La Grecia rappresenta per molti di noi un chiaro esempio della violenza con cui le misure economiche di austerity si scatenano contro la classe lavoratrice, i disoccupati ed i soggetti più deboli; ma, al tempo stesso, è anche un esempio della resistenza che questi soggetti esprimono giorno dopo giorno con scioperi, blocchi, sfida dei divieti e della violenza poliziesca, sperimentando vecchie e nuove forme di solidarietà e autogestione. Ma se la crisi e le sue ricadute materiali generano resistenza osserviamo anche il preoccupante riaffacciarsi, nell'attualità dello scontro politico, di un fenomeno che pensavamo di aver sconfitto: il fascismo.
Tutta l' Europa sta registrando la recrudescenza di un neofascismo che, sebbene in un contesto storico differente, è, nelle forme e nei metodi, identico a quanto visto in passato.
Ungheria, Belgio, Italia, Germania, lunga sarebbe la lista degli stati in cui, pur in forme e in modi diversi, si sovrappongono ampi pezzi dello stato con le organizzazioni neofasciste, finanziate e usate come braccio armato contro quei movimenti che mettono in discussione sfruttamento e interessi del capitale.
La Grecia sta rappresentando anche in questo senso, con la presenza e la crescita di organizzazioni come Alba Dorata, un esempio di quanto questa sovrapposizione sia un pericolo reale, di quanto ampi settori dello stato vedano nel fascismo una soluzione alla gestione della crisi.
Alba Dorata agisce, come in passato abbiamo già tragicamente vissuto, nei modi classici della dottrina fascista, con le stesse collusioni con ampi settori dello stato che copre e finanzia i suoi membri, garantisce loro l'impunità, trasforma la paura per il futuro in necessità di sicurezza.
Ai suoi membri viene ??consentito? di svolgere veri e propri compiti di polizia/pulizia nei confronti di immigrati e contro le loro organizzazioni, operando vere e proprie espulsioni della popolazione immigrata, attacchi contro le sedi dei partiti della sinistra e delle realtà di movimento. Le questure vengono usate come luoghi sicuri, e da li provengono numerose delle informazioni a loro disposizione. Oltre la metà delle forze di polizia vota per Alba Dorata. Non è quindi una semplice casualità che Alba Dorata abbia raggiunto il 7% nelle ultime elezioni, quando nelle precedenti tornate non arrivava all'1%.
Noi non siamo in Grecia ma, nostro malgrado, viviamo in questa fase storica e come tale siamo pienamente coinvolti in tutto ciò che sta succedendo al suo interno.
Troppe le ramificazioni, troppe le connessioni europee tra organizzazioni neofasciste, troppe le attenzioni del neofascismo italiano per quanto sta succedendo con Alba Dorata, troppo nella storia intreccia il neofascismo nostrale con quello greco, troppe le similitudini per le conseguenze delle politiche di lacrime e sangue del Governo Monti.
Gli antifascisti greci non stanno certo a guardare e si organizzano nelle forme e nei modi più efficaci, mettendosi in gioco in prima persona, assumendosi nei confronti di Alba Dorata una responsabilità storica per il loro futuro e non solo. Subiscono ogni giorno attacchi a cui rispondono senza timore nonostante gli arresti e le torture subite nei commissariati.
Noi siamo al loro fianco. Raccogliamo l'invito dei compagni greci a mobilitarsi, a denunciare quanto sta succedendo, a creare momenti di solidarietà e lotta per sostenere la loro lotta contro Alba Dorata, la nostra lotta comune contro il fascismo.
Sabato 17 Novembre ore 16.00
Manifestazione davanti al Consolato Greco ?? Via Cavour
Fonte:
cpafisud
manifestazioni antifa
r_toscana