Resoconto del presidio antifascista contro l'iniziativa su Degrelle in svolgimento questa sera a Milano:
Esponenti dei centri sociali e Anpi da una parte e militanti del gruppo di estrema destra Hammerskin dall'altra. Sta trascorrendo così, senza incidenti, la serata in uno spicchio di Milano, vicino alla Stazione centrale, dove si sta svolgendo la discussa conferenza su un ex generale delle Ss e il contemporaneo presidio antifascista di protesta a poche decine di metri di distanza, controllati da un nutrito spiegamento di agenti delle forze dell'ordine. A partire dalle 21.30 in circa trenta persone stanno assistendo all'incontro organizzato dall'associazione Lealtà e Azione, nel suo "Avamposto" in viale Brianza, su Leon Degrelle, ex generale delle Ss e ideologo neofascista mentre nel vicino piazzale Loreto la sezione provinciale dell'Associazione partigiani e i centri sociali, una cinquantina di persone in tutto, hanno dato vita a un presidio "antifascista" con fiaccolata di fronte alla stele che ricorda le 15 vittime dei nazifascisti uccisi il 10 agosto 1944.
Fonte:
UnioneSarda e
indymedia Lombardia
Milano nera - Nel capoluogo lombardo le istituzioni continuano a sostenere gli eventi dell'estrema destra
''A seguito della protesta e delle reazioni di tanta parte della società civile, delle istituzioni, dell'associazionismo antifascista, la preannunciata manifestazione nazifascista prevista per il 28 ottobre non si terrà e ugualmente non avrà luogo il progettato pranzo presso il circolo ufficiali''.
Con questo comunicato, il Comitato permanente antifascista di Milano ha annunciato ieri l'annullamento di due eventi che avevano messo in allarme la società civile democratica e antifascista del capoluogo lombardo: si trattava di una conferenza sull'ex generale belga delle SS, Leon Degrelle, che doveva tenersi oggi (anniversario della Marcia su Roma) nella nuova sede milanese del movimento neofascista Hammerskin, e di un 'nostalgico' pranzo di gala organizzato per sabato dall'Ordine dell'Aquila Romana (presieduto da Guido Mussolini, nipote del Duce) in una sede istituzionale come il circolo ufficiali del comando dell'Esercito per l'Italia settentrionale.
L'incontro pubblico sul generale nazista, fondatore del rexismo belga, divenuto nel dopoguerra intellettuale di riferimento dell'estrema destra europea e morto nel 1994, era in programma per stasera alle 21 al circolo Avamposto (contro l'immigrazione e gli zingari) di viale Brianza 20, sede del movimento Lealtà Azione (associazione collegata al circuito internazionale degli Hammerskin) ottenuta in affitto dall'Aler, l'azienda lombarda che gestisce la case popolari. L'evento, organizzato in collaborazione con la casa editrice/libreria neonazista milanese Ritter, aveva scatenato le proteste delle associazioni partigiane lombarde e dei partiti di sinistra.
L'Anpi milanese aveva denunciato ''la grave provocazione del gruppo nazifascista denominato Lealtà Azione'', promotore di un'iniziativa come quella sul generale SS proprio nel ''triste anniversario della marcia su Roma e a poca distanza dalla Stele dei 15 Martiri uccisi il 10 Agosto 1944 dai nazifascisti'' in Piazzale Loreto. E aveva indetto, in coincidenza con la conferenza, un presidio di protesta con fiaccolata proprio sotto il monumento (iniziativa poi confermata nonostante l'annullamento della conferenza).
Il segretario provinciale di Rifondazione, Antonello Patta, aveva parlato di ''un'apologia degli orrori del Terzo Reich, intollerabile e inaccettabile, che offende la memoria delle vittime del nazismo, dei deportati per motivi razziali nei campi di concentramento e dei perseguitati politici''. Per questo il Prc milanese, assieme al Pd, aveva chiesto l'intervento del Prefetto e del Questore di Milano ''affinché una simile vergognosa iniziativa non abbia luogo, tanto più convocata, crediamo non a caso, nella data del 28 ottobre, anniversario della Marcia su Roma''.
