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In seguito agli arresti del 4.05.06, di 5 compagni di ka.s.a. (tre minorenni rilasciati ieri sera) e alle calunnie infamanti mosse dalla quasi totalita dei quotidiani nazionali, ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra totale solidarieta’ agli arrestati.
Da un anno a questa parte gli agguati da parte dei nazifascisti a danno dei compagni, e non, si sono moltiplicati su tutto il territorio nazionale, 17 centri sociali sono stati dati alle fiamme.
A Milano ricordiamo i due cortei di nazifascisti, autorizzati dalle autorita’, che hanno infamato una citta’ medaglia d’oro alla resistenza, l’agguato fascista al ragazzo 15enne del Liceo Agnesi, i numerosi agguati e le minacce, anche con coltelli, nei confronti degli studenti del Liceo Manzoni, le scritte inneggianti alla morte di Dax, all’olocausto, alle ss e al nazifascismo che ricoprono i muri di via De Amicis e dintorni, firmati dalla cosiddetta “Legione Studentesca”, gruppo di boneheads legati a forza nuova (protagonisti dei fatti di ieri, e dei quali nessuno è stato fermato).
Di tutto cio’ le cosiddette “forze dell’ordine, i politici (nessuno escluso), i giornali, e la societa civile sembrano disinteressarsi, utilizzando comunque due pesi e due misure. Intanto nelle citta’ i compagni gli immigrati e i “diversi” subiscono quotidianamente le angherie e le minacce dei fascisti.
Agli antifascisti non resta che difendersi da soli, in un paese che ha nella sua costituzione i valori e i principi dell’antifascismo.
Quelli che ieri erano chiamati banditi, oggi sono chiamati teppisti, ma per noi rimangono partigiani.
Le accuse rivolte alla K.A.S.A. non arresteranno la cultura, la solidarieta’, la controinformazione e la lotta studentesca che ogni giorno portiamo avanti nonostante la repressione delle istituzioni.
L’antifascismo non si arresta la cultura non si ferma
Liberta’ per tutti i compagni.
Kollettivo Autonomo Spazio Autogestito
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Capiamo chi sono e cosa fanno
In queste ore si parla tanto di violenza, non violenza, cose stupide fatte dai compagni e per fortuna tanta tanta solidarietà ai sequestrati dallo stato.
Ma spostiamo la discussione su questo gruppetto tanto ridicolo quanto pericoloso.
Legione studentesca a quanto abbiamo appreso è una sorta di braccio studentesco di Forza Nuova, guidata dal simpatico Fiore.
Circa metà dei suoi (pochissimi) partecipanti fa riferimento al liceo Lanzone, andandoci a scuola. Non illudiamoci che sia il fascismo dei ragazzotti di periferia, sono fasci coi soldi. Non quindi un fascismo figlio del degrado ma un fascismo figlio della borghesia milanese.
I ragazzotti del Lanzone si fanno venire a prendere a scuola dai camerati più grandi, teste rasate e coltelli facili.
Ne sanno qualcosa i ragazzi del Manzoni che hanno ricevuto nell’ordine: lettere di minacce contenenti richiami alla spada di San Michele che trafigge gli infedeli(testuale) e richiami alle SS e minacce ai “compagni”(così indicano chiunque porti anche semplicemente abiti considerati “alternativi”).
Dopo le lettere i camerati hanno preso l’insana abitudine di aspettare gli studenti del Manzoni fuori dalla metro di Sant’Ambrogio e apostrofarli con frasi razziste, antisemite visto che al Manzoni c’è un’alta percentuale di ragazzi e ragazze di origini ebraiche e ovviamente accanirsi contro i ragazzini di prima e seconda considerati “compagni”.
In autogestione al Manzoni alcuni ragazzi sono stati presi a calci nel sedere (letteralmente) da tre camerati.
A parte queste nefandezze la legione studentesca ha tra i suoi vanti l’aver appeso il 25 aprile in via De Amicis uno striscione che recitava “25 aprile vergogna nazionale” con bandiera italiana e celtica.
Per finire tre mesi fa i ragazzi del collettivo del Manzoni sono stati attesi fuori da scuola con catene da venti persone (poi c’è stato l’arrivo della polizia).
Al Manzoni c’è uno studente che ha il compito di fare da postino per le minacce al collettivo. Costui a quanto ci risulta è stato “espulso” da Forza Nuova e aiuta quelli di Legione studentesca.
A parte queste schifezze potremmo dire banda di malati, deficienti, ragazzini annoiati. E commetteremmo un grosso errore. Perché un coltello nelle mani di uno così è come un mitra tra le mani di un bambino un po’ stupido. Quindi è una grave preoccupazione che questi circolino liberi nella loro scuola spargendo le loro idee(?) e soprattutto minacciando. Pensino pure quello che vogliono ma se minacciano i compagni (veri o presunti) non possono poi lamentarsi se qualcuno non li vuole.
Pensiamo che l’elenco fatto basti da solo a rivalutare torti e non torti, presto pubblicheremo un’inchiesta più ampia in modo che tutti sappiano cos’è Legione studentesca e perché non ha più ragione di esistere a Milano come da nessun’altra parte.
Studenti antifascisti
Lunedì, 08 Maggio 2006 – 03:10