Ennesimo blitz di giovani di destra nelle scuole della città. Dopo le incusioni del Blocco studentesco ieri mattina in due licei, questa mattina alle otto un gruppo di giovani di Lotta Studentesca è entrato nel cortile del Galileo Galilei con un fumogeno in mano lanciando volantini. Immediatamente il personale scolastico ha chiuso i cancelli e le lezioni sono iniziate senza problemi.
Scena simile al liceo Azzarita dove i ragazzi si sono presentati con uno striscione con scritto "no alla legge Aprea", fumogeni gialli e le bandiere con la scritta bianca su sfondo nero "Ls" attraversata da una spada.
Terzo blitz infine all'Alberti, istituto superiore in viale della Civiltà del Lavoro all'Eur.
Quello di stamattina è la terza irruzione, dopo le due di ieri: la prima al Mameli e la seconda al Giulio Cesare. Per quest'ultimo blitz, durante il quale una ventina di persone sono riuscite ad entrare nella scuola incappucciate e con bandiere, cinque ragazzi sono stati fermati.
Lotta Studentesca ha rivendicato l'azione con un comunicato. "E?? iniziata questa mattina la mobilitazione di Lotta Studentesca contro la legge Aprea ed i provvedimenti inseriti dal governo Monti nella legge di stabilità. ??Fuori i privati dalle scuole?, ??No alla legge Aprea?, ??Più potere agli studenti?: queste le parole d??ordine, recita il documento che annuncia presidi, sit in e assemblee straordinarie coordinate dal movimento nei diversi istituti della Capitale.
Le reazioni. E oggi il caso arriva in Parlamento. Il Pd chiede infatti al governo di riferire in aula su quali eventuali azioni di repressione voglia mettere in campo nei confronti di associazioni che fanno "apologia del fascismo" che è reato secondo la legge italiana. A portare i casi romani in aula a Montecitorio la deputata Pd Maria Coscia, già assessore alla Scuola capitolino ai tempi di Walter Veltroni sindaco: "Chiedo a lei presidente di far sapere al governo- ha detto Coscia rivolta a chi presiedeva l'aula- l'assoluta urgenza di venire a riferire in Parlamento" sui fatti romani e di "sapere che provvedimenti intenda prendere. Ci troviamo infatti di fronte al reato di apologia al fascismo- ha spiegato Coscia visto che i ragazzi che hanno messo in atto i blitz inneggiavano a Mussolini- ed è stata messa a rischio l'incolumità di studenti e docenti". I blitz sono infatti avvenuti forzando i controlli e sono stati accesi anche fumogeni dentro le scuole 'assaltate'. "Il governo venga al più presto a riferire in aula- ha chiesto la deputata Pd- dicendo che interventi di repressione si intendono prendere nel rispetto della legge italiana che prevede il reato di apologia del fascismo".
"Di nuovo il senso d'impunità che anima queste organizzazioni si è fatto concreto - attacca il Pd Esquilino che annuncia anche un'interrogazione al ministro Cancellieri - E proprio al Galilei, dove un busto all'ingresso ricorda Franco Bruni studente dell'istituto e partigiano della formazione Garibaldi. Questi tristi anni di acquiescenza politica da parte di Alemanno e della Polverini hanno trasmesso un senso di onnipotenza a queste organizzazioni che sono e saranno sempre una esigua minoranza nella città e nel mondo studentesco E' necessario fermare politicamente e legalmente la vergogna di queste organizzazioni che vedono al loro interno, solo per parlare di Roma, la presenza di militanti che hanno già subito condanne per l'aggressione a giovani del PD, richieste di rinvio a giudizio per favoreggiamento di esponenti della camorra, si sono resi protagonisti dell'aggressione del direttore di un festival a Viterbo e coinvolti più volte in episodi di violenza. Il PD ha recentemente presentato un'interrogazione, firmata da tutti i parlamentari romani, sull'escalation di violenza di matrice neofascista a Roma, chiedendo un intervento del Ministro dell'Interno Cancellieri. Non è possibile perdere altro tempo".
Anche Nichi Vendola, candidato alle primarie per la coalizione di centrosinistra, interviene: "Roma non è più una città aperta. I blitz squadristici che si susseguono nelle scuole della Capitale da due giorni , gli insulti antisemiti sul web contro un'assessore municipale e l'attacco di qualche giorno fa al Circolo Mario Mieli dimostrano come l'estrema destra romana si senta a suo agio e agisca violentemente nel silenzio della destra istituzionale".
