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pubblicato il 26.03.09
Neofascisti d'Europa in marcia su Milano
·
(Adnkronos) - Per l'Anpi "il richiamo alla nostra Costituzione, alla liberta', alla democrazia, al rispetto dei diritti umani che sono fondamento e costituente del patto civile e sociale della nostra comunita', sono i valori da difendere contrastando le attivita' delle organizzazioni neofasciste-naziskin che li negano, si richiamano all'odio, alla discriminazione razziale ed esibiscono concezioni , principi che si ispirano al fascismo e nazismo; compiono atti di violenza contro le persone , le sedi di associazioni, partiti, sindacati ed oltraggi contro i 'luoghi della memoria' della Resistenza come quello compiuto, lo scorso mese, in Piazza Conciliazione , nel 64esimo anniversario del suo assassinio, contro la lapide che ricorda Eugenio Curiel medaglia d'Oro della Resistenza".

Per questo l'Anpi "invita le autorita' milanesi, sindaco, prefetto, questore, perche' adottino le misure adeguate e non sia consentito lo svolgimento della manifestazione preannunciata da Forza Nuova. L'Anpi rivolge un appello a tutti i cittadini milanesi alle forze democratiche, alle associazioni, ai sindacati perche' unitariamente operino affinche' la nostra citta' -medaglia d'oro della Resistenza- non venga offesa nei suoi valori dallo svolgimento della manifestazione di carattere fascista".




25/3/2009 (7:5) - INCHIESTA

Neofascisti d'Europa in marcia su Milano

Forza Nuova organizza un megaraduno il 5 aprile. «Tutti in piazza San Babila». La sinistra: va vietato

FABIO POLETTI
MILANO
Piazza San Babila, 5 aprile. A volte tornano. Il convegno lo organizza Forza Nuova. Il tema è di quelli tutto in maiuscolo: «La nostra Europa: Popoli e Tradizioni contro banche e usura». Le adesioni stanno già piovendo da mezzo continente. La destra che non scompare riappare nella storica piazza dei neofascisti milanesi. Ci saranno i francesi del Front National di Jean Marie Le Pen che quattro anni fa dichiarò che «le camere a gas sono un dettaglio della Storia». Hanno aderito i neonazisti tedeschi del Nationaldemokratische Partei Deutschland di Udo Voigt, condannato a quattro mesi di carcere per incitamento all’odio e alla violenza, che sogna di rifondare «una Grande Germania su principi nazionalisti e gerarchici» e che ha stretto recentemente un’alleanza con i naziskin delle Skinheads Sachsiche Schweiz che si firmavano SSS. Tanto per non sbagliare e giusto per esagerare. Dall’Ungheria arriveranno i principali esponenti del MIEP il Partito della Giustizia e della Vita.

Nel ‘98 aveva dieci seggi nel Parlamento Nazionale. Nel 2002 non ha superato lo sbarramento del 5% ma questo non ha impedito al movimento di continuare la sua battaglia contro le «congiure mondiali bolsceviche, massoniche e sioniste». E per cercare di tornare a una improbabile Grande Ungheria con aggiunta riabilitazione del regime di Adolf Hitler. Il MIEP ha più volte promosso campagne per riscattare l’immagine delle Croci frecciate, i nazisti di Budapest sotto il Terzo Reich. «Non siamo ancora sicuri che arriveranno delegazioni dalla Romania. Abbiamo avuto dei problemi con loro. Ma questa del 5 aprile sarà una grande occasione per costituire un blocco europeo», annuncia Angelo Ballotta, segretario di Forza Nuova a Milano. Il partito ha un deputato europeo. Si chiama Roberto Fiore. Una volte faceva il latitante, sospettato di essere vicino ai Nar, ma la Gran Bretagna non ha mai concesso l’estradizione. A Strasburgo c’è arrivato al posto di Alessandra Mussolini quando stava in Alternativa Sociale. Poi c’è stata anche qualche collaborazione sporadica alle amministrative con il Polo delle Libertà. Ma Forza Nuova alla fine preferisce battersela da sola «contro il mondialismo, l’economia retta dai sionisti, l’aborto, gli omosessuali, gli extracomunitari». In politica estera se si guarda al Medio Oriente la simpatia di Forza Nuova va più agli arabi che agli israeliani.

