pubblicato il 24.04.09
Predappio: picchiò carabiniere, condannato Iannone ·
PREDAPPIO - Picchiò un carabiniere in borghese a Predappio nel 2004 in occasione dell'anniversario della morte del Duce. Gianluca Iannone, 33 anni, è stato condannato dal giudice Giorgio Di Giorgio a quattro anni di reclusione. L'uomo, conosciuto a livello nazionale per essersi candidato al parlamento nel 2006 come indipendente per la Fiamma tricolore, era imputato insieme a Cristiano e Paolo Sebastianelli e a Rainaldo Graziani.
Quest'ultimi sono stati assolti.
L'episodio si consumò il 25 aprile di quattro anni fa in occasione delle celebrazioni dell'anniversario della morte di Benito Mussolini. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, il carabiniere in borghese era intervenuto per sedare una discussione che
vedeva coinvolti la guardia d'onore organizzata dai giovani di destra ed un visitatore perché vestito in modo non adeguato. Sembrava che tutto fosse finito lì.
Alcune ore più tardi il carabiniere, mentre si trovava in un bar di
Predappio, è stato raggiunto da un gruppo di individui vestiti con
giubbotti verdi ed anfibi. Il militare venne colpito con calci e pugni.
L'intervento di alcune persone misero in fuga gli aggressori. Il giudice Giorgio Di Giorgio ha riconosciuto colpevole dell'episodio il solo Iannone, mentre gli altri tre imputati sono stati assolti.
Rissa tra guardie e fedeli del duce,
quattro anni a Gianluca Iannone
Il "leader della destra del terzo millennio", nonché musicista degli Zetazeroalfa è stato condannato per lesioni e favoreggiamento. I fatti risalgono all'aprile 2004 quando il 36enne romano insieme a quattro commilitoni a Predappio scatenò un tumulto in un bar del centro. Diverse persone rimasero ferite
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Forlì, 23 aprile 2009 - Niente sconti. Il pm Fabio Di Vizio chiede quattro anni, per lesioni e favoreggiamento. E quattro sono gli anni di reclusione che il 36enne Gianluca Iannone porta con sè nella sua ‘CasaPound’ di Roma, cenacolo poliedrico della new generation di destra. Il verdetto, siglato dal giudice di Forlì Giorgio Di Giorgio, assolve invece i fratelli Paolo e Cristiano Sebastianelli e Rainaldo Graziani, ‘commilitoni’ del "leader della destra del terzo millennio", così come s’è autoetichettato il versatile Iannone.
Oltre che politico — fu candidato alle Politiche con la Santanché — è pure musicista col suo gruppo ‘Zetazeroalfa’. I guai della truppa romana cominciano il 25 aprile 2004, quando i quattro sono a Predappio per la guardia d’onore alla tomba del duce. In un bar del centro si scatena un tumulto; un carabiniere in borghese cerca di far da paciere, inutilmente. Si passa alle mani. La rissa lascia sul campo alcuni feriti, non gravi. E per il giudice la miccia della mischia l’ha accesa proprio Iannone.
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/forli/2009/04/23/167584-rissa_guardie_fedeli_duce.shtml
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