pubblicato il 5.04.09
A Milano una sfida alla democrazia ·
A Milano una sfida alla democrazia
Emanuele Fiano*,
03 aprile 2009, 18:09
A Milano una sfida alla democrazia
Il raduno di Milano di domenica, organizzato al chiuso da Forza nuova che vedrà la partecipazione di una serie di organizzazioni neonaziste europee, pone una serie di domande. Giuridiche, relative all'ordine pubblico, ma soprattutto culturali: Il fatto che il sindaco di Milano e il governo a Roma non ritengano che questa sia una manifestazione offensiva, la dice lunga su cosa stia succedendo alla memoria storica di questo Paese
Quello che succederà domenica 5 aprile a Milano, il raduno al chiuso del neonazismo europeo, è stato ben interpretato bene dal presidente dell'Unione delle comiunità ebraiche Renzo Gattegna, quando ha usato l'espressione "sfida per la democrazia". Il convegno all'hotel Cavalieri è stato organizzato da Forza nuova, che sostiene, in verità accompagnata da molte autorità, che la manifestazione è garantita dall'articolo 21 della Costituzione. Quello che sancisce la libertà di espressione e impedisce di vietare, dicono, l'esplicitazione di qualsivoglia idea.
Credo che dovremo farci delle domande. Anzitutto sulla difesa, "giuridica", dei neonazisti, che non tiene. Nel nostro Paese, infatti, esistono delle leggi precise che impedirebbero questo tipo di riunioni. La legge Mancino che sancisce il divieto di diffondere idee discriminatorie e quella che vieta la ricostituzione del partito fascista. Non è vero, quindi, che l'articolo 21 non ha nessun tipo di limitazione, e c'è una precisa ragione storica di questo: i reati citati provengono dalle terribili esperienze della guerra e delle leggi razziali.
Oltre alla questione giuridica generale, esiste, all'interno di quel raduno, un problema per così dire specifico. E' il negazionismo. Tra i neonazisti presenti ci sarà il "British national party", che non fa mistero delle proprie idee negazioniste, anzi, le professa. Dobbiamo interrogarci anche su questo, visto che in molti altri paesi (come l'Austria) esistono già delle leggi che considerano il negazionismo un reato, in altri sono in corso dei processi contro soggetti o movimenti che negano o minimizzano gli eventi della Shoah. Da noi, si possono radunare una serie di organizzazioni che fanno del negazionismo un vanto culturale.
C'è poi da dire che Milano, e l'Italia in generale, non sono nuove a manifestazioni di questo genere. Ricordo il corteo del 10 marzo di tre anni fa, organizzato da Fiamma tricolore e conclusosi con saluti romani e inni al duce, seguito da undici condanne per apologia di fascismo, tra cui quella allo storico leader dei naziskin Maurizio Boccacci. Solo pochi giorni fa, a Bergamo, una manifestazione di Forza nuova ha provocato dei contusi. Come si vede, quindi, emerge con nettezza anche il problema dell'ordine pubblico.
E poi Milano. Città medaglia d'ora della Resistenza, insorta liberandosi dai nazifascismi, che conta centinaia di martiri per la libertà, la città dove da 64 anni ha luogo la principale manifestazione del 25 aprile. Venire qui per un raduno neonazismo significa offendere questa memoria. Il fatto, poi, che il sindaco di Milano e il governo a Roma non ritengano che questa sia una manifestazione offensiva, la dice lunga su cosa stia succedendo alla memoria storica di questo Paese.
*Deputato Partito democratico
http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=11703
Comunita' ebraiche e centri sociali contro il convegno dell'ultra
destra a Milano
I centri sociali di Milano hanno organizzato un presidio questo
pomeriggio alle 18 davanti alla Prefettura, in corso Monforte, per
rinnovare le proteste contro il convegno organizzato da Forza Nuova a Milano (città medaglia d'oro per la Resistenza), che vedra' la partecipazione di diversi esponenti dell'estrema destra europea.
Nell'occasione saranno consegnate al prefetto le circa 17mila firme raccolte nelle varie petizioni lanciate on line per chiedere alle autorita' cittadine di vietare il convegno.
Esaltazione di razzismo e xenofobia
L'Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane esprime "la piu' viva
preoccupazione per la manifestazione di stampo neofascista e
neonazista organizzata da Forza Nuova per domenica 5 aprile a Milano, che dovrebbe avere un livello europeo e internazionale".
"Si tratta - scrive Renzo Gattegna - di un evento pericoloso sul piano ideologico e politico, del quale non viene negata ma al contrario esaltata l'ispirazione razzista e xenofoba. L'iniziativa costituisce una vera e propria sfida contro i fondamenti democratici dello Stato italiano sanciti dalla Costituzione repubblicana che, oltre ad essere scritti e declamati, debbono essere applicati senza incertezze o contingenti valutazioni di mera opportunita'".
"In questo caso - conclude il presidente dell'UCEI - non si tratta di
garantire liberta' di pensiero e di manifestazione, ma al contrario di impedire che i nemici della liberta' e della democrazia trovino oggi spazio e collaborazione, e che ospiti sgraditi provenienti da tutta Europa possano illudersi di trovare in Italia una sede dove diffondere ideologie di odio e di violenza".
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