pubblicato il 23.10.12
Roma: Attacchi antisemiti sul web per la Di Veroli ·
Attacchi antisemiti sul web per la Di Veroli
"Contro via Almirante, ha zia olomiracolata"
Il sito che aveva schedato gli intellettuali ebrei dedica "un'informativa" all'assessore dell'XI municipio, nipote di Settimia Spizzichino. E non è la prima volta che la sua memoria viene insultata. L'assessore dell'XI municipio al centro di un attacco antisemita annuncia che andrà alla polizia Postale.
di FEDERICA ANGELI e GABRIELE ISMAN
Lo leggo dopo
Attacchi antisemiti sul web per la Di Veroli "Contro via Almirante, ha zia olomiracolata"
Dopo la pubblicazione della blacklist di ebrei italiani "in vista", stavolta nel mirino del "più grande sito di odio presente", così lo definisce Wikipedia, è l'assessore per le Politiche culturali, giovanili e per le pari opportunità dell'XI municipio Carla Di Veroli. Che viene insultata lei e i suoi familiari "è la nipote di Settimia Spizzichino, ennesima olomiracolata" e messa in rete per essere riconosciuta come persona da aggiungere alla lista nera: "ecco l'esemplare in questione", recita la didascalia che campeggia sopra le sue foto. E non è la prima volta che viene offesa la Memoria di Settimia Spizzichino e dei suoi familiari.
Quanto pubblicato qualche settimana fa sul forum neonazista "Stormfront" è qualcosa che supera le minacce di stampo antisemita, di cui solitamente il sito si fregia. E' molto più subdolo infatti il messaggio che lancia un componente del club neo nazista nascosto dietro un nickname. Sia nella versione in inglese che in quella in italiano, il senso dell'informativa suona come un avvertimento per la comunità virtuale che inneggia all'odio razziale. L'assessore viene "schedata", affinché tutti i soci del sito possano riconoscere "il nemico". Il suo nome viene inserito nella discussione "Women's group battles antisemitism in Italy".
La news inizia così: "Questo gruppo ebraico di donne è pressoché inesistente nella realtà, sicuramente è un gruppo formale esistente solo su carta capeggiato da questa Carla Di Veroli, che probabilmente è anche l'unico membro assieme a qualche sua amica del ghetto".
"Carla Di Veroli recita ancora l'informativa come quasi tutti gli ebrei, è infiltrata nelle nostre istituzioni". La spiano su sui social network e dai suoi hashtag la definiscono "femminista convinta", "omosessualista sfegatata (partecipa alle riunioni del GayCenter e sostiene le adozioni gay)", scrivono schifati, "coccola negri e antifascista". E ce l'hanno con lei perché "fu proprio grazie alla sua sceneggiata kosher in consiglio municipale che a Roma venne respinta la proposta di istituire una "via Almirante"".
"Tutto quello che hanno scritto di me in un'accezione negativa dice l'assessore Di Veroli non può che farmi sentire onorata, sono le mie scale di valori, quelli in cui credo e per cui mi batto. L'unica cosa che mi ha irritato molto è stata l'offesa rivolta a mia zia. Ma del resto cosa ci vogliamo aspettare da persone che evidentemente si vergognano talmente tanto di appartenere a quel gruppo da non avere neanche il coraggio di uscire dalla clandestinità che gli offre un nickname?".
E' con questo spirito che Carla Di Veroli oggi andrà a presentare denuncia alla polizia Postale contro Stormfront, su cui già è stata aperta un'indagine, a dicembre dello scorso anno, dalla procura di Roma per diffamazione e incitazione all'odio razziale dopo la pubblicazione della blacklist. "Invito il governo italiano ha concluso l'assessore a ratificare immediatamente il protocollo addizionale della convenzione di Budapest sui crimini informatici che consentirà alla polizia italiana di coordinarsi con quelle degli altri paesi che hanno aderito".
(22 ottobre 2012)
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/10/22/news/attacchi_antisemiti_sul_web_per_la_di_veroli_si_opposta_a_viale_almirante_aveva_una_zia_olomiracolata-45030076/
vandalismi_minacce
r_lazio
articolo precedente
articolo successivo