Più o meno con le stesse motivazioni della NPD tedesca che appoggia il regime iraniano di Ahmadinejiad quando sostiene che Gerusalemme deve essere cancellata dalle carte geografiche. Nostalgici o revisionisti - molti gruppi europei appoggiano i lefebvriani e gli integralisti cattolici - gli esponenti della destra radicale europea preferiscono guardare avanti. Nel 2007 a Strasburgo cercarono pure di fare un gruppo autonomo al Parlamento europeo. Doveva chiamarsi Identità, Tradizione e Sovranità ma alla fine ci fu la rottura con i romeni. «Principi cardine sono la salvaguardia delle tradizioni cristiane, la lotta contro l’immigrazione e l’ingresso della Turchia in Europa, l’aborto e i matrimoni omosessuali», analizza Giuseppe Scaliati, autore del libro la Destra radicale in Europa. «Una volta si sarebbe detto che le parole d’ordine erano Dio, Patria e Famiglia. Oggi sono Cristianità, Occidente e Tradizione», spiega Saverio Ferrari dell’Osservatorio Democratico contro le destre. Una ripulita è necessaria. Udo Voigt della NPD chiede che ai raduni del partito non si usi il saluto hitleriano perché illegale. Abbondano croci celtiche, rune e svastiche alle manifestazioni della destra radicale europea. Il Vlaams Belang belga, rinato dopo essere stato sciolto per razzismo e xenofobia, non chiede più l’espulsione di tutti gli immigrati «ma solo di quelli non pienamente integrati».

Un bel problema che ha fatto storcere il naso e sbattere la porta ai camarazii - camerati, si chiamano tutti così - di Noua Dreapta, la Nuova Destra romena che si ispira a Corneliu Zelea Codreanu della Guardia di ferro, il precursore dei pogrom contro gli ebrei prima dell’invasione nazista. Noua Dreapta dopo alcune violenze sessuali attribuite a romeni, ha preferito allontanarsi dal blocco europeo sostenendo che gli stupri erano opera di rom, «una sottorazza». A Milano il 5 aprile a tenere alta la bandiera dell’identità comune, verranno gli esponenti di un movimento cipriota che si batte contro l’ingresso della Turchia nella Unione Europea. Autorizzazioni a parte, mentre il centrosinistra già protesta e chiede di vietarlo, si tratta solo di sapere in quale angolo di piazza San Babila si terrà il raduno. Forza Nuova tiene alta la suspense. Nel loro sito si parla genericamente di «stadtzentrum», il centro città. Scritto alla tedesca, ma forse Goethe c’entra niente.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200903articoli/42210girata.asp




Petizione contro la manifestazione di estrema destra in programma il 5 aprile nella città della Resistenza
Naziskin d´Europa in arrivo a Milano
L´Anpi: "Moratti blocchi il raduno"
Sandro De Riccardis

Un appello al sindaco Moratti perché fermi il raduno che porterà in città rappresentanti e seguaci dei partiti dell´estrema destra europea, dal British National Party al Front National francese, fino al National Demokratische Partei tedesco. Lo lanciano su internet varie federazioni Anpi cittadine, tra cui quelle del Gallaratese, di Trenno, Lampugnano, Quarto Oggiaro, Musocco, insieme al comitato Antifascista di zona 8. «Milano rifiuta la manifestazione delle destre xenofobe d´Europa», è il titolo dell´appello, sottoscritto da decine tra gruppi e cittadini, e che circola su vari siti della galassia antagonista. L´appuntamento che i firmatari chiedono di bloccare è quello del prossimo 5 aprile, organizzato da Forza Nuova, che dovrebbe convogliare in città i rappresentanti del neonazismo europeo. S´intitola «La nostra Europa: popoli e tradizione contro banche e usura» e si svolgerà in un luogo per il momento segreto. «Sono note e conclamate le posizioni razziste, xenofobe, negazioniste di queste organizzazioni - si legge nell´appello - . La simbologia, il linguaggio, le iniziative si richiamano molto spesso e senza ambiguità alla cultura, le idee e i valori neonazisti». L´Anpi ricorda che «mentre in Italia si preparano le iniziative per celebrare il 25 Aprile, giorno della Liberazione dalla dittatura fascista e dal nazismo, Milano città medaglia d´oro della Resistenza partigiana, rischia di essere trasformata nella capitale del neonazismo europeo». Nei giorni scorsi era stato il consigliere regionale di Rifondazione Luciano Muhlbauer a chiedere al sindaco di «rompere il clima di tolleranza nei confronti dell´estremismo neofascista» e di «attivarsi in prima persona per impedire il raduno».
(25 marzo 2009)

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/naziskin-d-europa-in-arrivo-a-milano-l-anpi:-moratti-blocchi-il-raduno/2075814

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