pubblicato il 11.05.09
Polonia, Repubblica Ceca: la minaccia Neonazista ·
Razzismo
L'avanzata neonazista
"Sangue e onore" è il nome di un'organizzazione neonazista presente in tutti i paesi europei, compresa la Polonia. "Da qualche anno si assiste all'avanzata di una marea bruna su tutta l'Europa", spiega il settimanale Newsweek, nella sua edizione polacca.
"Migliaia di neonazisti si sono dati appuntamento ai Mondiali di calcio in Germania per diffondere le loro idee razziste. Sono presenti anche i Cavalieri della pura razza polacca che, negli ultimi due anni, hanno organizzato molti pestaggi e ucciso quattro persone. Le vittime sono militanti di sinistra, omosessuali, stranieri di colore. I neonazisti hanno pubblicato su internet una lista di potenziali obiettivi", scrive il settimanale, raccontando quella che è diventata una vera e propria campagna intimidatoria. Secondo Newsweek le ideologie estremiste trovano terreno fertile in Polonia a causa della crisi economica, politica e sociale.
"Qualcuno considera difficile, quanto meno per motivi storici, l'intesa tra i neonazisti polacchi e tedeschi. Ma non è così", spiega Marcin Kornak dell'associazione antirazzista Mai più. "L'odio verso gli ebrei, i neri, gli anarchici e i gay li unisce nella lotta per la purezza della razza bianca".
Rep. Ceca
La minaccia neonazista
Marce minacciose in quartieri svuotati dalla paura e aggressioni con bombe molotov contro i rom. Negli ultimi giorni è questa la realtà in alcune città della Repubblica Ceca. Protagonisti delle violenze, che hanno profondamente turbato il clima politico e sociale del paese, sono gruppi di giovani neonazisti.
Se fino a qualche anno fa le manifestazioni degli estremisti di destra raccoglievano poche decine di partecipanti, oggi attirano centinaia di ragazzi. Come spiega il settimanale Respekt, che all'argomento dedica un'inchiesta, il gruppo più attivo è il Partito operaio, un'ex organizzazione di sinistra infiltrata da neonazisti che alla fine ne hanno preso il controllo. Il Partito operaio è l'unico gruppo neonazista registrato in tribunale e in grado di partecipare alle elezioni.
Se alle europee e alle prossime politiche riuscirà a superare la soglia di sbarramento, potrà ottenere cospicui finanziamenti statali. I neonazisti pubblicano anche riviste e fanno proseliti soprattutto tra i più giovani e i lavoratori. Finora, però, il ministero degli interni non ha preso provvedimenti. Anche perché, spiega il politologo Jan Charvát, l'unica arma efficace contro di loro è la mobilitazione popolare.
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