Le irruzioni violente nelle scuole - prosegue Vendola - l'intolleranza, il razzismo e l'apologia del fascismo destano grande preoccupazione e impongono una risposta forte da parte delle Istituzioni. Che ci auguriamo non mancherà nelle prossime ore. L'arroganza e l'impunità con cui questi gruppi agiscono - conclude Vendola - e colpiscono i valori della nostra Costituzione democratica devono obbligare ad una mobilitazione straordinaria di tutte le forze democratiche e antifasciste di Roma".
Fabio Nobile, segretario romano del PdCI/FdS, sostiene che "le identificazioni dei responsabili non possono bastare come non bastano le denunce o le prese di distanza della politica. Chiediamo che le autorità competenti applichino le leggi e provvedano a sciogliere gruppi, associazioni e movimenti che si rifanno all'ideologia fascista, chiudendo le loro sedi. Va impedita ogni agibilità democratica a chi rifiuta i valori fondanti della nostra Costituzione, prima che sia troppo tardi".
"Mi sembrano manifestazioni tra il violento ed il puerile perché da un lato possono degenerare in conseguenze più gravi di un fumogeno e poi perché non è ammissibile entrare in un edificio pubblico a volto coperto. Dall'altra parte sono puerili perche' non si puo' pensare di protestare con simili azioni - ha commentato il sindaco Gianni Alemanno - Tutto è finalizzato ad avere un titolo sui giornali. Saranno il questore e la magistratura a valutare eventuali azioni sul versante penale. Da parte mia c'è la fermissima condanna di questi gesti".
Gli studenti. La Federazione degli Studenti e i Giovani Democratici di Roma "denunciano con forza il blitz all'istituto Galileo Galilei. Ancora una volta l'estrema destra dimostra di avere uno stile e un modo di agire prettamente violento; tutto ciò avviene in una capitale che tra pochi mesi andrà al voto per il rinnovo del consiglio comunale. Chiediamo al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, d'intervenire a gamba tesa sulla questione, affinché scene di questo genere, che hanno caratterizzato periodi bui della nostra storia, non si ripetano più". Per questo le due organizzazioni invitano "tutti gli studenti romani a non votare organizzazioni di estrema destra nelle elecioni studentesche".
(23 ottobre 2012)
Fonte:
roma.repubblica
Omofobia, antisemitismo e ??viva il duce? La Capitale ai tempi di Alemanno
blitz squadristi dentro i licei ??Giulio Cesare? e ??Mameli?, gli insulti antisemiti sul web all??assessore del Municipio XI Carla Di Veroli, l??attacco al circolo Mario Mieli: sono soltanto gli ultimi episodi di intolleranza, razzismo e di apologia del fascismo che sono sempre più frequenti e preoccupanti. L??estrema destra si sente a suo agio in città e opera in maniera spavalda. E dalla destra istituzionale, che dall??estrema destra molte volte proviene, le prese di distanza appaiono soltanto di maniera e mai di sostanza. E Roma non è più città aperta DI DANILO CHIRICO
Tutto nasce il giorno in cui Gianni Alemanno ha messo piede in Campidoglio, quando cioè festeggia in piazza la sua vittoria alle elezioni circondato senza troppo imbarazzo da tanti giovani, e meno giovani, che fanno il saluto romano. ? quello il momento in cui la destra estremista o neofascista cittadina ha ritrovato (dopo la straordinaria sponda fornita da Francesco Storace governatore del Lazio) il crisma della legittimazione politica in città.
IL SALOTTO BUONO ?? ? l??ingresso nel salotto buono. Così un numero impressionante di amici del sindaco, di vecchi camerati e missini, di esponenti della destra extraparlamentare o neofascista vanno a occupare posti chiave nella città che conta. Non è questo il luogo per raccontare le fin troppo note biografie di personaggi importanti come Antonio Lucarelli e Mario Vattani, Stefano Andrini e Francesco Bianco, Riccardo Mancini e Vincenzo Piso, Ugo Cassone e Alessandro Cochi, Vincenzo Piso e Giuliano Castellino, tuttavia è del tutto evidente che la macchina politica e amministrativa vicina al sindaco Alemanno (piena di crepe e che non ha certo dato prova di grandi capacità) è targata estrema destra. Non un reato, certo. Ognuno sceglie gli amici e i collaboratori che vuole. Ma un elemento significativo, pesante che ha creato un ambiente in cui i gruppi di neofascisti ?? tanti ?? che vivono in città si sentono a proprio agio, sanno di poter contare su punti di riferimento sicuri nel mondo delle istituzioni, dell??economia, della politica. Se a questo si aggiunge il modo criminogeno con cui la destra ha cavalcato il tema della sicurezza in campagna elettorale, le sortite intolleranti di Alemanno (e degli uomini e delle donne della sua giunta e del suo partito) nei confronti di migranti, rom e prostitute, il modo sprezzante e tutto mediatico di affrontare il disagio sociale seguendo una grottesca linea di ??legge e ordine?, il disprezzo malcelato per i simboli dell??antifascismo e per la storia dei partigiani, le condanne di maniera (o le tirate d??orecchie) per i gesti razzisti o che incitano al fascismo, le conversioni sulla via di Damasco (che non hanno convinto nessuno) e il quadro è fatto.
