Da
Il Messaggero
Roma, nuove scritte omofobe nella Gay Street
ROMA (15 settembre) - "Gay nei forni" e "Via i froci da San Giovanni", sono le scritte omofobe con in calce una svastica che sono comparse, su una panchina, all'ingresso della gelateria della Gay Street in via di San Giovanni in Laterano, nel centro di Roma. Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma, sollecita un intervento urgente da parte dell'ufficio per il decoro urbano per cancellare le offese: «Scritte omofobe sono presenti lungo tutto il tratto della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano - dice - Più volte sono comparse dopo episodi di violenza e discriminazione come l'incendio del Coming Out, l'aggressione di una ragazza lesbica, o l'aggressione di Federico e Cristian, qualche giorno fa. Queste continue manifestazioni d'odio e di intolleranza ci preoccupano molto, perché testimoniano un clima omofobico e di intimidazione ai danni degli imprenditori della Gay Street e quindi di tutta la nostra comunità».
Belviso: «Scritte vergognose». «Purtroppo ancora una volta ci troviamo ad avere a che fare con la stupidità di chi non ha di meglio da fare che imbrattare muri della città con insulti e scritte omofobe. Si tratta di un gesto vile e vergognoso che va condannato con assoluta fermezza». Lo ha detto l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma Sveva Belviso, in merito alla denuncia della presenza di scritte omofobe. L'amministrazione capitolina, ha annunciato l'assessore, ha immediatamente disposto, tramite l'Ufficio decoro urbano, l'immediata rimozione delle scritte.
Mussolini: nessuna aggressione fascista al gay pride. Oggi Alessandra Mussolini, presidente della commissione bicamerale per l'infanzia e segretario nazionale di Azione Sociale all'interno del Pdl, ha commentato la risposta del ministero dell'Interno all'interrogazione parlamentare sul "Roma Pride 2008", sostenendo che non ci sono state aggressioni fasciste: «Nessun contatto fisico, nessuna aggressione, niente lame né celtiche: insomma, ancora una volta solo menzogne - ha detto - Ancora una volta viene clamorosamente smentito chi ha gridato all'aggressione fascista. Come era facile prevedere, la propaganda della sinistra, sostenuta da un'informazione faziosa, è stata sconfessata dalla ricostruzione della Polizia di Stato, che ha escluso presenza di simboli o peggio di armi tra i giovani che contestarono democraticamente il Roma Pride 2008».
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