A difesa dell'iniziativa di Lealtà Azione si era schierata la consigliera provinciale del Pdl, Roberta Capotosti, intervenuta in aula per difendere la conferenza su ''Leon Degrelle, un soldato che ha combattuto come volontario europeo sul fronte dell'Est fra il '41 e il '45 contro le armate sovietiche". Secondo la Capotosti, "la sola provocazione è la richiesta fatta da Prc e Pd di vietare l'iniziativa, impedendo antidemocraticamente che le nuove generazioni possano crescere non omologate al pensiero marxista" [
qui potete vedere il video del suo intervento].
''Queste parole - era stata la replica di Patta - confermano l'esistenza da parte del centrodestra di scelte e filoni culturali che favoriscono e aprono le porte alla penetrazione di gruppi della galassia nera di Milano. Questa presa di posizione segue diversi casi verificatesi lo scorso anno in cui amministratori del centrodestra hanno appoggiato, sponsorizzato e concesso spazi per concerti e incontri pseudo-culturali dei numerosi gruppi dell'estremismo neo-nazifascista. L'insistenza nel susseguirsi di iniziative di tale natura ha l'obiettivo di rendere accettato, quasi naturale, la presenza a Milano di manifestazioni e raduni, in cui, come già accaduto, si esprime il peggio dell'armamentario di gesti, simboli e parole d'ordine dei peggiori rigurgiti nazifascisti''.
All'annullamento della conferenza su Degrelle (in realtà solo rinviato a mercoledì 3 novembre) ha fatto seguito anche quello del pranzo di gala dell'Ordine dell'Aquila Romana: organizzazione erede dell'omonimo ordine militare della Repubblica Sociale Italiana, oggi 'patrimonio storico-araldico della famiglia Mussolini'. Tra gli invitati risultava anche il sottotenente Alberto La Russa, nipote del ministro della Difesa. L'iniziativa, prevista per sabato 30 ottobre nei prestigiosi saloni riservati agli ufficiali del comando militare lombardo di Palazzo Cusani, nel cuore di Brera, prevedeva una cerimonia d'investitura e premiazione per i nuovi 'cavalieri' dell'Ordine e una commemorazione ai caduti. La vicinanza con la data del 28 ottobre aveva destato sospetti sul significato 'commemorativo' di questa iniziativa. ''Ma quale Marcia su Roma! Lo scopo dell'evento era raccogliere fondi per i nostri progetti di assistenza ai bambini africani'', ha dichiarato a PeaceReporter Leone Mazzeo, coordinatore dell'Ordine e cofondatore di Ordine Nuovo (per cui fu condannato a due anni e otto mesi di carcere nel processo agli ordinovisti del 1973).
''Non sarebbe stata certo la prima volta che il comando militare di Milano ospitava un'iniziativa del nostro Ordine: ci conoscono benissimo e sanno cosa facciamo'', ha spiegato Mazzeo. ''Ma questa volta, condizionati da qualche articolo di giornale che ha distorto la verità, hanno preferito negarci le loro sale con la scusa che erano occupate''. Non c'è da stupirsi se qualche generale che ha giurato fedeltà alla Repubblica italiana fondata sull'antifascismo si è sentito in imbarazzo dopo che la notizia dell'evento era trapelata sulla stampa nazionale: un evento che, anche non fosse stato per commemorare la Marcia su Roma, era comunque indetto da un'organizzazione evidentemente nostalgica del Ventennio.
Nonostante l'annullamento dei due appuntamenti 'neri', nel capoluogo lombardo rimane la preoccupazione per il crescente appoggio delle istituzioni locali di centrodestra ad iniziative di chiara matrice neofascista. Come la mostra in corso allo Spazio Oberdan, 'Dalla battaglia di El Alamein alle missioni di pace', patrocinata dall'assessorato alla Cultura della Provincia di Milano. L'evento - inaugurato lo scorso 21 ottobre - è curato da Dario Macchi, ex paracadutista e storico militante dell'estrema destra milanese, e si avvale del contributo bibliografico della già citata casa editrice Ritter.
Fonte:
PeaceReporter e
Indymedia Lombardia
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