UN QUADRO DEPRIMENTE ?? Ed è un quadro preoccupante e deprimente: racconta di una città che viveva una grande difficoltà e che ?? in preda all??ebrezza dell??evento ?? ha trascurato o voluto ignorare le sue fragilità e debolezze sociali ed economiche, politiche, pubbliche e private. In questa situazione precaria, l??arrivo della destra al governo ha dato un colpo fatale a Roma. Che sembra avere del tutto smarrito il senso di sé, non ha più rispetto per i suoi abitanti, oltraggia persino luoghi sacri come la scuola, tradisce la sua stessa comunità, prevarica e umilia i deboli, soffoca le differenze e le creatività, perseguita gli irregolari. Una città nera, in ogni senso.
TUTTO IN UN GIORNO ?? Succede allora che nella stessa giornata lo storico circolo omosessuale Mario Mieli denunci, ancora una volta, che ??un gruppo di 4 ragazzi dalle teste rasate ha lanciato sacchetti di calce o gesso liquidi contro la facciata esterna del Circolo?. Succede che alcuni giovani che fanno capo a Blocco studentesco facciano blitz dal sapore squadrista nelle scuole ??Giulio Cesare? e ??Mameli? irrompendo al grido di ??viva il duce? a volto coperto e armati di bastoni nei corridoi e nelle aule lanciando fumogeni. Succede che estremisti di destra vengano segnalati anche alla scuola ??Avogadro?. E succede anche che sul web si trovino minacce gravissime per l??assessore del Municipio XI Carla Di Veroli che sul sito neonazista Stormfront viene definitita ??omosessualista sfegatata? e ??coccolanegri?. Ha una doppia colpa Di Veroli: s??è opposta all??intitolazione di una strada a Giorgio Almirante ed è nipote di Settimia Spizzichino, unica donna superstite della retata al Ghetto di Roma del 16 ottobre del 1943 (a cui, ha finalmente annunciato Alemanno, sarà dedicato il ponte dell??Ostiense). Tutti responsabilità del sindaco? Tutti fatti riconducibili alla macchina di destra che governa la città? Certamente no, non c??è nessun collegamento diretto. Ma non può essere una coincidenza se si contano a decine gli episodi di intolleranza, violenza, razzismo. Ci deve essere qualcosa che non funziona nell??ideologia che guida le scelte di questa giunta e di questa maggioranza, al di là delle dichiarazioni di queste ore (sul Mieli, peraltro, non ce ne sono state poi tante).
LA MOZIONE NON VOTATA ?? Meglio di qualunque commento, può spiegarlo la scelta ?? segnalata dal consigliere comunale del Pd, Paolo Masini ?? del gruppo Pdl e della Destra di non ??sottoscrivere la mozione firmata da tutti gli altri gruppi che esprimeva solidarietà all??assessore Carla di Veroli e a tutta la comunità ebraica e che chiedeva inoltre la chiusura del sito Stormfront ed impegnava il sindaco di farsi promotore presso il Parlamento per l??approvazione di una legge che dia gli strumenti per perseguire i crimini informatici e la diffusione di idee che incitano all??odio razionale, all??antisemitismo e all??omofobia?. Replica il capogruppo Pdl Luca Gramazio: «Masini dice il falso. Ci mancherebbe altro: siamo pronti a votare la mozione di solidarietà a Carla di Veroli, vittima di attacchi inqualificabili e offensivi che meritano la condanna di tutta la città di Roma, anche nella prossima seduta consiliare. Perciò, preferiamo non rispondere ad inutili polemiche». Eppure la firma in calce alla mozione, che avrebbe permesso il voto ieri, non l??ha apposta. Nessuna parola di più. Solo che c??era una volta Roma città aperta. E che deve esserci ancora.
Fonte:
storiedimanticate
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r_lazio