pubblicato il 11.04.09
Striscione Militia Christi: Englaro «Fini come Ponzio Pilato» ·
CASO ELUANA, A ROMA STRISCIONE MILITIA
CHRISTI CONTRO GIANFRANCO FINI
«Omicidio di Eluana, Fini come Pilato». Questa la scritta di circa nove metri e larga 60 centimetri, a firma Militia Christi fatta all'uscita dalla tangenziale Est a Roma. La scritta, che si riferisce alle dichiarazioni del presidente della Camera sul caso di Eluana Englaro, in vernice rossa e nera, è stata notata da alcune persone che hanno subito chiamato gli agenti della polizia di Stato. Secondo quanto si è appreso, è stata rimossa.
ZINGARETTO SOLIDALE - «Esprimo la mia solidarietà al presidente della Camera Gianfranco Fini per le scritte ingiuriose comparse oggi su alcuni muri di Roma». Lo dice in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti in merito allo striscione di Militia Christi in cui, sul caso di Eluana, si legge «Fini come Pilato». «Fini - spiega Zingaretti - è colpevole solo di aver espresso le proprie idee. È triste un Paese nel quale manifestare un' idea rappresenta una colpa. È da molti mesi che nella nostra città si ripetono fatti di questo genere, sintomo di un'aggressività di chi si sente intoccabile ed impunito. Tutto questo è da condannare perchè Roma non può accettare intimidazioni da parte di nessuno».
http://www.leggonline.it/articolo.php?id=17598
Caso Englaro: «Fini come Ponzio Pilato»
Scritta di Militia Christi all'uscita della tangenziale est a Roma, subito cancellata
Caso Englaro: «Fini come Ponzio Pilato»
Solidarietà al presidente della Camera dal mondo politico
ROMA - «Omicidio di Eluana, Fini come Pilato» è lo striscione apparso all'uscita Tibertina della tangenziale Est a Roma a firma Militia Christi contro il presidente della Camera. La scritta in vernice rossa e nera di circa nove metri e larga 60 centimetri è stata notata da alcune persone. La polizia ha provveduto subito a rimuoverla.
SOLIDARIETÀ - Immediata la solidarietà da parte di tutto il mondo politico al presidente di Montecitorio. «Fini è colpevole solo di aver espresso le proprie idee», ha dichiarato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. «È da molti mesi che a Roma si ripetono fatti di questo genere, sintomo di un'aggressività di chi si sente intoccabile e impunito». Ha aggiunto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno: «Una carica dello Stato deve poter svolgere il proprio incarico senza subire per questo etichettature e insulti inaccettabili». «La laicità dello Stato non può e non deve essere messa in dubbio da scritte inquietanti che vanno condannate», ha affermato Gianfranco Rotondi, ministro per l'Attuazione del programma.
11 aprile 2009
http://www.corriere.it/politica/09_aprile_11/scritta_contro_fini_4f55f2ba-2693-11de-ba4e-00144f02aabc.shtml
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