pubblicato il 5.04.09
Femminista lancia la scarpa contro i sindaci anti-lucciole ·
Prima l’invettiva: «Vergognatevi». La replica: «Trattamento da capi di Stato»
Femminista lancia la scarpa contro i sindaci anti-lucciole
Padova, Zanonato e Tosi contestati per le loro ordinanze durante un convegno. La donna identificata dalla polizia
La scarpa lanciata contro i Flavi, Tosi e Zanonato (foto Gobbi-Bergamaschi)
La scarpa lanciata contro i Flavi, Tosi e Zanonato (foto Gobbi-Bergamaschi)
PADOVA — Forse di questo lancio non ci faranno un videogame, come accadde all’indomani del 14 dicembre 2008, quando a Baghdad il giornalista iracheno Muntadhar al-Zeidi scagliò le scarpe contro l’ex presidente degli Stati Uniti, George Bush. Ma è certo che la «ballerina» rossa con paillettes, taglia 38, che ieri pomeriggio un gruppo di femministe ha scagliato verso il palco sul quale stavano parlando della «prospettiva politica della prostituzione » il sindaco di Verona Flavio Tosi e quello di Padova Flavio Zanonato è destinata, nel suo piccolo, a lasciare il segno. Perché la forma di contestazione nei confronti dei relatori del convegno — tra gli altri il senatore del Pd Felice Casson e il sociologo del gruppo Abele Leopoldo Grosso —, organizzato al nuovo Centro culturale di Padova, è stata tanto inaspettata quanto clamorosa.
La protesta Tutto si è svolto in pochi attimi. Alle 17.30, appena l’inviato del Corriere della Sera Gian Antonio Stella, moderatore del simposio, aveva terminato la breve introduzione, dalla platea si sono alzate quindici ragazze, con in mano alcuni cartelli colorati. «I problemi sociali non si risolvono con le ordinanze», si leggeva su uno. Su un altro c’era scritto: «Verona, Nicola ucciso da un naziskin. Tosi, questa è la tua sicurezza». A quel punto la pattuglia di donne ha cominciato ad inveire contro i due sindaci: «Vergognatevi, state criminalizzando la prostituzione e intanto per strada sguinzagliate le vostre camicie nere». In sala è piombato il silenzio. Zanonato e Tosi non hanno accennato alla minima reazione, mentre Stella ha afferrato il microfono replicando con stizza: «Vergognatevi voi e uscite da questa sala. Siete irrispettose, qui stiamo cercando di ragionare con toni moderati». E’ stato in quel momento che dal fondo, mentre il gruppetto prendeva velocemente l’uscita, una delle ragazze si è sfilata la scarpa dal piede e l’ha lanciata verso i relatori. Un tiro di quasi quindici metri, nonostante il quale la «ballerina» non è riuscita a raggiungere il palco, planando sulle poltroncine della prima fila.
La giornalista Il primo a intervenire è stato il capo della Squadra mobile di Padova, Marco
Calì, che si trovava in sala per caso dopo aver partecipato come relatore alla sessione pomeridiana dello stesso convegno. Il vicequestore ha tentato di fermare le ragazze, chiedendo loro i documenti. Le donne tuttavia si sono opposte con fermezza, urlando e alzando la voce. Immediatamente sono accorsi alcuni agenti in borghese che si trovavano all’esterno della sala e con l’ausilio di alcune telecamere hanno ripreso le contestatrici, in modo da poterne fare successivamente il riconoscimento. Qualche istante dopo è stato possibile raggiungere il gruppo di ragazze: si tratta di esponenti del gruppo «Donne in movimento», una realtà in parte vicina ai centri sociali, fondata circa due anni fa. Al vertice Sara Castelli, una giornalista, che fino a poco tempo fa collaborava con una nota televisione locale. «Zanonato e Tosi sono uguali — ha detto lei, ancora col fiatone — entrambi usano la forza per cercare di risolvere il problema della prostituzione. E intanto per strada i ragazzi vengono uccisi dai naziskin ».
Le reazioni Dopo la protesta, il simposio è ripreso in un’atmosfera surreale. Durissima l’organizzatrice, Barbara Maculan dell’Associazione Mimosa di Padova: «Avevamo notato strane presenze, ma siamo davvero arrabbiati. Non era questo il modo di mostrare il loro disappunto ». Così chi ha replicato con più calma è stato proprio uno dei contestati, Flavio Tosi: «In fondo la scarpetta potrebbe portare fortuna. In passato questo trattamento era stato riservato solo a capi di Stato, come l’ex presidente Bush».
Giovanni Viafora
04 aprile 2009
http://corrieredelveneto.corriere.it/padova/notizie/cronaca/2009/4-aprile-2009/femminista-lancia-scarpa-contro-sindaci-anti-lucciole--1501151806433.shtml
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