanarsi il più rapidamente possibile. Non glielo permettono, il cerchio di stringe e cominciano i primi spintoni. A quel punto è la ragazza che si trova con lui a rispondere per le rime. A gridare di lasciarlo in pace. A mettersi a chiedere aiuto. Dura tutto un paio di minuti, ma sembra un'eternità. Calci, pugni. Lo straniero prova a difendersi ma soccombe.
"Sono arrivati colpi da tutte le parti, non vedevo più nulla: cercavo solo di resistere, di non cadere a terra. E nelle orecchie mi rimbombavano gli insulti". Quando qualcuno dalla discoteca esce per soccorrerlo - i buttafuori, particolarmente robusti, sono anche loro di origine africana - il branco fugge e si disperde. Scappano in direzione della stazione, la telecamera forse li riprende. "Qualcuno di loro aveva la testa rasata. Ma non mi sembra di avere visto tatuaggi o simboli particolari".
La polizia ritiene che si tratti di un gruppo di balordi, senza particolari connotazioni politiche. Di simpatie per l'estrema destra avrebbero parlato persone che hanno assistito all'aggressione, e che sostengono di aver riconosciuto alcuni presunti frequentatori di un vecchio circolo di Forza Nuova del quartiere, chiuso però da diverso tempo.
(19 agosto 2008)
Da
Repubblica
Agguato razzista sul lungomare
identificati i picchiatori
Il vicesindaco Pissarello alla vittima: "Non andartene, ti aiuteremo"
di Massimo Calandri
Quattro del branco sarebbero già stati identificati grazie alle telecamere a circuito chiuso della stazione di Nervi. Nelle prossime ore, assicura il questore Salvatore Presenti, saranno fermati. Devono rispondere di violenza provata e lesioni, reati aggravati dalla discriminazione razziale. Sono i più violenti tra gli assalitori di Assunçao Bonvindo Mutemba, il ventiquattrenne universitario angolano insultato per il colore della sua pelle e picchiato a sangue venerdì notte.
Secondo gli investigatori della Digos si tratterebbe di semplici balordi, slegati da qualsiasi connotazione politica. Dicono che siano assidui frequentatori del locale della passeggiata dove sarebbe cominciata la discussione che poco più tardi avrebbe portato alla vigliacca aggressione. Un episodio che ha indignato la città intera. A partire da don Andrea Gallo: «Non si tratta solo di razzismo. Qui c´è una latitanza del pensiero, un´aridità del sentimento».
Don Gallo parla di "bullismo" e punta l´indice sui problemi della società, invocando una "rivoluzione culturale". «Lo sfondo è chiaro: ci si sfoga sui più deboli, su quelli che non possono difendersi. E allora questo episodio deve essere spunto per una riflessione collettiva: occorre mettere alla porta questo ospite inquietante che è il nichilismo. Bisogna affrontare il problema dell´occupazione, dei posti di socializzazione. E poi, spingere questi ragazzi a farli innamorare di loro stessi. Fargli riscoprire che possono avere delle capacità».
Il vice-sindaco Paolo Pissarello, dopo che il primo cittadino Marta Vincenzi - attualmente all´estero - aveva chiesto scusa a nome di tutta la città, aveva invitato lo studente angolano ad un incontro in municipio. Assunçao Bonvindo Muteba, figlio di un funzionario ministeriale africano, ha gentilmente rifiutato. «Ha detto che preferisce cercare di dimenticare - ha spiegato Pissarello - che vuole essere lasciato un po´ in pace e che deve cercare di ritrovare la concentrazione perché ai primi di settembre ha un importante esame universitario».
Il vice-sindaco ha ribadito il desiderio della amministrazione di aiutare il ragazzo a ritrovare la fiducia nella città: «Questo episodio è una ferita che Genova non si merita per quanto ha saputo esprimere negli anni in termini di accoglienza». La Cgil genovese denuncia invece «un nuovo intollerabile episodio razzista e xenofobo, con una probabile matrice squadrista», ed in un comunicato evidenzia come «spesso queste violenze di gruppo a danno di stranieri rimangano impunite, dando la sensazione di un doppio binario nell´applicazione del codice penale». Per la Sinistra Democratica del capoluogo ligure, «in questi momenti non ci si può limitare alla solidarietà, alla condanna espressa con forza e preoccupazione: bisogna che tutti ci svegliamo dal sonno della ragione prima che sia troppo tardi».
Anche Forza Nuova, che era stata tirata in ballo da alcuni testimoni - secondo i quali tra gli assalitori dell´africano ci sarebbero stati anche alcuni frequentatori di un vecchio circolo locale dell´estrema destra - condanna e prende le distanze dall´aggressione ai danni dello studente angolano: «Fn è contraria ad ogni forza di violenza, tanto più se insensata, illogica ed incivile come quella presumibilmente compiuta ai danni del giovane studente angolano. Da anni partecipiamo a Genova alla vita politica, sociale e culturale della città, attraverso pubblici convegni, conferenze, manifestazioni di piazza sempre autorizzate, petizioni popolari, attraverso la partecipazione alle elezioni amministrative e politiche, senza avere mai creato problemi di qualsiasi genere e natura».
(20 agosto 2008)
Da
Repubblica
azioni_fasciste
r_liguria